venerdì 30 aprile 2010

POLITICA – BERSANI

Uomo colto, preparato, conoscitore profondo della politica ma troppo calmo, ragionevole, non adatto a competere e vincere con certi pazzi scatenati che sollecitano i visceri e le emozioni di rivalsa degli avversari. Non paga un ragionamento pacato quando si ha di fronte un pazzo scatenato che deve vincere altrimenti viene condannato. Per un pazzo ci vuole un altro pazzo e vale l’esempio ed il successo di Hitler o di Lenin. I discorsi da salotto buono non pagano. Ci vuole il sangue, la lotta all’ultimo sangue. Niente far play ma un lottatore malvagio pronto a mangiarsi l’avversario. Tutti coloro che sono contro l’avversario devono essere suoi alleati. E’ una lotta disperata contro la più assurda dittatura!

BAMBINI PRODIGIO

Già in altre occasioni ho criticato la cattiva abitudine dell’umanità di trascurare e non conservare i disegni dei bambini. La gente pensa che dai pasticci dell’infanzia non possa nascere nulla di buono o di utile. E’ solo un passatempo per non dar noia agli adulti e così i disegni vengono distrutti. Se gli antichi avessero conservato le opere ingenue dell’infanzia, oggi potremmo sapere come disegnavano i grandi della storia. Raffaello, Michelangelo, Leonardo da Vinci e molti grandi potrebbero dirci molte cose sulla personalità e sulle loro doti. Invece non c’è niente ed è quindi andato perduto un grande patrimonio. Ora si sta alle affermazioni di mamme o nonne di presunti grandi artisti ma mancano le prove: non ci sono disegni. Ciò che rimane è ben poco e del tutto insoddisfacente. Così per Picasso si dice: “ a sei anni disegnava come Raffaello” oppure Sassu dice che da bambino era un vero prodigio ma non c’è un solo disegno che lo provi. E’ vero dunque che i disegni dell’infanzia danno solo fastidio ma per l’ignoranza e la superficialità dei genitori. Anche per Andrea Vaccaro i disegni (in tempo di guerra e subito dopo) erano un mezzo per trattenerlo lontano dai pericoli ma la fine che facevano era il fuoco e più tardi la pattumiera. Per fortuna, oltre ai ricordi di coetanei, abbiamo a disposizione un bel numero di disegni. Perché? Semplice: non c’era carta per lui ma vecchi libri regalati e su alcune pagine bianche Andrea disegnava. Ogni famiglia disprezzava i disegni ma non i libri salvo quando diventavano troppi. Ecco Andrea strappare le pagine disegnate e tenerle conservate in una vecchia valigia di cartone. Molti disegni si sono salvati dalla furia distruttrice della famiglia che onestamente non era in grado di capire. Questi disegni dopo essere stati esposti: Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza, Banca di Credito Cooperativo, Ospedali Civile di Legnano e in molti altri luoghi ora sono visibili presso la BNL GRUPPO BNP PARIBAS DI LEGNANO.

POLITICA – NEMICI DELLA VERITA’

Dopo Annozero, su RAI DUE viene presentato un “gossip” femminile contro il Presidente della Camera Fini. Una signora procace, dai lunghi capelli biondi, avvezza a difendere Silvio Berlusconi, tiene banco di fronte ad un piccolo pubblico di maschi (Storace ed altri). Si parla delle donne di Fini e si introduce la domanda se sia la seconda moglie di Fini ad ispirare l’atteggiamento politico del marito. Si fanno tanti complimenti per arrivare a sminuire l’operato di Fini e del suo gruppo. Interviene anche la vedova di Almirante che cancella Fini ed esalta Berlusconi, il capo, che comanda. Lui è ricco e simpatico, è il padrone e gli altri devono ubbidire. Questo “gossip” ha un significato: non contano le sofferenze delle persone della povera gente disperata e senza lavoro. Quel che conta è essere ricchi e comandare. Questo show è rivolto alle donne che purtroppo sono in maggioranza anche con il voto e da sempre si dice volgarmente: “ragionano con l’utero”. RAI DUE è un Giano a due facce: prima trasmette la seriosa Annozero per gli uomini e poi il leggiadro cicaleccio femminile che ha il compito di annullare il precedente servizio. Si sa che per vincere le elezioni basta il dieci per cento in più di voti femminili. Gli uomini vadano malora: chi comanda sono le signore!

