sabato 11 dicembre 2010

Lettera al Presidente della Repubblica

Legnano, 12 dicembre 2010


Ill.mo Dott.
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
Roma



Oggetto: risposta da parte della Prefettura di Milano a firma (per il Prefetto) Zappalorto, del 13 agosto 2010 e precedente corrispondenza del 13 luglio 2010.


Eccellenza,

ho ricevuto tramite la Prefettura di Milano la Sua risposta alla
mia precedente missiva, una risposta che mi ha fatto molto male.
Il grande dispiacere sta nell’assenza di un giusto riconoscimento dell’oltraggio compiuto nei miei confronti.
Mi si dice sostanzialmente che la questione è di competenza del Comune di Legnano e che nulla può fare la Presidenza della Repubblica per aiutarmi. A questo punto mi chiedo quali diritti posso avere dalla Costituzione Italiana essendo io cittadino di Legnano?
Posso sicuramente sostenere che la mia arte è una novità; il mio “ritorno all’umano” (vedi allegato) perfeziona la Transavanguardia! Gli artisti che invece espongono negli spazi gestiti dal comune sono opere già viste in passato e talvolta anche banali. Conferma inoltre la mancanza di interesse nei miei confronti da parte dell’assessore che non risponde nemmeno alle mie lettere. Sono convinto tuttavia che io sono in errore anche se proprio non comprendo il suo atteggiamento. Io penso che normalmente il compito di un assessore è quello di interessarsi prima degli artisti della città. Forse non ce ne sono molti, ma non è giusto emarginare anche quei pochi che ci sono.
Ho sempre avuto grande stima e fiducia del Capo dello Stato, ma la risposta che mi è stata fatta pervenire attraverso la Prefettura di Milano mi ha profondamente addolorato e deluso. Mi pare che l’estensore dello scritto non solo non abbia letto la mia denuncia ma addirittura abbia giudicato con estrema superficialità un problema che riguarda i diritti della Costituzione Italiana e cioè art. 3 art. 9 e art. 33 Cost
Ho chiesto aiuto al Capo dello Stato essendo Egli il garante della Costituzione.
La mostra da me richiesta sui “disegni dell’infanzia” é una dimostrazione che il disegno, specie come nel mio caso, di un bambino è un requisito importante. Evidentemente l’assessore pur essendo i miei disegni esposti ormai da oltre due anni presso la BNL gruppo BNP PARIBAS di Legnano, non ha ancora avuto il tempo e la voglia di andare a visitare questa mostra e nemmeno si ricorda che un'altra mostra importante è stata allestita anche nel 1997 presso il Museo del Paesaggio di Verbania Pallanza.
Forse sarebbe il caso di riesaminare tutto quanto ho scritto.
Sono un artista affermato che ha onorato la città di Legnano nel mondo: ho esposto presso gli Istituti di Cultura all’estero e precisamente: Zagabria. Amsterdam, Belgrado, Stoccolma, Spalato, Bucarest e sono usciti anche importanti articoli su quotidiani esteri

Purtroppo nel campo dell’arte vince chi urla più forte. Da molto tempo a questa parte vincono coloro che impongono magari ingenuamente miti e quotazioni. Difficilmente ci sono politici o funzionari pubblici che sanno riconoscere il valore di un artista. Quel che conta è avere alle spalle chi afferma spudoratamente di essere intenditore e si fanno accettare come consulenti con autorità. Tutta la costituzione italiana afferma che l’arte è libera ma in pratica non è così.
E’ mio parere che il primo compito di un assessore alla cultura è quello di interessarsi direttamente degli intellettuali della sua città.

Come già detto nessuno dell’assessorato alla cultura del comune di Legnano si è mai interessato alla mia opera è quindi un atto di denigrazione ingiustificato. Non sono certo contrario che altri autori espongano negli spazi pubblici della mia città purché sia dato spazio anche agli artisti locali.

