mercoledì 18 dicembre 2013

DIFFICOLTA’ DEL MESTIERE D’ARTISTA.

Le complicanze della professione: sembra impossibile ma nell’ambito della professione si sviluppano gelosie infantili. Pare di essere diventati bambini gelosi, io avevo proposto ad altri colleghi di fare nostra una galleria e alternativamente esporre lasciando ai colleghi la scelta del periodo di esposizione. Si sa che l’unione fa la forza e che ognuno può aiutare l’altro. Io avevo preso in affitto due modesti locali con ampia vetrina proprio nel centro della città: era una posizione invidiabile, aperta agli sguardi di tutti i passanti tanto a piedi quanto in macchina. Avrebbe aiutato tutti a farsi conoscere, quindi un valido aiuto per proporre le proprie opere. Ho convocato tutti gli artisti della zona ed ho spiegato loro i miei programmi, tanto più che suddividere le spese dell’affitto avrebbe abbassato i costi di gestione. Nulla da fare: ognuno voleva fare da se ed hanno preferito rinunciare alla mia proposta. Un inconveniente c’era anche per me: costringevo mia moglie a rimanere in galleria perché non c’era spazio per dipingere. Dopo qualche anno mia moglie si rifiutò di essere sacrificata in galleria e quindi chiudemmo l’esposizione. Ho raccontato questo episodio per chiarire come gli artisti siano gelosi e preferiscano far da soli. Non basta: sono uno contro l’altro e tutti insieme dicono peste e corna contro i colleghi: i compratori d’arte sono confusi a causa degli organizzatori di grandi manifestazioni d’arte dove quasi sempre trionfa la non arte e il cattivo gusto. Quindi si rivolgono a questo o a quello e ricevono sempre indicazioni sbagliate. La frase più comune è: quel pittore non è nessuno e non vale niente. Gelosie e stupidità aggravano il mercato dell’arte per cui personalmente mi limito a dipingere per poi esporre e tentare di fare proseliti. Questo periodo è nero e bisogna rassegnarsi, del resto molti grandi artisti hanno sofferto la povertà. Van Gogh è stato sovvenzionato dal fratello e in tutta la sua vita ha venduto un solo quadro, acquistato da un’amica del fratello. Personalmente quando mi vengono richiesti dei giudizi rispondo: ”comperate" quello che vi piace e vi da’ soddisfazionenel guardalo!”

martedì 17 dicembre 2013

MERCANTI FAMOSI ED IMPORTANTI

Non ne ho frequentati molti ma mi è bastato frequentarne uno per capire molte cose. Questo signore era molto arrogante e dava del tu a tutti quanti. Anzi offendeva quelli che erano suoi clienti:”Taci scemo, tu devi comperare quello che ti dico io e tacere!” Una mattina sono andato nella sua galleria perché avevo visto cose strane: tre allegre suore ed un frate in compagnia del mercante, tutti festosi e ridanciani. Entrato in galleria non trovai nessuno dell’allegra compagnia: erano scesi in cantina e ridevano e ridevano e le suore sembravano felici. Ad un tratto dalla porta della cantina appare il frate in mutande. Dopo di lui quasi nude le suore. Come mi videro ammutolirono tutti in evidente imbarazzo. Apparve anche il mercante e tutti quanti ammutolirono: avevo visto qualcosa che doveva rimanere segreto. Non era un’orgia ma un travestimento. Erano completamente avvolti da mazzette di denaro dalle gambe fino alle braccia ed il collo. ERA EVIDENTE CHE PORTAVANO DENARO ALL’ESTERO. Il mercante esplose in una sequela di bestemmie e gridò: “chi non ha chiuso la porta?”Poi si buttò in ginocchio con sordo rumore quasi si fossero rotte le ossa ed incominciò a cantare litanie e mi obbligò a fare altrettanto, dopo aver fatto il segno della croce. Aggiunse infine una frase lapidaria: “Cosa si deve fare per i poveri!” mi spiegavo così la fortuna del mercante: i suoi clienti, la crema della società della città ed oltre. I clienti del mercante erano interessati solo ad esportare il loro denaro e quale miglior travestimento che tre suore ed un frate: quale frontiera osava ispezionare persone consacrate. Ho scritto agli addetti dello Stato riferendo ciò che avevo visto e pare che da allora siano soggette ad ispezione anche suore e frati e altre persone consacrate!