mercoledì 28 aprile 2010

NDRANGHETA (MAFIA) APPLAUSI PER GIOVANNI STEGANO

In Calabria è stato arrestato un capo mafia ma la gente del luogo non ha gradito l’atto di giustizia ed ha indirizzato calorosi applausi di sostegno all’arrestato. Tra lo stupore delle forze dell’ordine ed il grande dispiacere di un giudice che ha condotto l’operazione si è evidenziato clamorosamente quanto già si sapeva: i meridionali sono sostenitori convinti delle mafie e chiamano i loro componenti uomini di pace. Questo fatto conferma le accuse che la Lega Nord fa nei confronti del sud Italia. Non ci sono segni di ravvedimento ed esiste il reale pericolo che i mafiosi comandino il nord. Ormai non c’è più speranza e si teme un’aggressione dei meridionali contro il nord. Anche lo scrittore siciliano Andrea Camilleri ha apertamente considerato l’opportunità di invadere il nord. Siamo dunque in una situazione di guerra civile.

lunedì 26 aprile 2010

DA ARTE E CERVELLO – SAGGI ZANICHELLI – AUTORI LAMBERTO MAFFEI E ADRIANA FIORENTINI

RIFLESSIONI: le proprietà cerebrali degli artisti o degli scienziati sono dovute ad una modulazione in più rispetto alla natura degli altri. Modulazioni probabilmente a carattere genetico, affinate anche da esperienze nel corso della vita. Ancora oggi mancano le competenze adeguate per riconoscere il genio. La realtà cambia il nostro cervello che a sua volta cambia la realtà. L’esperienza genetica dell’estetica coinvolge molte strutture cerebrali che si traducono in emozioni. Tutti gli studiosi sono oggi concordi nel ritenere che ogni tipo di comportamento motorio, emozionale o mentale è collegato a strutture cerebrali. E’ opinione degli scienziati che la parola psicologia debba essere sostituita dalla parola “neuro”. Estetica e struttura cerebrale sono certamente dovute a principi percettivi che siano alla base del bello e della sua universalità. Un cervello sano è compiuto da un senso di bello universale. Un cervello ammalato o distorto ha stimoli e sensi distorti. Comunemente si parla di corteccia cerebrale ma viene interessato tutto il complesso dei sensi e del cervello. La tendenza alla regolarità ed alla simmetria è già presente nei bambini molto piccoli. La nostra percezione ama l’ordine e cerca di dare ordine. L’emisfero destro si pensa possa facilitare la rappresentazione grafica, cioè il disegno. Talvolta la predominanza delle funzioni figurative del lobo destro può manifestarsi in modo sorprendente. La bambina Nadia, di origine ucraina, era incapace di comunicare e dava segni di autismo. A tre anni e mezzo sviluppò una improvvisa e straordinaria capacità di disegnare. L’ispirazione le veniva da figure che poteva aver visto anche una volta solo. Tracciava con la mano sinistra senza esitazione animali anche in prospettiva. Migliorando lo sviluppo del lobo sinistro perse gran parte della sua abilità disegnativa. Bambini precoci nello sviluppo armonico del cervello e delle facoltà neurovisive possono essere bravi disegnatori già a tre anni e più. Bambini normali disegnano in modo primitivo e certi psicologi pensano che addirittura vedano come forme rozze anche la realtà. Malattie sistematiche influenzano negativamente sia la visione che la rappresentazione. Viene indicato come esempio Paul Klee affetto da sclerodermia. Alterazioni profonde del cervello come nella pazzia portano ad alterazioni impressionanti nella rappresentazione. Ordine, pulizia e bellezza universale sono dunque il sigillo della salute del complesso cerebroneuronale. Nella pittura e nel disegno la memoria ha una grande importanza. Droghe ed alcool danneggiano la visione e la sua rappresentazione. Normalmente si considera grandi quegli artisti che dipingevano sotto l’effetto di droghe o sostanze velenose. La pittura d’azione è il rifiuto polemico o l’incapacità di rendere la realtà, contro la quale si polemizza come cattiva e cioè la società dei consumi. Una prevalenza di pensiero unito alla tecnica può portare ad un Salvador Dalì. Disegnatori prodigio sono comunemente considerati Pablo Picasso e Toulouse Lautrec. Tuttavia per il primo vale solo la sua affermazione non comprovata dalla presenza di disegni reali. Picasso affermava di disegnare da bambino come Raffaello. Tuttavia l’unico disegno che abbiamo a disposizione è uno studio di nudo di gesso firmato a nove anni di età. Picasso afferma di avere distrutto più di duemila disegni dell’infanzia. Qualcuno afferma che la mancanza di prove significano una dichiarazione fasulla. I disegni che ci sono pervenuti non hanno nulla di straordinario. Toulouse Lautrec vanta duemilacinquecento disegni ma non proprio da bambino, bensì da giovanetto e sotto l’insegnamento di maestri. Invece per Andrea Vaccaro esistono circa duemila disegni dei quali circa trecento sono attualmente in esposizione presso la BNL gruppo BNP PARIBAS di Legnano. Inoltre ancora vivono persone testimoni della sua straordinaria attività infantile fin dalla prima classe elementare. Disegni del tutto spontanei e mai sostenuti dai genitori che non ne capivano né il pregio né l’inclinazione di una forte vocazione per l’arte. Da anni suoi disegni sono pubblicati sia in monografie che in opuscoli. La diversa cultura della famiglia d’origine ha demonizzato questo talento come fatto dispersivo, negativo, inutile e pericoloso. Basti pensare che la famiglia lo ha ripudiato come figlio ed ha realmente distrutto o col fuoco o gettando nell’immondizia una enorme quantità di disegni. Quelli arrivati ai nostri giorni sono stati disegnati sul retro di pagine di vecchi libri regalati al bambino Pier Andrea.

