sabato 26 giugno 2010

BOSSI, ATTENTO! LA VITTORIA DI BERLUSCONI SULLA CIVILTA’. LE LOTTE ED IL SANGUE NELL’INTERO CORSO DELL’ESISTENZA UMANA NON SERVONO PIU’.

Giocando con false promesse, ingannando anche i suoi più fedeli alleati, ha ottenuto la sola cosa che gli premeva: il rinvio “sine die” delle sue apparizioni in tribunale.
Ha cancellato ogni diritto umano ed ha restituito tutto il potere ai ricchi. Di questo passo ritorneremo presto all’accattonaggio per un pezzo di pane! I ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri saranno indotti al suicidio od al furto: saranno sterminati dalle forze militari ai suoi ordini. Non è più il “cavaliere” romantico che ama la giustizia ed aiuta l’umanità. Sarà il mostro più feroce dietro il ghigno diabolico con cui ha sfruttato l’ingenuità del popolo e persino il Capo dello Stato. Pensate che gli industriali esultano per gli affari ma i disoccupati rischiano un numero pari ad un esercito. Non c’è umanità, non c’è religione: esiste solo il potere del più forte. Banche e ricconi non pagheranno niente mentre il resto dell’umanità sarà ridotta alla barbarie e si mangeranno tra di loro come descritto nell’antico testamento. Gli industriali continueranno nel versare nelle banche straniere i loro denari innalzando false fatturazioni e facendosi rimborsare dallo stato per cifre fasulle.
Bossi, caro amico, svegliati, datti da fare a rovesciare questo governo. Non essere complice della disfatta dell’umanità

MADRE TERESA DI CALCUTTA E BENEDETTO XVI°

Ritengo che i bigotti con il loro capo Papa Benedetto XVI° dovrebbero riguardare e meditare il vangelo applicato nella realtà dalla santa donna tra i più miseri del mondo. Invece cosa sentiamo e vediamo? Un vecchietto immerso nell’oro che afferma: “Dio c’è dove c’è l’oro, là c’è Dio!”. E cosa chiedono i bigotti: benedizioni per aumentare i loro beni materiali, la salute ed una vita tranquilla piena di agi. Mi viene spontaneo domandarmi:”Ma il Papa ha mai letto veramente il vangelo, le parole del Cristo? Chi vuole essere il primo sia l’ultimo!”. I bigotti hanno mai pensato ai poveri? Giammai, proprio come Bush e l’attuale premier italiano Silvio Berlusconi che da sempre ha affermato:”Io sono il presidente degli industriali!” “I poveri non pretenderanno mica di avere la scuola dei ricchi?” Mi domando: “Gli italiani capiscono con chi hanno a che fare?”
Per quanto riguarda il Vaticano abbiamo lo spreco ossessivo di una pompa esteriore lontana dal Cristo. Benedetto XVI° è un ebreo che applica l’antico testamento. Devi vestire così, mangiare cosà, uccidere tutti i nemici e farne mucchi di cadaveri mutilati. Non devi convivere con nessuno intorno a te: sono tutti nemici di Dio (del Dio degli ebrei) e li devi sterminare. Berlusconi è un altro ebreo che ritiene la ricchezza il bene fondamentale per pochi e tutti gli altri nemici da distruggere. Caro Bossi cosa aspetti a buttare all’aria questo governo che ti tradisce e vuole distruggere la classe operaia del nord e del sud nel nome di una sempre maggio ricchezza personale?

