martedì 20 settembre 2011

DISCORSO DELLA MONTAGNA - SECONDO LUCA 6,18 - 26

Andrea Vaccaro interpreta:
Gesù Cristo si rivolge ai poveri, nulla tenenti, gli indegni calpestasti da Silvio Berlusconi:

“Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi ora che avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati sarete quando gli uomini vi odieranno, quando vi metteranno al bando e vi oltraggeranno e proscriveranno il vostro nome come infame, a causa del figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché allora sarà grande la vostra ricompensa in cielo; così, infatti, i loro padri trattavano i profeti. MA GUAI A VOI, RICCHI, PERCHE’ AVETE GIA’ LA VOSTRA CONSOLAZIONE! Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame! Guai a voi che ora ridete, perché sarete in lutto e piangerete! Guai a voi, se di voi tutti gli uomini dicessero bene! Così, infatti, i loro padri trattavano i falsi profeti. Ma a voi che ascoltate dico: Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; benedite quelli che vi maledicono e pregate per coloro che vi calunniano. A chi ti percuote su una guancia, porgi anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedirgli di toglierti anche la tunica. A chiunque ti chiede, dona; e a chi ti toglie il tuo, non domandare restituzione. E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro. Se amate coloro che vi amano, che merito avete? Anche i peccatori, infatti, riamano coloro che li amano. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito avete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere, quale merito ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riavere altrettanto. Ma voi amate i vostri nemici, beneficate e date in prestito senza sperare ricambio; e grande sarà allora la vostra ricompensa, e sarete figli dell’Altissimo, poiché egli è benigno con gli ingrati e i cattivi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato; vi sarà versata in seno una misura buona, pigiata e scossa e traboccante, poiché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”. Egli disse loro anche una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno entrambi in un fosso? PUO’ BERLUSCONI GUIDARE UN POPOLO DI CIECHI SE LUI E’ CIECO? Non c’è discepolo superiore al maestro, ma ogni discepolo che sia giunto a perfezione, sarà pari al suo maestro.

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