Rita Levi Montalcini ha affermato che la sua gemella all’età di tre anni dimostrava un naturale talento verso il disegno. Questa sua affermazione è molto interessante perché la scienziata, premio Nobel, non ha mai dimostrato molta simpatia per la genetica. Anche la grande Margherita Hack mi ha personalmente scritto che è necessaria la genetica ma anche l’insegnamento. Questo significa che ancora la genetica è una grande sconosciuta. Eppure io ho inviato a tutte e due le scienziate due miei libri che riportano circa quattrocento disegni eseguiti nell’età infantile. La mia famiglia non era certamente ricca né l’ambiente era intellettuale, tuttavia la mia spontanea esuberanza mi portava ad eseguire disegni fin dall’età di tre anni. Ho descritto molto bene la mia vita ma stento a far accettare dagli scienziati che il frutto dei miei disegni infantili sono dovuti solo alla mia genetica. La mia famiglia non era certamente all’altezza per rendersi conto del talento e pensavano che questo gioco servisse solo a trattenermi in casa, lontano dai pericoli della strada. Sono nato nel 1939 a luglio e tutta la mia infanzia è stata marcata dalla guerra. Un giorno o l’altro farò evidenziare i miei disegni infantili con quelli di Picasso ed altri famosi pittori per cui si potrà notare la maggiore spontaneità e precisione dei miei.
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