CAPIRE L’ARTE MODERNA - SINTESI

Si tratta di uno sciopero ad oltranza. Tutta la degenerazione la dobbiamo a intellettuali rivoluzionari che intendono succhiare denaro ad ai ricchi ad oltranza ,pieni di soldi ma presuntuosi ed ignoranti. Responsabili del macello e della distruzione sono i politici. La Tanto di destra che di sinistra tutti ignoranti e presuntuosi. chiamano ARTE CONCETTUALE. Quindi cancellano tutte le parole di un libro o presentano un libro bianco, trovano sempre una giustificazione del tipo “tutta la cultura è capitalista e bisogna riscrivere la morale”. Una grossa sfera piena di buchi ed anfratti ha il significato che tutto il mondo è malato e tutte le civiltà devono essere riviste ed andare verso una società dove tutti devono essere uguali nei diritti e nel benessere. Le opere più diffuse sono quelle tele dove il colore viene sparato con il tira sassi o versato dalle lattine di colore, oppure pasticciati senza un ordine con alcune zone di colore puro. Insomma qualunque grande rassegna d’arte sponsorizzata dallo Stato da enti come le provincie se non le mostre internazionali presentano orrori spacciati per la vera arte. La vera arte è la non figurativa: inizialmente nell’ottocento si è data la preferenza all’impressionismo, quando in Italia avevamo grandissimi pittori che hanno lasciato opere straordinarie. Dall’impressionismo che piace al pubblico ingenuo forse perché sono abbozzati dei comuni paesaggi e tutte le imperfezioni tecniche sono state presentate come capolavori. Naturalmente i ricconi pagavano ed i fortunati venditori facevano soldi a palate. Poi sorsero due tendenze contemporanee il cubismo di Picasso e l’astratto. Pittori contemporanei che dipingano benissimo con personalità spiccata vengono distrutti o abbandonati a se stessi. Il pubblico che può spendere non sa riconoscere la vera opera d’arte compera a casaccio basta che ci sia o un paesaggio o una figura anche se malfatta, insomma compera quello che i mercanti vogliono. Io ho lavorato per decine di anni per gallerie famose che sceglievano le mie opere e disprezzando il mio lavoro secondo il grado di vendibilità. Quindi posso affermare che per l’arte questi sono momenti bui. E’ facile sbagliare nel giudicare un artista e più difficile comperare. Io propongo che lo Stato si incarichi come negli altri paesi stranieri europei di mantenere con stipendio gli artisti munendoli anche di studio personale: in Svezia, dove ho esposto, gli artisti locali disponevano nella capitale di un enorme e lussuoso grattacielo nelle cui sale esponevano le loro opere: in Italia siamo abbandonati a noi stessi e la vita è dura!

sabato 14 dicembre 2013

IL PIL PRODOTTO INTERNO LORDO.

Questa unità di misura per il benessere delle nazioni non è veritiero. Già cinquant’anni fa KENNEDY aveva negato il valore del PIL. Il benessere delle nazioni non sta nel consumo o spreco delle merci ma nel grado di benessere spirituale delle famiglie, dei singoli individui. Oggi l’ITALIA ha una negativa misura del benessere. Quando un popolo si lamenta per le difficoltà di lavoro, di guadagno, di capacità di vivere con soddisfazione, ebbene la protesta del popolo è l’indice del malessere. Non è la spesa generale o il benessere di pochi che conta ma il malessere della massa. I governi mirano solo al PIL e trascurano le esigenze delle masse. Pochi consumano o spendono molto di più delle masse. I governi mirano a far godere di vero benessere solo i dirigenti, i capi d’ogni organizzazione in modo da avere consensi e poter controllare le masse e del malessere del popolo se ne fregano. Il PIL che conta è il benessere del popolo. Invece i governi tengono in considerazione solo i capobastone. Ciò non è saggio! Il prodotto interno lordo è una parte del benessere. Il vero PIL sta nella felicità del popolo. Quando il popolo scende in piazza per urlare la sua disperazione è giunto il momento di rivedere la situazione dei soldi elargiti in misura scandalosa ai parlamentari, senatori e a tutti quanti girano nei meandri della politica. E’giunto il momento di tagliare gli stipendi e tutti i vantaggi elargiti ai politici. Nel momento in cui cittadini onesti si suicidano è giusto far pagare ai politici e se il governo rimane insensibile ai suicidi, alla disperazione del popolo allora è sacrosanta la rivolta popolare!