La popolazione che si interessa alle opere d’arte fa questa distinzione:
1° - spazio pubblico = artista di valore.
2° - oratorio = artista da niente.
In tal modo, rifiutandomi l’esposizione nello spazio pubblico, l mio nome viene danneggiato e mi viene fatta concorrenza sleale.
Il 23 agosto scorso ho inviato al Capo dello Stato il mio libro “artisti si nasce”? Con dedica, ora invio il mio primo libro edito in occasione della mostra personale presso il Museo del paesaggio di Verbania-Pallanza. Mi auguro che il Presidente gradisca.

Colgo inoltre l’occasione per porgere i migliori auguri di Buon Natale ed un felice Nuovo Anno.

All. n. 2

Andrea Vaccaro
Via Alberto da Giussano, 19
20025 LEGNANO
e-mail artistavaccaroandrea@libero.it
sito: www.pittoreandreavaccaro.com



RITORNO ALL'UMANO


Il Movimento del Ritorno all’umano, di cui Vaccaro è promotore, vuole restituire agli artisti la libertà di espressione del proprio talento e della propria abilità in favore dell’umanità intera.
Ritorno all’umano significa agire in ambito artistico per creare bellezza; aiutare l’umanità a riscattarsi dalla propria condizione, pur denunciandone gli errori e le debolezze.
Per il Ritorno all’umano il primo impegno è la creatività e la costante ricerca, la poesia come espressione di sentimento. E’ un’arte romantica che cerca di fissare momenti di vita da tramandare, perché tutto è in evoluzione.
Con questa corrente riprende importanza il denominatore comune dell’uomo e l’idea che l’uomo possa ancora fare qualcosa di positivo.
Ritorno all’umano non significa ritorno al passato, come osserva Lino Lazzari, sull’Eco di Bergamo: “…una scultura concettuale, questa di Andrea Vaccaro, finalizzata, a nostro personale giudizio, alla contemporaneità (…); una scultura dalle perfette caratteristiche di quel dinamismo che si rende assolutamente necessario in qualsivoglia opera visiva”.
Particolarmente apprezzato l’inserimento della figurazione nell’elemento astratto, già individuato negli anni ‘60 come una espressione particolare di Neofigurazione, pur riservandosi l’assoluta libertà di esprimersi in ogni altra forma dando sfogo ad una creatività totale.
Il Ritorno all’umano si propone di recuperare i valori antichi del disegno, della pittura e della scultura, proiettandoli verso l’attualità e il futuro. Si auspica la fine delle tematiche a sfondo politico e il ritorno all’Arte per l’Arte.
Gli artisti d’avanguardia peccano di presunzione in quanto ritengono che valga solo il loro gesto creativo senza che questo lasci traccia. “Artisti” si definiscono loro stessi oppure qualche intellettuale attribuisce loro questa qualità. Vaccaro ritiene in tutta sincerità che l’unico vero grande artista sia Dio e che le sue opere siano ineguagliabili. La vita per esempio. Ritiene giusto che la sua arte ritorni a prostrarsi al gesto divino per conservare in lui e per gli altri quel capolavoro immenso della creazione. I suoi occhi ed il suo cervello vogliono essere strumento di adorazione dell’artista sommo che è Dio! Di conseguenza si lascia ispirare dall’opera somma creata da Dio ed umilmente “ritorna all’umano” che si stupisce di fronte alla grandezza e alla bellezza del creato.



Ritorno all’umano in sintesi:

1° - ritorno alle doti native
2° - sensibilità, capacità disegnativa, senso della composizione: disegnare è un dono per pochi.
3° - capacità tecnica
4° – amore per il bello
5° - esprimere anche tutti i drammi sociali
6° - espressionismo pacato e gradevole
7° - nomadismo – termine usato nella corrente “transavanguardia” e cioè ispirarsi agli autori del passato allargando così la sfera di interpretazioni dell’arte.
Conclusione: nulla equivale la forza comunicativa del disegno. Il disegno sarà il mezzo sempre valido per la comunicazione.

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