mercoledì 23 giugno 2010

POLITICA SCANDALOSA

Attualmente di fronte ad un pericolo di dittatura, abbiamo il silenzio o quasi da parte di coloro che si professano difensori dei diritti umani. Colpisce il silenzio del partito democratico con l’On. Bersani. E’ drammatica la caduta di stile e di aggressività di Bossi che viene avvilito e raggirato. Perché mai? Tante affermazioni di reazione violenta finiscono miseramente nel silenzio. Diecimila fucili pronti. Per ora stanno nei ripostigli. Tutta la fiducia della Padania è calpestata ed insozzata impunemente. Tutti i proclami dei leghisti sono finiti nel cestino dei rifiuti. Come mai? Posso raccontare un episodio reale che mi è capitato personalmente a Roma negli anni 60.
Durante il mio soggiorno romano avevo stretto conoscenza con un senatore democristiano, secondo me più portato ai maschi che alle femmine. Assieme trascorrevamo qualche ora in simpatiche conversazioni politiche. Allora ero contro la diffusione dei grandi magazzini che avrebbero, secondo me, portato all’estinzione prima delle piccole attività e poi addirittura all’invasione dei prodotti stranieri. Assieme andavamo a pranzo nella trattoria dei “tre amici” vicino al Pantheon. Questo simpaticissimo locale, gestito da camerieri attempati ma sempre allegri e pronti alla battuta spiritosa, ospitava normalmente politici, vista la vicinanza del parlamento. Un giorno venni invitato da personaggi pittoreschi, con tanto di barba lunga e bianca, al loro tavolo assieme all’amico senatore. Ciascuno dei commensali era membro di un partito avversario. C’erano comunisti estremi, missini e democristiani. Allora i partiti avevano nomi più semplici ma l’allegria del convivio era straordinaria. Missini, comunisti e democristiani si abbracciavano e con larghi sorrisi a tutta dentiera si complimentavano ciascuno con l’altro per i discorsi fatti e gli atteggiamenti tenuti. Insomma era una festa e l’amore e l’amicizia trapelava tra un sorriso, una battuta di spirito ed un abbraccio. Si confidavano gli interventi futuri e si complimentavano l’uno con l’altro. Un grosso senatore con la barba bianca si rivolse a me con fare bonario e mi disse: “Provi ad assaggiare questo vinello dei colli e poi mi dica il suo parere!”.
Il vino bianco era contenuto in bottiglie classiche con il marchio di un litro, come ogni osteria offre ai commensali. Appena assaggiato il nettare ebbi una spontanea esplosione di entusiasmo: “Ma questo è champagne e del migliore!” Alla mia esclamazione i senatori scoppiarono in sonore risate e mi fecero i complimenti. Il grosso signore democristiano divenne improvvisamente serio e mi disse: “Vede come si imbroglia il popolo! Grande champagne in un comune contenitore da litro per bevande povere! Si ricordi che la politica è un gioco. E’ tutta apparenza! Per chi ci osserva noi beviamo vinello dei colli e non costoso e pregiato champagne!” Aggiunse poi: “Questo episodio lo racconti ai suoi figli e nipoti. Questa è la democrazia!”

lunedì 21 giugno 2010

BOSSI TRADITO! COLPO GOBBO DEL CAVALIERE

Scavalcando la Lega Nord, è stato firmato e controfirmato l’incarico per il federalismo fiscale ad un fedele del cavaliere. Bossi è rimasto senza parole, paralizzato. Tuttavia questo è solo un segno di quello che ad ottobre potrà succedere. Spero proprio di sbagliarmi ma non posso fare a meno di pensare che in quel periodo, allo scadere della cassa integrazione, ci saranno queste novità:
1° - licenziamento
2° - offerta di lavoro con contratto individuale per cui chi vorrà lavorare dovrà rinunciare a tutti i vantaggi goduti fin’ora.
3° - ritorno alla barbarie.
Bisogna reagire con manifestazioni violente di piazza e fare cadere il governo.

martedì 8 giugno 2010

ERRORE DELL'ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI LEGNANO?

Con riferimento alla richiesta di poter effettuare una mostra presso la sala Leone da Perego, prendo atto della lettera di diniego da parte del Comune e preciso di non aver mai ricevuto in precedenza tale comunicazione

Ribadisco l’esigenza di sottoporre ulteriormente al Comune la mia richiesta corredata dalle considerazioni allegate, che Le ho consegnato personalmente in occasione del nostro incontro.

Resto in attesa di Sue.

Cordiali saluti.

Andrea Vaccaro




Completamento ed opposizione alla lettera del comune personalmente mai ricevuta e resa nota dall’ufficio del difensore civico.