COLLABORAZIONE

Fra datori di lavoro e lavoratori. Mai come in questi tragici momenti necessita una franca e sincera collaborazione basata sulla comprensione reciproca. Quello che conta è la rimonta della qualità del lavoro ed una sana e giusta retribuzione. Non giova a nessuno le prese di posizione rigide e contrapposte. Esaminare con calma le reciproche esigenze al fine di migliorare il prodotto e renderlo competitivo sul mercato internazionale. La FIAT ad esempio, invece di impegnarsi in un prodotto in grado di competere, preferisce abbandonare l’Italia. Un poco di amor patrio e di riconoscenza verso i sacrifici della nazione per gli innegabili finanziamenti del passato, preferisce fuggire in America e investe sul mercato straniero. Dal canto loro gli operai dovrebbero impegnarsi a ben lavorare, consci dei sacrifici urgenti della ditta. Fin’ora lo stato ha commesso errori su errori. La ditta deve produrre buone automobili ed i lavoratori devono lavorare bene. Critico lo stato ad esempio nel concedere facili lauree con voti alti a certe popolazioni immeritevoli per garantire loro un lavoro sicuro ma non all’altezza. Dovunque il nostro governo è intervenuto ha sbagliato. Il merito è alla base di un buon lavoro e non le raccomandazioni ed i favoritismi. Non motivazioni falsamente meritorie per povertà e necessità d’aiuto.

venerdì 13 dicembre 2013

COME RICONQUISTARE LA STIMA E LA COMPRENSIONE DELLE AUTORITA’ MILITARI.

Una delegazione di intellettuali popolari che capiscano le sofferenze della popolazione e in grado di far comprendere ai capi militari che i politici al governo fin’ora hanno provveduto solo ai propri vantaggi economici e di vita, preoccupandosi solamente di mantenere con l’inganno il proprio seggiolino di potere. L’attuale governo non è democratico in quanto costituito da nominati di comodo e non già dal popolo. Il governo fin’ora tende a conservare il potere ma della gente comune se ne frega. Bisogna che il governo divenga popolare ed esprima un programma utile non i politici ma alle masse popolari più deboli.

SIAMO STANCHI DI SENTIRE DISGRAZIE!

Ieri mattina 12 dicembre un politico ha paragonato l’attuale situazione economica italiana alla catastrofe della seconda guerra mondiale. Io c’ero ma lui, il politico no! Fare del catastrofismo è pericoloso e sbagliato. Ora abbiamo tutto quello che allora mancava: allora si soffriva la fame e la popolazione subiva bombardamenti, uccisioni e prigionia. Mi pare che ai nostri giorni non ci sia nulla di simile! Oggi il problema si risolve semplicemente togliendo la scorta ai politici e rendendoli responsabili di ciò che dicono e che fanno. La legge sia uguale per l’uomo della strada come per il politico. Non più di due o tre partiti!Togliamo tutti i vantaggi d’ogni genere ai politici, niente gratis o a prezzi di favore e stipendi uguali a quelli del popolo. Chi è in difficoltà abbia di che vivere e finalmente pena di morte per i politici ladri e corrotti.

sabato 7 dicembre 2013

PLANOSCULTURE - www.pittoreandreavaccaro.com



prima planoscultura: il sarto di Andreotti - cm. 80x60 - 1998
seconda planoscultura: canto d'amore per te o luna! - cm. 20x30 - 1997
terza planoscultura: macchina o uomini? - cm. 80x60 - 1998

I CONFORMISTI - PLANOSCULTURA - CM. 80X60 - 1998


mercoledì 4 dicembre 2013

L'EUROPA CON L'EURO SI PREPARA AD UCCIDERE L'ITALIA

L'ANGELO SALVATORE CI DICE DI TORNARE ALLA LIRA OPPURE A UN EURO PIU' DEBOLE!

PRIMO DISEGNO: L'EUROPA CON L'EURO SI PREPARA AD UCCIDERE L'ITALIA SECONDO DISEGNO: L'ANGELO SALVATORE CI DICE DI TORNARE ALLA LIRA OPPURE AD UN EURO PIU' DEBOLE!