domenica 25 aprile 2010

ALL’ASSESSORE ALLA CULTURA ED AL SIG. SINDACO DI LEGNANO

Non nego che la situazione culturale in Legnano, dopo la vittoria elettorale della destra politica, mi provochi dolore. Per questo motivo scrivo queste accuse all’amministrazione.
Dal 1997 ho pubblicato 2000 libri intitolati “I disegni dell’infanzia” per il Museo del Paesaggio di Verbania. In seguito altri 1000 con il titolo “Artisti si nasce?”. Inoltre ho distribuito migliaia di piccoli cataloghi su mostre dei disegni dell’infanzia con il patrocinio del Comune. Ho fatto molte mostre sull’argomento di cui ne cito alcune: Villa Pomini di Castellana, Famiglia Legnanese a Legnano, Monastero degli Olivetani a Nerviano, Monastero di Cairate, Banca di Credito Cooperativo di Legnano,Biblioteca Civica di Saronno, Ospedale Civile di Legnano, Bnl gruppo Bnp Paribas di Legnano, Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza. Sono state organizzate delle conferenze presso la Villa Pomini di Castellana, Civica Galleria d’arte Moderna di Gallarate, Monastero degli Olivetani e presentazione libro “Artisti si nasce?” presso la Libreria Boragno di Busto Arsizio. In occasioni di manifestazioni per esempio presso l’Amga ho regalato a noti personaggi del Comune il libro dal titolo”Artisti si nasce?”. Dunque c’è stata una più che sufficiente diffusione sull’argomento disegni dell’infanzia di Andrea Vaccaro. Il Comune stesso nel 1997 ha acquistato circa duecento volumi che sono stati consegnati All’Assessorato alla Cultura. Poiché vedo una reticenza da parte dell’amministrazione comunale a rispondere alla mia richiesta di esposizione, mi viene spontaneo pensare che vi siano dei cattivi consiglieri non bene informati. La questione reca danno a me quanto al comune stesso.

CRITICA ALL’OPERATO DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI LEGNANO

GALLERIE PUBBLICHE

Perfettamente d’accordo nel mostrare le opere di tendenze diverse di artisti non legnanesi. Tuttavia non accetto il boicottaggio degli artisti locali. Sarebbe giusto ammettere anche questi nel confronto intellettuale aprendo discussioni sul loro fare. Escludendo dall’ufficialità il sottoscritto, mi si crea un danno grave sia per il prestigio sia per il valore delle opere stesse. Chiedo quindi di riesaminare tutta la questione.
Il Sindaco e l’Assessore alla cultura tradiscono il mandato dei cittadini che li hanno eletti se favoriscono gli interessi di soggetti estranei alla città anziché aiutare chi opera sul territorio. Non c’è interesse nello spendere soldi pubblici per mostrare cose già viste e superate. A Legnano c’è chi è più nuovo ed interessante. Ma voi forse fate parte di coloro che si servivano di un certo mercante ricercato e prezioso perché abile spallone si serviva di frati e suore per esportare i vostri soldi all’estero?. Costui voleva distruggere la concorrenza locale ed aveva l’appoggio dei più ricchi della città e non solo.