1° operazione:Costituzione afferma che il primo compito del Comune è quello di favorire il cittadino residente.
Dice l’art. 3 comma II che “E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. L’art. 5 precisa che tale scopo si attua tramite gli Enti locali: “La Repubblica (…) riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”.Gli Enti locali ai sensi dell’art. 23 Cost. devono avere uno statuto in armonia con la Costituzione. In poche parole, il compito di aiutare i cittadini ad esprimere le proprie potenzialità umane e professionali è affidato dalla Costituzione agli Enti locali. Il comune deve quindi aiutare il cittadino ad esprimersi e non certamente ostacolarlo.
2° operazione: la definizione di pittori di successo e di importanza internazionale è solo un’opinione, sostenuta da personaggi che posseggono il potere propagandistico contro chi ha meno possibilità di farsi notare. La realtà è che chi è più noto erroneamente a volte è considerato più importante.
Io faccio riferimento al più famoso critico d’arte Giulio Carlo Argan.
La mia arte può essere giudicata da una commissione esente da interessi e da convincimenti personali. Tale commissione deve essere gradita anche alla mia stima personale.
Io non nego le mostre di altri artisti ma gradirei il rispetto dovuto per il sottoscritto.
Sono convinto della necessità di un riesame dell’atteggiamento da parte del Comune.
Il Comune ha indubbiamente capito male la mia richiesta di esposizione. Si tratta di disegni dell’infanzia non reperibili per altri famosi artisti e che sono stati esposti in primis al MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA-PALLANZA che ha una esperienza centenaria. Quindi sarebbe una chicca, una mostra d’essai molto rara se non unica.Come può esprimere un giudizio se non conosce nulla né della mia storia né della mia opera? Prego rileggere con attenzione la mia lettera iniziale, Grazie!



ULTIMI AGGIORNAMENTI DEL 8 GIUGNO
Pur essendo avvocati, i membri dell’ufficio della cultura del Comune di Legnano non sono certamente esperti d’arte ed il mio timore è che qualche consulente possa approfittare per interessi propri, a proprio vantaggio e ciò mi spinge a riflettere. Mai come oggi nell’arte è possibile il raggiro.
La notorietà pubblica significa guadagni. La moda e la notorietà non sono garanzia di arte ma solo di mercato.
Vista la degenerazione artistica degli ultimi cento anni, salvo qualche eccezione, possiamo concludere che per arte oggi si intende a volte una raccolta di stracci. A questo punto cito l’articolo di Sigfrido Bartolini (giornalista e critico d’arte del “IL GIORNALE”) “QUANDO L’ARTE FINISCE PER STRACCI”, 15 DICEMBRE 1995.
Forse agisce per Legnano un consulente che secondo me ha interesse a negare il valore degli artisti locali per imporre prima come notorietà ed in seguito come valore economico artisti già noti e magari anche sorpassati. Si potrebbe forse raffigurare un reato di truffa e di concorrenza sleale?
Vorrei citare anche il CORRIERE DELLA SERA che in un articolo uscito nel 1989 a firma VIVIANA KASAM dava una spiegazione molto chiara di quello che avveniva ed avviene ancora nel mondo dell’arte. In sostanza la giornalista diceva”………”Per innalzare a cifre astronomiche il costo dei quadri sono sufficienti una casa d’aste e qualche personaggio che gioca al rialzo. Normalmente in questo modo si fa credere che un certo artista abbia avuto il giusto riconoscimento per il suo valore: non è così è solo truffa nella quale cade chiunque non sia un vero esperto d’arte………….”
Non c’è artista famoso la cui arte non sia stata finanziata da qualche ricco personaggio. Picasso per esempio ha avuto ai suoi tempi Wilhelm Uhde miliardario e collezionista d’arte, importante nella propaganda. Chi ha la fortuna di avere alle spalle personalità ricche e potenti fa sicuramente tendenza. Gli altri rimangono a terra. E’ dunque arte solo quella riccamente finanziata? Poiché a volte non vengono esposti autori realmente significativi, si può pensare ad una concorrenza sleale?

venerdì 4 giugno 2010

CRITICI D’ARTE – FALSE MOSTRE CULTURALI – SPRECO DI DENARO PUBBLICO E LA MERD D’ARTIST!

