sabato 15 settembre 2012

DIO NON HA FRETTA





La Scienza ufficiale parla di miliardi di anni per creare le condizioni utili allo sviluppo della vita. Prima un brodo di polveri stellari e di rocce terrestri dovute ad enormi tsunami (onde gigantesche e continue). Poi l’arrivo di batteri e microbi vari assieme a materiale fine prodotto dall’esplosione di stelle 8 volte più grosse del sole. Dalle nove arrivano i materiali necessari alla vita dell’uomo. Con un lungo tempo si può immaginare la formazione di piante ed alghe. Prima compare la vita nelle acque e poi sugli alberi e (nessuna religione  ne parla) giganteschi dinosauri. Con la caduta di enormi meteoriti scompaiono i mostri ma arrivano i primati e dopo di loro finalmente l’uomo. Il capolavoro di Dio è la “genetica” adatta agli ambienti più diversi della terra. Anche la luna ha avuto la sua grande importanza! Ha ragione Margherita Hack che afferma: “le religioni sono tutte balle!” Tuttavia l’estrema perfezione degli apparati vitali non ammette una evoluzione per caso. C’è troppa intelligenza in ogni creatura vivente per affermare la sua evoluzione spontanea. Ecco entrare in gioco la grande intelligenza e volontà che normalmente chiamiamo Dio. Nulla avviene semplicemente per caso. Tuttavia una domanda inquietante mi tormenta: “ perché la sofferenza, le malattie e la morte? A questo punto la scienza è muta!

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