INTELLIGENZA ED ARTE
Sono sempre stati considerati “doni”, tranne ora che gli psicologi attribuiscono tutto alle cure dei parenti, agli insegnanti ed alle loro prestazioni. Il loro motto è che tutto si impara e l’abitudine a pensare giusto salva l’umanità. Nego completamente tutta la psicologia in blocco ma ritengo che un ambiente familiare e sociale giusto e favorevole possa veramente migliorare l’individuo e la società. Per quanto riguarda il “dono” mi rifaccio ad una enciclopedia medica di prestigio. Recita il NUOVO DIZIONARIO MEDICO LAROUSSE – del 25 marzo 1959. – DONO – Sviluppo particolare ed innato di alcune attitudini intellettuali trasmesse ereditariamente. Queste attitudini sono spesso favorevoli (e genetiche). Tale è il dono della musica nelle celebri famiglie di Bach (45 musicisti nati in cinque generazioni) – dei Mozart e Weber (undici musicisti in tre generazioni) -Il dono della matematica nella famiglia dei Bernonilli (21 matematici in sei generazioni); della pittura nella famiglia Flandrin (quattro in due generazioni); dei Bassano (sei in tre generazioni); il dono delle lettere nei Boileau e i suoi fratelli, nelle sorelle Bronte (tre sorelle), negli Etienne(quattro in due generazioni), nei De Stael (sei in quattro generazioni); il dono della scienza delle armi nella famiglia di Maurizio di Saxe (cinque in quattro generazioni); della memoria in Seneca padre e figlio ecc…. Le attitudini possono anche essere sfavorevoli: cinque suicidi in due generazioni in una famiglia studiate da Fabret; cinque suicidi in quattro generazioni in altra. La psicologia tende a negare tutto ciò. Cattivi psicologi? Grossi interessi professionali? Qualche tempo fa affermavano che anche i mongoloidi dovessero divenire “dottori”. Secondo loro tutto deve essere insegnato. Per mia esperienza personale nego valore agli psicologi, almeno a quelli che ho conosciuto od ascoltato alla televisione: nei migliori dei casi parlano con il buon senso di tutti.
ARTE DEGENERATA - COME DA UN BENE MORALE SI ARRIVA ALLA DEGENERAZIONE.
Nel 1700 con gli illuministi francesi si arriva a far luce sui diritti umani schiacciati sotto i piedi dell’aristocrazia e del clero, così in Russia poeti, scrittori ed artisti tentano di far conoscere le condizioni di miseria dei poveri, soprattutto dei contadini servi della gleba. Anche in Russia il clero collaborava attivamente al mantenimento di una schiavitù fisica e morale, atta solo alla vita godereccia dei ricchi e dell’aristocrazia. Il clero, ovunque allignasse, non ha mai messo in pratica l’insegnamento profondo di Cristo. Il clero insegnava a baciare la verga ed il bastone che veniva usato costantemente. Scrittori progressisti tentarono di mettere in luce la violenza e la ferocia dei padroni che si arricchivano anche con la compravendita delle anime dei servi morti (Gogol, le anime morte). Poeti, scrittori e pensatori venivano torturati, impiccati, squartati e nei migliori dei casi deportati in Siberia con i ferri e le catene al collo, ai polsi e alle caviglie. Bastonati e frustati venivano costretti ai lavori forzati fino alla morte. Molti intellettuali fecero queste esperienze e in questo clima terrificante di disprezzo della vita dei poveri, maturarono sempre più teorie rivoluzionarie. Prima di tutto per il riscatto della servitù della gleba e poi contro lo sfruttamento della nascente industrializzazione cittadina. Fu in questo clima di rivoluzione che gli intellettuali si convinsero che le belle arti non dovessero più compiacere i padroni ma dovessero diventare vere e proprie armi contro. In quel periodo maturarono opere sociali di grande impegno e grande bellezza. Poi a rivoluzione raggiunta, l’arte incominciò a degenerare specialmente in occidente. Ho già scritto molto sull’argomento ma ora voglio indicare come grandi capitalisti americani ed ebraici spinsero sull’acceleratore della disgregazione e dissoluzione dell’arte. Ora, ai nostri giorni, parlare di arte è impossibile e tutti hanno sotto gli occhi cosa essa sia diventata: porcheria assoluta. Chi vuole emergere deve negare completamente l’estetica, la capacità o le doti innate e cercare solo l’originalità di un concetto personale ed astruso. Ora viene permessa ogni cosa, tranne la tradizione basata su disegno e colore o parole con qualche significato. In seguito riporterò una relazione scritta tempo fa e spedita ai potenti della terra senza alcuna risposta. Hanno portato nell’arte il nichilismo ottocentesco fondato sulla violenza fisica: bombe, pallottole, stragi ed agguati. I compratori comprano, sostengono attentati mortali contro di loro. Qualche anno fa hanno tentato di introdurre il concetto che l’arte d’avanguardia è capitale e deve essere gestito come azionariato. I ricchi comprano per due motivi: primo per differenziarsi dalla plebe ignorante e retrograda. Secondo perché comperare “merda” arricchisce. Quindi l’arte è morta come è morto Dio grazie al capitalismo moderno di stile americano.