Da quarant’anni seguo le farneticazioni di spudorati linguacciuti che tengono banco come “critici d’arte”. Sono in massima parte arrivisti, privi di autocoscienza, incapaci di vedere e capire il fenomeno dell’arte. Non sanno riconoscere il genio, l’originalità, il valore dell’opera d’arte. Posseggono una lunga lingua e fanno sfoggio di cultura. In realtà si potrebbe affermare in tutta tranquillità che sono
dei gonfi tacchini pieni di se e portati a fare danni enormi all’intera umanità. Purtroppo, questi incantatori di serpenti godono della stima e considerazione della politica. Ignorano l’origine dell’arte d’avanguardia e spendono cifre enormi per ingannare la popolazione. Sottraggono soldi allo sviluppo economico e sociale per innalzare emeriti palloni gonfiati a livello di grandi artisti. La colpa non è solo loro. La colpa è di quegli “ingenui” di politici che attraverso le mafie o il sostegno economico possono giungere al potere. Il Ministro dei beni culturali cosa sa realmente della storia dell’arte? Gli assessori alla cultura cosa capiscono d’arte? Ignoranti e malvagi godono di un potere male attribuito. Quale reale responsabilità è solo la loro? Nessuna salvo l’ignoranza dei sindaci e delle commissioni comunali. Basta con la presa in giro della democrazia come viene applicata, dove vince chi ha più soldi, dove le banche, ancora più ignoranti e malvagie, affidano a delinquenti il compito di difendere le orrende “croste” moderne. Popolo, non farti ingannare: basta con le mostre ufficiali di falsa cultura. Popolo punisci i famosi critici, soprattutto quelli che fanno uso di linguaggio affascinante, spesso pronto al turpiloquio, si aggiustano i lunghi capelli che incorniciano un volto ormai degenerato e molte volte pronto per la camicia di forza. Popolo, la vera arte è quella che non viene indicata da formule e formulette. L’ultima vera arte è quella del settecento e dell’ottocento napoletano. Tutte le altre forme esaltate dai famigerati delinquenti sono truffe e furti ai danni del popolo. Popolo ribellati: non esiste un giornalista di carta stampata o di televisione che non sia corrotto e che non abbia il suo bel tornaconto!
L’ATTILA DELL’ARTE:
Uno è campano ed ha lanciato a parole dotte, incomprensibili un lurido scopiazzamento di opere già porcherie per conto proprio. L’altro è un emiliano amato follemente dalle donne che fin da trent’anni fa era considerato all’estero come sfruttatore di donne più anziane di lui e privo della pur minima conoscenza dell’arte. A costui ho mandato centinaia di lettere allo scopo di dargli qualche elemento su cui parlare. E’ un egocentrico, egoista e falsamente acculturato. Bastano questi due tristi personaggi per garantire loro la pubblica gogna e lasciarli marcire per mesi come cibo per mosche e topi. Togliamo di mezzo il male!
La tragedia dell’arte non è limitata all’Italia. Nel mio peregrinare con mostre personali anche in Europa ho visto che nel vecchio continente hanno vinto le avanguardie e i critici loro sono ancora peggio dei nostri. E’ avvenuto un imbarbarimento generale, il trionfo del cattivo gusto, quello che Giulio Carlo Argan definisce: “Sciopero ad oltranza contro la vera arte!” Scopo di tutto ciò? La vana speranza di colpire i capitalisti. Tuttavia la crisi profonda dell’economia mondiale mostra la corda dell’impiccato. I padroni dell’economia sono due o tre banche mondiali che detengono l’intero valore del denaro. Gli stati europei sono schiavi di queste banche e pare che esse siano ben disposte al capitale mafioso. Ora il giro si chiude: le banche sono mafiose e gli stati sono schiavi sia delle mafie che delle banche! Il Vaticano ha riacquistato il valore temporale. Non c’è più nulla di cristiano ma sta divenendo un importante stato ebraico che comanda in virtù del suo potere economico. Propaganda fide è divenuta la fonte immobiliare della ricchezza dei preti. Ciò che Cristo ha ordinato è stato gettato nella cloaca! “Chi vuol essere primo nel regno dei cieli, sia il servitore dell’ultimo sulla terra!” Si apprende in modo spezzettato e contrastato che l’unica vera industria che funziona è quella bellica e quindi è facile immaginare quale sarà il futuro del mondo: “guerra e poi ancora guerra con la benedizione del Vaticano!”
ARTE D’AVANGUARDIA
Non è arte ma “oltraggio all’umanità” In un periodo storico nel quale la crisi economica miete vittime e spinge la popolazione alla disperazione, uno stato o una regione, provincia o comune che spende soldi per esaltare in mostre pubbliche il “male assoluto” a danno di ogni cittadino onesto compie un atto criminale che dovrebbe essere punito con l’impiccagione degli organizzatori. Cari amici, vi perdono perché voi siete vittime del raggiro. I veri responsabili godono di grande prestigio ed affermano di operare nel nome della società sfruttata e vilipesa. Falso, completamente falso: “Questi signori o sono idioti dalla lingua lunga oppure appartengono tutti quanti ad una massoneria di privilegiati che fanno intendere a torto di essere protagonisti della verità! Non è possibile ripercorrere le scelleratezze dell’arte moderna ma basterebbe bastonare ad esempio gli imbonitori della televisione. Cosa predicano queste persone che vengono considerate “intenditori, competenti, protagonisti?” Predicano solo immondizia, marciume morale e puzzolente. Come mai è possibile tutto ciò? Vi richiamo alla lettura anche di un solo testo sull’arte moderna: “La storia dell’arte moderna” di Giulio Carlo Argan. Da solo è in grado di spiegare la totale degenerazione dell’arte a partire dal dadaismo in poi. In poche parole vi faccio una rapida sintesi: “Dice Carlo Giulio Argan: l’arte moderna è uno sciopero ad oltranza contro il mondo capitalistico e le sue regole. E’ la vendetta dei poveri contro i ricchi! E’ l’annullamento dell’arte perchè questa non può convivere con il capitalismo”. Per ora mi fermo qui. Sappiate comunque che i grandi responsabili del disastro sono gli uomini politici, ignoranti e privi di quella buona volontà che dovrebbe opporsi alla organizzazione di mostre oscene, costose ed a danno esclusivo del popolo. Qualche persona onesta riconosce la sudditanza dell’Europa all’impero degli USA. Tuttavia il popolo ingannato e traviato viene escluso anche da possesso di simili porcherie. Infatti tutto si svolge in maniera che i più reclamizzati degli pseudo artisti costituiscono una falsa ricchezza, un falso valore consumato solo dagli stessi ricchi contro cui è diretta. Mentre in antico la pittura e l’arte avevano il chiaro compito di illustrare e convincere il popolo sulle verità religiose(vedi Cappella Sistina di Michelangelo). Ora ciò che viene definita arte, allontana e devia la comprensione del popolo. Questi si ritrova a volte a dover accettare per arte l’orrido e l’incomprensibile come: “La merd d’artist di Piero Manzoni, i buchi nella tela di Fontana, il mongoloide di De Dominicis o la carne putrescente piena di mosche esposta in una mostra a Napoli (non ricordo l’artista!). Mi fermo qui perché l’elenco sarebbe troppo lungo.