Certamente voi non siete sciovinisti come i francesi ma semplici innocenti che preferiscono pittori estranei al tessuto sociale della città. C’è qualche consigliere che vi porta lontano dalla realtà. I cittadini legnanesi pagano le tasse per avere dei vantaggi ma voi ignorate il lavoro di artisti della zona e preferite indicare altri che con Legnano non c’entrano per nulla. Non venite a dire che fate cultura perché la cultura vera è quella che io personalmente ho indicato nel 1996 al Presidente della Repubblica e che anche a voi era stato reso noto. Voi portate avanti, e date prestigio ad autori già da molto tempo superati. Non vi degnate nemmeno di consultare qualche bravo artista di Legnano. Siete schiavi di sentito dire, siete succubi di qualche milanese

sabato 24 aprile 2010

IL NORD E’ STANCO DI PAGARE I DEBITI DEL SUD

Tra forme di assistenza, bonus, agevolazioni, costi inferiori, falsi invalidi in grande quantità (ciechi che guidano, muti che parlano, disabili che fanno le corse) tutto ricade come compensazione sulle spalle del nord, debito globale pubblico e ogni forma di agevolazione. Il sud agisce nello sperpero e fin dalle scuole elementari si impegna a frodare lo stato. A militare i colleghi soldati del sud affermavano: “fregatene, è dello stato”. Da lavativi si nascondevano per non fare ciò che veniva richiesto e comune era il coro contro i veneti che invece non erano lavativi ma al contrario efficienti e grandi lavoratori. Il sud mi sembra essere molto sprecone, i loro politici sperperano denaro pubblico per costruire cattedrali nel deserto poi inutilizzate. Il comportamento dei meridionali in America era talmente irritante che spesso venivano linciati e impiccati per strada. Non bisogna dimenticare comunque che la giustizia americana ha condannato a morte due innocenti Sacco e Vanzetti. Mio padre, originario di Scicli, ha sempre aiutato tutti i meridionali approdati a Legnano ma nessuno di essi si è dimostrato riconoscente.

venerdì 23 aprile 2010

POLITICA, IL NEMICO DEL NORD

Comunemente viene paragonato a Belzebù, con il quale ha una certa somiglianza… Lo sguardo infuocato, la barbetta nera e un carattere impulsivo! E’ uomo del sud e sprizza ferocia da tutti i pori! Chissà, forse aspetta l’occasione per scatenare contro i pacifici cittadini del Nord orde di fanatici guerrieri che hanno nel sangue il desiderio di vendetta per essere stati in passato conquistati dai piemontesi. Proprio non possono accettare che un piccolo popolo di lavoratori, che guida l’economia nazionale, minacci di tagliare le abbondanti elargizioni al Sud! Astutamente Berlusconi ha posto come Ministro degli interni Roberto Maroni. Egli rappresenta tutte le virtù della popolazione del nord: ragionevole, calmo, positivo per nulla avvezzo alla violenza. A capo dell’Esercito invece abbiamo un uomo del tutto diverso. Spero proprio di sbagliarmi… Dio non voglia… ma temo proprio che se il Nord si ribella rischia di essere occupato militarmente con estrema ferocia! Ripeto: spero di sbagliarmi, ma….

FINI E NOSTRADAMUS

Negli anni novanta avevo letto con interesse le previsioni di Nostradamus per l’Italia. Era ben presente la vittoria di Bossi ma anche il conflitto italico. Chi avrebbe scatenato tale conflitto? Fini, il nero. La lotta armata sarebbe stata scatenata dal sud al nord e guarda caso D’Alema sarebbe stato alleato a Fini. La conclusione non era favorevole al sud e nemmeno alla Chiesa. Molti uomini della Chiesa sarebbero stati uccisi e Fini sarebbe nascosto in una ipotetica palude come fuggiasco. Spero di sbagliarmi!