ARTE, FRUTTO DI MALVAGIA VOLONTA’ ED IMBECILLITA’ – ROVINA DEL “MERCATO”
Da almeno sessant’anni, coloro che conducono il mercato dell’arte sono un misto di affaristi, politici e (a mio parere) imbecilli. Sicuramente imbecilli sono nel campo delle arti figurative tutti coloro che credono fermamente nelle nuove teorie. Da mie esperienze dirette e da mie personali meditazioni risulta che gli operatori del settore o sono disonesti o anno una innata debolezza di mente. Sempre dal NUOVO DIZIONARIO NEDICO LAROUSSE, ecco la descrizione dell’imbecillità: dal latino “imbecillitas” debolezza di corpo e di spirito. Afferma il dizionario: secondo grado di arretratezza mentale. E’ una varietà di oligofrenia. L’imbecille è un tipo di degenerato caratterizzato da anomalie fisiche ma specialmente da disordini intellettuali e morali. La statura intellettuale raggiunge quella di un bambino da due a sette anni; tuttavia a volte possiede doti di memoria o di imitazione ed una certa vivacità di spirito. Il senso morale è particolarmente colpito. Ribelle, indisciplinato, bugiardo e spaccone, l’imbecille cerca sempre qualche brutto tiro da combinare o qualche ladrocinio da commettere. La sua associazione con individui che gli somigliano è sempre sospetta. Gli imbecilli si abbandonano alla pederastia e vanno d’accordo solo per complottare e fomentare ribellioni. Questa è la descrizione scientifica di una vera imbecillità. Tuttavia studiando l’arte moderna mi pare di trovare similitudine fra autori, critici e compratori: specie i grandi compratori. Fino ad ora il buon senso del popolo mette al riparo l’umanità ma non così gli stati sovrani che sprecano tanti soldi invece di provvedere a reali necessità sociali.
ARTE INTERNAZIONALE OGGI E’ DISONESTA’ INTELLETTUALE
Vengono pagati a caro prezzo e considerati grandi artisti autentici incapaci e grandissimi TRUFFATORI.
Arte e’ grande comunicazione a tutti e tutti devono godere ed intendere il messaggio.
Se si deve spiegare a parole l’arte, questa scade ad oggetto sul quale imbastire fantasiose e per nulla convincenti spiegazioni
L’arte e’ e deve essere immediata tranne ai ciechi ed agli imbecilli.
L’arte e’ vestire di forme ed immagini, pensieri anche molto complessi in modo che questi siano accessibili a tutti.
Arte e’ tale se magistralmente superiore ai vaghi ed approssimati tentativi dei dilettanti o dei poco dotati.
L’arte non e’ solo novita’, l’arte ufficiale e’ truffa gia’ a partire da Picasso.
Origine politica di contestazione ai valori della societa’ internazionale.
Il primo oggetto di contestazione e’ la religione e il capitalismo.
Critici storici e direttori di museo o fondazioni e quant’altro si occupa di arte sono colpevoli di truffa e frode.
ARTE D’AVANGUARDIA: iniziata verso la metà dell’ottocento allo scopo politico di appoggiare la rivoluzione comunista, protrattasi nel XX secolo per combattere il capitalismo, ridotta nel periodo attuale a vezzo delle classi più abbienti. L’avanguardia non è arte per il popolo, non è utile al riscatto del popolo, ma serve solo ad appagare la vanità e l’egocentrismo delle ricche signore radical chic! Lo sfoggio di stranezze e di cose che appaiono ripugnanti al gusto comune serve alle classi più abbienti per sentirsi superiori. E pensare che il Barocco e il Neoclassico venivano criticati dalla sinistra perché ritenuti servili verso il potere! L’avanguardia di oggi è molto peggio ed il trionfo assoluto dei ricchi e dei corrotti. E’ ormai un’arte senza etica, non serve più né alla Rivoluzione né alla protesta sociale; non ha più nessuno scopo che non sia la truffa. Nulla di ciò che l’uomo fa può essere senza etica, dalla scienza alla legge. Senza etica non c’è il progresso e non c’è arte. Questi truffatori impediscono ai veri artisti di esprimersi e di lavorare, sottraendo risorse pubbliche e private e monopolizzando il mercato. Tutto ciò è contro ogni etica ed ogni morale ed è un crimine verso l’umanità.