mercoledì 2 giugno 2010

LIMITI GRAVI DELLA DEMOCRAZIA

Mi riferisco alle circoscrizioni che io conosco meglio e cioè Milano, Legnano, Gallarate. I risultati delle elezioni comunali non premiano la qualità degli eletti ma la ricchezza e quantità di pubblicità che i concorrenti sono in grado di fare. Berlusconi era solito affermare che la Coca Cola doveva fare sempre più pubblicità se voleva vendere. Affermava sempre Berlusconi che ogni riduzione di pubblicità corrispondeva ad una riduzione delle vendite. Così, concludeva chi voleva vincere le elezioni doveva continuare a spendere per una propaganda sempre più massiccia ed ossessiva. Infatti lui ha vinto. Ma siamo certi che abbia vinto per il valore della sua persona e delle sue idee? Il suo partito afferma che qualsiasi decisione presa nel passato e in futuro è frutto della volontà popolare. Balle! Da statistiche ufficiali risulta che gli italiani nel 75% non capiscono quello che leggono e quindi si fidano delle promesse. Arrivo ora ad un tema che mi tocca personalmente: gli assessori alla cultura. Sono costoro veramente all’altezza del loro compito? Il Ministro dei beni culturali è giustamente preparato al compito? Dai risultati emersi mi pare che nessuno di loro è all’altezza del compito da assolvere. Ad esempio: sanno riconoscere queste degne persone “il bambino prodigio?” oppure arte e non arte? Voglio ricordare brevemente a tutti quanti una indicazione almeno per il bambino prodigio.
Vi prego quindi di leggere le seguenti note.


LA VERITA’ SUI BAMBINI PRODIGIO testo a cura di Luca Vaccaro dottore in filosofia del diritto.