giovedì 22 aprile 2010

PROF. ANGELO VESCOVI- ORDINARIO DI BIOLOGIA CELLULARE

Anni fa mi sono permesso di farle avere in dono due volumi che io considero molto preziosi. Uno si intitolava: “I disegni dell’infanzia” e l’altro: “Artisti si nasce?!. Lo scopo era quello di aiutarla nei suoi studi sul cervello umano. In essi erano raccolti circa seicento disegni della mia infanzia fino all’età evolutiva di dodici e tredici anni. In essi avevo trasfuso quanto era rimasto della mia attività di disegnatore infantile. Speravo in un suo modesto ringraziamento ma non ho ricevuto nulla, nemmeno un “grazie”. Sono nato a Pallanza, Verbania, da una umilissima famiglia il 21 luglio 1939. La famiglia era sicuramente povera e mia madre si era innamorata di un garzone di parrucchiere, mio padre. L’amore vero affronta tutte le difficoltà e mia madre passò oltre al cattivo carattere di mio padre. Egli era siciliano, di Scicli, provincia di Ragusa, ed aveva perso il padre ancora prima di nascere. Erano veramente “sottoproletari” non possedendo nulla e dormivano (madre e figlio) su pagliericci in casa ora di un parente, ora in casa di un altro. Un fratello di sua madre era guardia carceraria trasferitosi a Pallanza (ove tutt’ora vi è un grosso carcere scuola) mio padre esercitò il mestiere di garzone di barbiere finchè non riuscì a divenire guardia comunale. Mancando dell’affetto dei genitori e vivendo in un ambiente molto duro, modificò a tal punto il suo carattere da essere lui stesso un feroce cane da guardia. Non tollerava i suoi parenti acquisiti del lago Maggiore. Fece in modo di staccare mia madre ed i suoi figli (fra cui il minore ero io) e trasferì la famiglia a Legnano. Qui mia madre era spaesata, senza lavoro e senza conoscenze. Tutto ciò non fu sufficiente: mio padre voleva la libertà e piantò la famiglia per entrare nella milizia fascista, lontano da tutti prima a Napoli a poi in Jugoslavia a Spalato. Per la famiglia furono tempi duri anche perché era scoppiata la seconda guerra mondiale. In questo ambiente misero, io disegnavo sulla terra, sulla strada e sui muri con gesso abbandonato dai muratori. Più avanti, la nonna si faceva dare dalla Cooperativa Avanti qualche foglio giallo e blu per avvolgere i cibi. Su queste carte io disegnavo con la penna d’oca e l’inchiostro di mio nonno. Terminato il disegno, veniva bruciato. Più tardi, a sei anni, in prima elementare trovai due compagni che fecero i miei mercanti d’arte. Achille vendeva, in cambio di figurine e giornaletti, i disegni dell’uomo mascherato a cavallo con la pantera ai compagni di classe. L’altro mercante, fratello di Achille, vendeva i disegni addirittura alle scuole medie. Ho eseguito ritratti a tutti e conoscevo a memoria i loro tratti somatici. Purtroppo sono rimasti pochi disegni che io ho pubblicato nei libri a lei donati. Lo scopo era quello di dimostrare che non è l’ambiente che fa l’artista ma la genetica. Tutt’ora aspetto un suo pregevole commento. Ben augurando suo ANDREA VACCARO

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE






Ci tengo molto a suggerire un esperimento che ha dato ottimi frutti con le prime classi elementari. Mi rifaccio ai miei tentativi per imparare da solo a leggere ed a scrivere. In tempo di guerra, vedevo mia sorella leggere e scrivere correttamente. Avevo voglia di imparare anch’io, tuttavia avevo tre anni e la situazione in casa era drammatica. Il padre lontano perché milite fascista a Spalato. La madre al lavoro in fabbrica tessile “Cantoni” per tirare avanti la baracca. Mia nonna ammalata di cancro e di umilissime origini. In casa l’unico lusso era il Corriere della Sera per seguire le vicende belliche. Nessuno badava a me che trascorrevo gran parte del tempo in strada. Tuttavia, volendo imitare mia sorella, studiavo la forma delle lettere del Corriere della sera. Disegnata una lettera chiedevo la sua pronuncia ed imparavo a ridisegnarlo. Componendo più lettere chiedevo il significato della parola e così via, tra una minaccia di botte e l’altra, ho imparato qualche frase semplice. Sempre più complessa. Suggerendo alle scolaresche che ho visitato in questi anni il mio metodo, ha trovato qualche insegnante curiosa che lo ha applicato. Meraviglia: gli allievi di prima elementare hanno imparato a scrivere pensieri compiuti in stampatello. Vi riporto alcuni esempi.

mercoledì 21 aprile 2010

LEGNANO – MILANO – “NON TUTTO E’ PERFETTO”

Nel campo dell’arte si fanno violenze al buon senso ed alla costituzione. Con due gallerie civiche preferiscono fare esporre artisti di altre zone in gran parte defunti che nulla hanno a che fare con Legnano. Ufficiosamente viene diffuso il concetto che si fa così per impedire agli artisti locali di vendere. Questo atteggiamento è una scusa perché basterebbe proibire la vendita. Invece è intuibile che con la scusa di fare cultura, impongono artisti che già hanno un mercato sottraendo agli artisti locali l’opportunità di farsi conoscere. Riporto cosa dice la costituzione italiana. Non nego che sarebbe utile una ispezione del Ministero della giustizia. Si può dire secondo notizie diffuse dalla televisione che le mafie occupino grandi spazi anche in Lombardia. Perché non indagare anche sull’arte?


PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

martedì 20 aprile 2010

RAI TRASMISSIONE MI MANDA RAI TRE

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

AL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

ALL'ONOREVOLE DI PIETRO ITALIA DEI VALORI

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

AL MINISTERO DEGLI INTERNI

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?

AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

In nome della cultura si fanno abusi e soprusi contro gli interessi dei veri artisti. I sindaci sono quasi sempre sprovveduti ed i loro assessori alla cultura ancora peggio. Trionfa il critico più esaltato e fondamentalmente corrotto. Il Ministro della Cultura lascia correre perché lui stesso è poco informato. Riporto un esempio. Facciamo l’ipotetico caso di un abuso veramente accaduto ma a cui faccio riferimento. Parlerò in prima persona per rendere più drammatico l’avvenimento.

PROBLEMI D’ARTE


DENUNCIA

CHIEDO GIUSTIZIA!


1° - NON SONO UN DILETTANTE – I DILETTANTI AMANO L’ARTE MA NON DEDICANDOSI ANIMA E CORPO CON RISCHI E SACRIFICI, DIFFICILMENTE EVOLVONO, PROGREDISCONO E CAPISCONO IL MONDO DELL’ARTE. – L’ARTISTA PROFESSIONISTA DEDICA TUTTA LA SUA VITA ALL’ARTE E SI SACRIFICA PER LA STESSA.

2° SONO VISSUTO DA ARTISTA ED HO MANTENUTO LA FAMIGLIA SOLO COME ARTISTA.

3° - HANNO SCRITTO CRITICI IMPORTANTI ANCHE STRANIERI.

4° - HO ESPOSTO ALL’ESTERO SOTTO L’EGIDA DELLO STATO.

5° - MI VIENE FATTA CONCORRENZA SLEALE. COME? PERMETTENDO
AD ALTRI DI ESPORRE NELLE PUBBLICHE GALLERIE CHE STANNO
SUL TERRITORIO DOVE OPERO E NEGANDOLO A ME.

6° - SONO ARTISTA E LO STATO MI RICONOSCE COME TALE.

7° - HO DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

8° - I DIRITTI MI VENGONO NEGATI DA PERSONE CON AUTORITA’ MA INGENUE E NON INFORMATE – NEL CASO SPECIFICO IL COMUNE DI LEGNANO.


9° - COSA SI INTENDE PER LIBERTA’ DELL’ARTE
La costituzione dice che l’arte è libera. (vedi n. art. 33 e art. 21) In occasione della Biennale di Venezia del 2009 uno dei promotori, se non proprio il responsabile, ha affermato a gran voce, tramite mass-media che l’arte è libera. Dopo la transavanguardia tutti i mezzi sono leciti per fare arte, dalle foto, alla stampa, a tutti i materiali possibili e nelle combinazioni più libere. Quel che conta è il messaggio! Di conseguenza non nega affatto che l’arte si possa fare anche con il disegno, il colore e qualsiasi supporto oltre la tela. Io scelgo l’ultima soluzione, che rimane valida anche nei confronti di tutte le avanguardie possibili.


10° - DISPONGO DI QUALITA’ NATIVE COME DIMOSTRANO I MIEI DISEGNI DELL’INFANZIA CON MOSTRA AL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA, BNL GRUPPO BNP PARIBAS, OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO, PER CITARNE ALCUNE.

11° - LA COSTITUZIONE ITALIANA MI DIFENDE
L’art. 4 della Costituzione Italiana dice che “E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera espressione della persona umana. Tutti i cittadini hanno diritto di partecipare liberamente con il loro lavoro alla vita della Repubblica. Viene poi sancito con l’art. 33 il principio della libertà dell’arte: l’arte è la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ecco due chiari principi che dovrebbero garantire il diritto di un artista di vivere e di esprimersi liberamente. Senza considerare l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero. Confrontiamo questi principi con la realtà attuale dell’Italia e ci renderemo conto di come, allo stato attuale sia vero esattamente il contrario.
ARTICOLO 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali..
(Questi non possono essere in contrasto con i principi della Costitituzione!)



12° -DENUNCIA CONTRO COMUNE, REGIONE E STATO
Sono vissuto come artista con le sole mie forze tuttavia, pur avendo esposto all’estero sotto l’egida dello stato italiano in città come: Stoccolma, Amsterdan, Belgrado, Praga, Zagabria, Fiume, Zara, Spalato (aggiungerò il mancante), non ho mai avuto sostegni pubblici in Italia. La mia lamentela è questa:
A° - lo stato considera il mio lavoro un attività per l’arte, devo pagare le tasse come lavoratore. Quindi deve aiutare anche me ad affermarmi. Vedi riferimento alla costituzione. Lo stato per costituzione deve favorire il lavoratore – art. 1 lo stato si basa sul lavoro. Ora è importante per il mio lavoro l’esposizione pubblica a cura del comune ed altri enti pubblici.
B° - se voglio esportare le mie opere in Svizzera per esempio, devo sottostare a rigidi controlli di Brera e dello stato. Quindi la mia opera può essere considerata di valore artistico.
C° - I comuni devono favorire i cittadini che hanno votato per la classe al potere. Nel caso in esame attualmente fanno esporre con i soldi pubblici artisti estranei al tessuto sociale locale. Il comune e la regione mi fanno concorrenza sleale contro la mia attività invece di favorirmi. Sono vissuto da artista, riconosciuto tale da critici che contano come Raffaele De Grada (ne riporterò poi altri) e dall’autorizzazione dello stato italiano a rappresentare la cultura italiana all’estero. (riferirò)