PERCHE’ LE BANCHE SONO A FAVORE DELL’EURO

Hanno un impressionante quantità di edifici di lusso da vendere. Con la lira il loro costo aumenterebbe molto e si ridurrebbe la possibilità di guadagno. Temono che con la lira perderebbero denaro anche con i mutui ed i prestiti in genere dato che la lira farebbe lievitare il valore del debito e temono che il popolo non possa pagare il loro dovuto aumentato di valore. Così per interessi economici di previsione sono contro la lira. Il resto degli italiani può suicidarsi!

martedì 3 dicembre 2013

TAUROMACHIA



PRIMA OPERA: TORERO CM. 30X30 - 2000
SECONDA OPERA: TORERO CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA - 1970
TERZA OPERA: CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA - 1970

FANCIULLA NAPOLETANA - OMAGGIO A GAETANO ESPOSITO - CM. 70X50 - OLIO SU TELA - 1960

lunedì 2 dicembre 2013

MALINCONIA D'ARLECCHINO - CM. 120X90 - OLIO SU TELA - 1953

TEMPI MODERNI: ATTUALITA' AMARE!






PRIMO DISEGNO: LA STREGA EURO CATTIVA CHE CI MANDA IN MISERI - (DISEGNO ANNI '40)
SECONDO DISEGNO: CON L'EURO L'ITALIANO E' DIVENUTO SERVO DI PIU' PADRONI
TERZO DISEGNO: LAVORO AGRESTE (1946)
QUARTO DISEGNO: PASSATEMPO DI CONTADINO (1947)
QUINTO DISEGNO: AFFARISTA CON EURO (1951)
SESTO DISEGNO: POPOLO SENZA SOLDI (1946)

domenica 1 dicembre 2013



TITOLO PRIMA OPERA: DIMENSIONE SPAZIO VORTICISMO - CM. 100X70 - ACRILICO SU TAVOLA - 1973
TITOLO SECONDA OPERA: ASTRATTISMO LINEARE - CM. 100X70 - ACRILICO SU TAVOLA - 1972
TITOLO TERZA OPERA: CIVILTA' 2000 - CM. 100X70 - ACRILICO SU TAVOLA - 1972

CAFFE' FLORIAN - MAGIA VENEZIANA


PRIMA OPERA: VENEZIA CAFFE' FLORIAN - CM. 60X80 - ACRILICO SU TAVOLA - 2003
SECONDA OPERA - INNAMORATI A VENEZIA - CAFFE' FLORIAN - CM. 60X80 - ACRILICO SU TAVOLA - 2003

CALCINCULO - OPERA ISPIRATA AL DISEGNO DELL'INFANZIA - CM. 50X60 - ACRILICO SU TAVOLA - 2013

sabato 30 novembre 2013

OPERE ANNI '80



1° - OPERA - LA VESTE DI UNA STATUA - 1982 - CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA
2° - OPERA - LE MANI - 1981 - CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA
3° - OPERA - A CESARE - NATURA MORTA CON STATUA - 1983 - CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA

MAGIA VENEZIANA


1° - OPERA - CAFFE' VENEZIANO - CM. 60X80 - ACRILICO SU TAVOLA - 2003 2° - OPERA - CAFFE' VENEZIANO - CM. 60X80 - ACRILICO SU TAVOLA - 2003

venerdì 29 novembre 2013

DIPINTI ANNI '70 E ANNI '80



PRIMA OPERA: COMPOSIZIONE - 1981 - CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA
SECONDA OPERA: PARIGI-MONTMARTRE - CM. 100X70 - ACRILICO SU TELA - 1972
TERA OPERA: IL GESTO - CM. 100X70 - 1971 - OLIO SU TELA

SITUAZIONE ECONOMICA






PRIMO DISEGNO: INTERESSE PER L'AZIENDA DA PARTE DEGLI OPERAI DI LEGNANO (1947)
SECONDO DISEGNO: MEDITAZIONE DELL'OPERAIO SUL SUO LAVORO IN FABBRICA.(1947)
TERZO DISEGNO: CON L'EURO VINCONO I RICCONI (1954)
QUARTO DISEGNO: CON L'EURO L'UNICO CAVALLO VINCENTE E' IL LAVORO SODO CON IL MULO! (1950)
QUINTO DISEGNO: COME ERA BELLA LA NOBILE VECCHIA LIRA! (1950)
SESTO DISEGNO: ANGELO DELLA VECCHIA LIRA PREGA PER NOI (1950)

giovedì 28 novembre 2013

FORZA DEL COLORE


PRIMA OPERA - LE BELVE - CM. 90X120 - ACRILICO SU TELA - 1972
SECONDA OPERA - ARLECCHINO TRISTE - CM. 60X80 - 2008

OTTO CARTOLINE DA COLLEZIONE