Fin dalla prima infanzia, il bambino Andrea Vaccaro ha sentito la naturale e spontanea esigenza di osservare il mondo intorno a sé e di fermare il ricordo e l’emozione che le immagini gli davano con il disegno. Eppure nessuno gli aveva insegnato nulla. Egli rappresentava con il gesso dei muratori per terra le immagini del mondo che scorrevano davanti ai suoi occhi: cavalli, carretti, asini, muli, contadini ed operai ed anche il libero gioco delle nuvole che biancheggiavano e rallegravano il cielo di Legnano. Andrea viveva fuori dalla città, in fondo a Via Carlo Porta, circondato dai campi, ancora lavorati dai contadini: ne osservava l’aratura a mano con cavalli, la semina e la raccolta del grano falciato a mano assieme a fiori azzurri e rossi, fiordalisi e papaveri. Il piccolo Andrea aiutava i contadini a togliere i sassi dal terreno, che venivano portati via su un carro trainato da un bell’animale: il cavallo. All’ingresso delle case popolari vi era uno spazio di cemento di fronte al cancello di legno. Su quel cemento Andrea ha disegnato cavalli con o senza ali e tutto ciò che colpiva la sua immaginazione. Persone amanti dell’arte si fermavano a guardarlo mentre disegnava e molti di loro si complimentavano con lui...

Purtroppo i disegni dei bambini sono sempre stati considerati pasticci inutili fatti soltanto per passare il tempo. Tutti i bambini disegnano. Per il bambino, il disegno e il gioco rappresentano gli strumenti principali di presa di coscienza del mondo esterno. Alcuni bambini rivelano però nel disegno delle doti speciali. Se fossero stati conservati i disegni dell’infanzia di Raffaello, Michelangelo e Leonardo potremmo sapere molte cose sulla loro personalità. Così per Picasso di cui si dice che: “a sei anni disegnava come Raffaello” oppure Sassu dice che da bambino era un vero prodigio. Ma purtroppo non c’è un solo disegno che lo provi.
Le proprietà cerebrali degli artisti o degli scienziati sono dovute ad una modulazione in più rispetto alla natura degli altri. Modulazioni probabilmente a carattere genetico, affinate anche da esperienze nel corso della vita. Caratteristiche simile si ritrovano anche in soggetti portatori di patologie. Viene indicato come esempio Paul Klee affetto da sclerodermia. Si è accertato a partire da bambini autistici che la capacità fuori del comune sono date da uno sviluppo irregolare ma molto grande in un emisfero (quello destro) piuttosto che in quello sinistro. Si è visto che con il crescere dei due cervelli (emisferi) certe qualità diminuivano a vantaggio di un miglioramento generale. La conclusione può essere che il genio del vero bambino prodigio stia tutto in un precoce ed eccezionale sviluppo di tutti e due gli emisferi. Notevole è l’esperimento di un bimbo nero che portato in elicottero sopra Roma e Londra al ritorno a terra sapeva riprodurre con perfezione tutte e due le città. Tuttavia è la conferma scientifica che possono esistere persone eccezionali con entrambi gli emisferi cerebrali sani e questi sono i veri bambini prodigio!
Non si diventa dei geni studiando sui libri! Studiando si diventa al massimo buoni conoscitori del pensiero altrui. I “primi della classe” sono “imparaticci” sostenuti dalle cure e dalle attenzioni della famiglia, mentre spesso i veri bambini prodigio sono creativi e per la loro capacità di pensare in autonomia vengono relegati tra gli ultimi della classe. Le caratteristiche del bambino prodigio sono una grande sensibilità e timidezza e grande amore verso gli animali. Il piccolo Andrea parlava con i cavalli e soffriva con loro quando gli uomini li frustavano e li obbligavano a trascinare grossi carri dalle altissime ruote, carichi di merce. Si commuoveva per gli altri ed era sempre pronto a giocare anche con nulla. Il genio osserva la vita ed impara da essa. Leonardo da Vinci non ha mai imparato il latino ma è da tutto il mondo considerato un genio irripetibile. Purtroppo di Leonardo bambino non ci è arrivato nessun disegno.