13° - PER EVENTUALI ALTRI REATI MI AFFIDO ALLA PROCURA.


COROLLARIO

IL COMUNE NON TIENE CONTO DEGLI ARTISTI DI LEGNANO COME LA COSTITUZIONE IMPONE DI TUTELARE FOSSE ANCHE UN ARTIGIANO. IL COMUNE PUO’ DARSI DEI REGOLAMENTI CHE NON POSSONO ESSERE IN CONTRASTO CON I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

SARA’ MIA INTENZIONE PROCEDERE ALLA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. PRIMA DI AGIRE CHIEDO UN CHIARIMENTO SIA A VANTAGGIO DEL COMUNE CHE DEL MIO PROPRIO. SE LA RISPOSTA SARA’ NEGATIVA IO CONSIDERO TALE COMPORTAMENTO COME INGIURIA ED OFFESA.

NON PER FARE POLEMICA MA I DILETTANTI NON RISCHIANO NIENTE, VIVONO CON UN LAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO, NON APPROFONDISCONO LE DOTI (AMMESSO CHE NE ABBIANO) SONO IN GENERE PRESUNTUOSI.

LA MIA ATTIVITA’ E’ UN LAVORO E NON UN DILETTO. LA COSTITUZIONE GARANTISCE L’AIUTO AL MIO LAVORO E NON AI DILETTANTI. UN PROFESSORE DI DISEGNO E’ UN INSEGNANTE CHE A VOLTE SI DILETTA DI PITTURA

IL PERCORSO DI RICERCA E DI ESPERIENZE CHE UN ARTISTA DI PROFESSIONE RIESCE A FARE NEL GIRO DI POCO TEMPO, UN DILETTANTE CI IMPIEGA UNA VITA.

L’ATTIVITA’ DI PITTORE, SENZA APPOGGI ED AIUTI IN CASO DI NECESSITA’, MI COSTRINGE A SPENDERE TUTTE LE MIE RISORSE DI CREATIVITA’ E DI DENARO PER CREARE OPERE CHE IL PUBBLICO NON ACQUISTA. PERCHE’ NON ACQUISTA? PERCHE’ SE LO STATO, O LA PROVINCIA, O LA REGIONE O IL COMUNE NEGANO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERMI UFFICIALMENTE, IL PUBBLICO INGENUO NON COMPERA NULLA PERCHE’ E’ SCHIAVO DELL’OPINIONE COMUNE CHE I SOLDI VANNO SPESI COME INVESTIMENTO IN OPERE DI GRANDE VALORE ECONOMICO. VALE L’EQUAZIONE: PIU’ COSTA, PIU’ VALE! E L’ALTRA “E’ PRESENTATO PUBBLICAMENTE PERCIO’ VALE!”. MANCANDO QUESTI REQUISITI L’ARTISTA RIMANE EMARGINATO. PER SPIEGARE MEGLIO IL RAPPORTO TRA ESPOSIZIONE IN GALLERIA PUBBLICA E DI PRESTIGIO E VENDITA RIPORTO, LA FRASE DI UN IMPORTANTE AVVOCATO DI GALLARATE, TESTIMONE MIA MOGLIE: “VACCARO E’ FAMOSO MA I QUADRI NON SI DEVONO COMPERARE PERCHE’ SI AQUISTANO SOLO QUELLI DI VALORE ECONOMICO!