Fortunatamente esistono circa duemila disegni realizzati dal bambino Andrea Vaccaro. Molti di questi disegni si sono salvati dalla furia distruttrice della famiglia che onestamente non era in grado di capirne il valore. Inoltre ancora vivono persone testimoni della sua straordinaria attività infantile fin dalla prima classe elementare. Questi disegni dopo essere stati esposti al Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza, Banca di Credito Cooperativo di Legnano, Ospedali Civile di Legnano e in molti altri luoghi ora sono visibili presso la BNL Gruppo BNP Paribas di Legnano.
Nonostante le avversità e l’ambiente ostile, Andrea Vaccaro è riuscito ad esprimere il suo talento ed è diventato un pittore professionista. Certamente il suo genio è stato ed è tuttora duramente ostacolato, non solo dalla famiglia d’origine, ma anche dall’ambiente sociale e culturale in cui è vissuto e vive.

I moderni critici d’arte negano l’importanza della genetica e delle doti naturali degli artisti. Nell’arte moderna le doti non contano: il disegno è considerato ormai qualcosa di sorpassato ed inutile. L’arte oggi è solo ideologia e politica, provocazione senza nessuna regola e per la quale non servono doti. Nessuna importanza per il genio, per il talento innato dei veri artisti. L’arte di oggi è totalmente degenerata e asservita al capitale e alle mode! Ecco perché è così importante riscoprire la genetica! E’ l’unica via per dare nuovamente spazio agli artisti per vocazione e mettere da parte i critici con le loro insulse chiacchiere.
La società può innalzare il genio del bambino prodigio, così come può completamente affossarlo. Le doti naturali e la forza di volontà di artisti come Andrea Vaccaro non sono sufficienti per consentire all’arte di affermarsi. E’ necessario che le istituzioni pubbliche forniscano il loro aiuto e il loro supporto.




ANCORA PIU’ IMPORTANTE LA TESTIMONIANZA DI UN NEUROPSICHIATRA INFANTILE CHE LO HA CONOSCIUTO DA SEMPRE.

PERCHE’ BAMBINO PRODIGIO



CONSIDERAZIONI SEMIANALITICHE SU ANDREA VACCARO di GIANNI BELLONI MEDICO CHIRURGO, NEUROPSICHIATRA INFANTILE - PSICOTERAPEUTA

Alto alto, magro magro, un po’ impacciato, con una folta capigliatura nera e riccia ed occhi capaci di esprimere contemporaneamente più sentimenti, più emozioni; potevi leggerci curiosità insieme ad un certo timore, caparbietà nel suo intento e rispetto e deferenza per l’altro. Questo è un po’ il ricordo che ho di Andrea da ragazzo, visto coi miei occhi di bambino. Quest’aspetto di esprimere nello stesso momento sentimenti anche opposti, come essere curioso di qualche cosa che però, nello stesso tempo, incute anche timore e rispetto, ora, da adulto e da neuropsichiatra , non posso che leggerlo come presenza e capacità di Andrea di sentire e di coltivare emozioni diverse e cercare di legarle in una sorta di conflittualità creativa che ha poi preso la forma dell’espressione artistica. E’ davvero stupefacente guardare i disegni infantili di Andrea; viene spontaneo andare a verificare quanti anni avesse e tutte le volte è una meraviglia nuova constatare che quel cavallo, così ricco di movimento, l’ha disegnato a sette anni, che quell’uomo così intento al suo lavoro, o quell’altro, così forte e stanco risalgono a quando ne aveva otto. Nella mia carriera professionale di disegni di bambini ne ho visti moltissimi, alcuni molto ricchi, altri molto poveri, altri ancora ricchi nell’esprimere emozioni profonde ma poveri nella forma; quelli di Andrea contengono sempre entrambi questi aspetti , la forza nel cogliere l’essenza, l’anima di ciò che sta rappresentando e la capacità di analisi percettiva e poi di restituire il tutto in codice grafico, su di un foglio, una tela, una tavola. Questa capacità innata di leggere la realtà percepita nei suoi aspetti formali e più profondi e di tradurla in tratto grafico, creativo, artistico, si è col tempo arricchita di maggiore conoscenza, di maggiore consapevolezza e quindi di una consapevolezza tecnica. Ciò però non ha sopraffatto od esautorato la sua caparbia curiosità, il suo desiderio di ricerca. Da una situazione di creatività artistica per così dire spontanea, è passato ad essere artista creativo, spaziando dalla ritrattistica, alla paesaggistica, all’astrattismo, ecc…Ciascuna di queste “forme espressive” può poi individualmente, per chi la guarda e cerca di vederla, essere considerata più o meno “bella”, più o meno “risonante dentro”, ma comunque rappresenta sempre una sintesi di ciò che Andrea, in quel momento , in quella fase della sua vita, vede, sente, fa suo, traduce e trasmette e che gli viene da dentro, prima patrimonio suo poi regalato agli altri. Anche secondo le più recenti teorie psicologiche, la mente, fonte del pensiero e quindi dell’espressione artistica, non è una “tabula rasa” su cui tutto si costruisce in base alle esperienze primarie di vita, ma ciascuno di noi nasce già con un proprio patrimonio, con una propria dotazione personale che poi certo l’ambiente, inteso come esperienza di relazione ed esperienze di vita, influenza sia nel permettere lo sviluppo e l’organizzazione, sia però purtroppo talvolta nel senso dell’inibizione e della rinuncia. Non penso però che quest’ultimo sia il caso di Andrea; lui il suo patrimonio, “il suo destino biologico” base per lo sviluppo del suo “destino mentale” ad essere come è personologicamente e quindi anche artisticamente, se lo è tenuto ben stretto e buon per noi che ce lo possiamo godere.


Dott. Gianni Belloni – medico chirurgo
Specialista in neuropsichiatria infantile
e psicoterapeuta

martedì 1 giugno 2010

A TUTTE LE PROCURE D'ITALIA

MAGISTRATURA ED ARTE


Ho conosciuto un valido magistrato ed ho cercato di parlargli della corruzione che impera nel mondo dell’arte. La sua risposta mi ha gelato il sangue: “Di arte, i magistrati non capiscono niente!” I magistrati si servono di consulenti che a torto godono della loro fiducia. I consulenti sono ignoranti, imparaticci e corrotti. Ho parlato con i carabinieri, magari in pensione; non capiscono niente e vogliono le prove provate. Ho contattato diversi avvocati ma di fronte alla questione “Arte” si arrendono perché non capiscono nulla. Ho scritto a Capi di stato, personaggi politici ma il risultato è questo: “Io parlo per invidia mentre loro non capiscono nulla!” Ho scritto ad uno che sfonda lo schermo ed è amato dal pubblico e pomposamente si fa chiamare “critico d’arte!” E’ una bestia arrogante, cattiva ed ignorante. Ho settant’anni ed ho combattuto contro la degenerazione dell’arte e l’imbroglio: inutilmente. La mia lotta non serve a niente. Prima di chiudere invano il ciclo della mia vita spesa inutilmente, voglio richiamare l’attenzione per l’ultima volta sulla ennesima truffa allo Stato proprio mentre uomini e donne disperati si suicidano per un pezzo di pane. In tutta l’Italia, curatori di mostre d’arte godono del prestigio incontrastato e sperperano i soldi della collettività. Avverto per l’ultima volta come potrebbe avvenire la truffa: curatori di mostre prezzolati, critici d’arte, storici dell’arte, possessori di opere di autori ormai resi famosi, assessori alla cultura, assessori al bilancio, sindaci, regioni, province organizzano mostre che loro definiscono culturali. In realtà in questo giro di allestimento mostre circolano molti interessi a partire dalle assicurazioni che assicurano le opere sicuramente per valori superiori alle quotazioni,che curano l’allestimento della mostra, trasportatori specializzati in trasporti di opere d’arte che a volte trasportano cocaina nascosta specie nelle sculture, tipografie che stampano cataloghi d’arte e manifesti, uffici di pubbliche relazioni, personaggi dell’alta società che vengono invitati al vernissage e quindi retribuiti, giornalisti e come ciliegina sulla torta artisti compiacenti. Tutti sono d’accordo nel truffare, gonfiare le cifre per poi dividersi il nero illegittimo.
Se un magistrato è messo al corrente, seppure in maniera superficiale e contratta, che nel mondo dell’arte, delle mostre pubbliche, a carico dei cittadini, si svolgono truffe atte a procurare guadagni illeciti agli organizzatori, ebbene questo magistrato informato quali doveri ha? Deve avvertire i superiori per iniziare una indagine approfondita sull’argomento oppure butta tutto quanto in pattumiera?
Perché parlo di possibili truffe? Perché in passato sono stato testimone di esportazione illegale di valuta tramite mercanti d’arte.