PER QUANTO RIGUARDA LA SERIETA’ DELLA CRITICA, FACCIO PRESENTE I MOLTI SCANDALI DOVUTI A GIUDIZI ERRATI. DI MIO GARANTISCO SUL MIO ONORE CHE IN MASSIMA PARTE LA CRITICA E’ PARTITICA, PREZZOLATA E CONNIVENTE CON MERCANTI ED ARTISTI IN COMPLICITA’ DI AFFARI. UNO DEI CRITICI CAMPANI PIU’ IMPORTANTI HA SOSTENUTO ARTISTI MEDIOCRI VENDUTI A PREZZI ELEVATI. CI SONO STATI SCANDALI APPRESI DA QUOTIDIANI E ALLA TELEVISIONE DI CRITICI CHE HANNO FALLITO NEL GIUDIZIO A PROPOSITO, PER FARE UN ESEMPIO, DEI FALSI MODIGLIANI.( Europeo 52/28 dicembre 1990) L’UNICO CRITICO SERIO CHE HO CONOSCIUTO E’ SIGRIDO BARTOLINI, IL QUALE MI RISPONDE CON UNA LETTERA PERSONALE IN SEGUITO AD UNA MIA RELAZIONE SULL’ARTE MODERNA. (denuncia che può essere richiesta)
LO STORICO DELL’ARTE HA IMPARATO: NOMI, DIZIONI, CORRENTI ARTISTICHE MA NON OFFRE NESSUNA GARANZIA DI AVERE UNA SENSIBILITA’ ARTISTICA PER SCEGLIERE TRA ARTISTI A LUI CONTEMPORANEI. CITO AD ESEMPIO VITTORIO SGARBI. PARLA MOLTO, SPESSO A VANVERA A SECONDO DI CHI LO SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ BISOGNA AVERE BEN CHIARO IL CONCETTO DI LIBERTA’ NELL’ARTE. (SECONDO LA COSTITUZIONE)

SE IL COMUNE NON NUTRE FIDUCIA NELLE MIE OPERE SI POTREBBERO FARE DELLE VALUTAZIONI ARTISTICHE DA PARTE DI PERSONE DI RECIPROCA FIDUCIA.

IN UNA NAZIONE UNITA COME L’EUROPA, CON UN PARLAMENTO E LEGGI IN COMUNE, PUO’ ESSERE CHE MENTRE IN SVEZIA ED IN ALTRE NAZIONI, MENO RICCHE, SI RISPETTANO GLI ARTISTI, IN ITALIA VENGONO IGNORATI E CALPESTATI NEI LORO DIRITTI. SI POTREBBE ADDIRITTURA IPOTIZZARE IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI EUROPEE, CHE L’ESPOSIZIONE DI OPERE NON E’ RISERVATA AI SOLI ARTISTI DEFUNTI. SECONDO LA COSTITUZIONE DEVE AVVENIRE ANCHE IN ITALIA, NELLE GRANDI E PICCOLE CITTA’, L’ESPOSIZIONE IN MUSEI DELLE OPERE DEI VIVENTI, QUALUNQUE SIA LA LORO ARTE PURCHE’ SIANO PROFESSIONISTI. IN SVEZIA PER ESEMPIO GLI ARTISTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO E HANNO A LORO DISPOSIZIONE DEGLI STUDI, GRANDI SPAZI ESPOSITIVI NEL CENTRO DELLE CITTA’ E POSSONO VENDERE LE LORO OPERE ANCHE PRIVATAMENTE. L’ITALIA FA PARTE DELL’EUROPA E QUINDI DOVREBBE COMPORTARSI COME TALE.



RISARCIMENTO

CHIEDO PER I DANNI SUBITI A CARATTERE MORALE E PROFESSIONALE UNA MOSTRA ADEGUATA COME LE MIGLIORI MOSTRE ORGANIZZATE FIN’ORA, CON LA DOVUTA CURA SIA NELL’ALLESTIMENTO, NELLA PUBBLICITA’ E NELLA SCELTA DEL PERIODO IDONEO ALLE MASSIME VISITE.

PS. – UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI EMARGINAZIONE ANCHE DI VERI ARTISTI E DI FASULLA ESALTAZIONE DI VALORI DELL’ARTE, OGNUNO LA PUO’ VEDERE DA SE’ CON LE VENDITE A MEZZO TELEVISIONE: GLI IMBONITORI ESALTANO CON ASSURDI AGGETTIVI DI QUALITA’ E DI PREZZO QUEI QUADRI CHE LORO DEVONO VENDERE DISPREZZANDO APERTAMENTE TUTTI GLI ALTRI ARTISTI CHE NON SONO CITATI NELLA LORO PROMOZIONE.




DOMANDE DA PORRE ALLA LEGGE

PER LA LEGGE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA IL COMUNE DEVE AIUTARE L’ARTISTA DEGNO INVECE DI FARE ESPORRE NEGLI SPAZI PUBBLICI ARTISTI ESTRANEI CON I SOLDI DELLA CITTADINANZA!
QUESTO FATTO COME SI CHIAMA? FURTO? IMBROGLIO? INGANNO?
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?