Lenin nel 1916 fu costretto a fuggire dalla Russia in seguito al fallimento di un tentativo rivoluzionario. Riparò in Svizzera con false generalità e qui frequentò intellettuali e persone molto facoltose rifugiate a Zurigo per mettersi al riparo dalla prima guerra mondiale. La sua mente geniale partorì un idea formidabile: servirsi di tutti quei potenti nulla facenti proprietari di tutti o quasi tutti i mezzi di informazione di allora per lanciare (stando sempre dietro le quinte) una rivoluzione intellettuale che avrà poi una straordinaria conseguenza sul mondo dell'arte.
Creò il "dadaismo", consegnando alla storia il poeta Tzara come il responsabile dell'accaduto. I facoltosi signori, un poco bricconi, un poco giocherelloni, si divertirono un mondo e lanciarono internazionalmente il teatro e l'arte del "non senso" del "casuale"" e della "degenerazione totale" di tutti i valori umani, religiosi, sociali ed artistici. Lo scopo di Lenin era quello di far crollare il mondo occidentale nella corruzione e nel ribaltamento di ogni valore valido fino all'ora.
Famoso un orinatoio, vecchio, scrostato, messo su un piedistallo e firmato con un nome di fantasia "Helmut", indicato come l'inizio di una era di capolavori d'arte.
Il successo fu enorme e tutta l'arte moderna ne ha pagato le drammatiche conseguenze.
Da un trentennio a questa parte non si vuole più nemmeno dare alcun significato all'arte. Oggi, grazie agli Stati Uniti d'America, impera il trionfo del "mass-mediatico". Qualsiasi idea stramba e balorda se ben reclamizzata mette alla ribalta dell'arte artisti che non cercano nemmeno lontanamente di seguire un pur minimo istinto pittorico. Essi vogliono colpire l'attenzione del mondo con tutte le stravaganze più inimmaginabili. Sgozzano e macellano animali, impacchettano monumenti, elevano a dignità d'arte l'immondizia, ecc. ecc… Ciò perché loro e i loro protettori, che investono capitali in queste operazioni, sono certi di guadagnare somme enormi perché i ricchi del mondo sono dei veri "ingenui" e perché i politici ignorano tutto in fatto di arte e cultura.
Quindi la società deve pagare per mantenere attiva la Biennale di Venezia et similia escludendo tutti i veri artisti che non sono così smaliziati o fortunati per entrare nel giro.
Ora si è istituzionalizzata l'opera d'arte che è valida solo con l'intervento del critico o del direttore di museo che ne da una blasfema e logorrea interpretazione. Ad esempio: una tela bianca con un buco al centro. L'artista mette in comunicazione col fruitore un mondo nascosto che altrimenti non sarebbe stato evidenziato. Il fruitore è libero di scorgervi tutto il mondo della sua fantasia, perché altrimenti l'opera "non aperta" non avrebbe permesso ecc. ecc……
Quindi ora l'umanità si ritrova una dittatura feroce che ti impone quello che tre o quattro "personaggi" vogliono farti credere di farti pagare.
Il guaio è che non si limitano a questa truffa intellettuale a scopo di lucro, ma screditano, ridicolizzano, spregiano, tutti quegli artisti che seguono il sano istinto dell'arte del bello relegandoli all'emarginazione.
Ebbene io sostengo giusto, dopo tanta distruzione, ritornare all'umano. Ritorno all'umano significa far ricorso a quel sano ed innato principio del bello (l'unica vera scienza dell'arte) e che voglia cimentarsi con le proprie qualità di natura, disegno, colore ecc….. al recupero silenzioso di quei valori tradizionali opera dell'uomo. Con tutti i limiti e le differenze tra un artista ed un altro.
SEGUONO APPUNTI ARTE MODERNA - CONCETTUALE - CRITICI ECC..
La ragnatela del diavolo.
Dal 1864 gli intellettuali di estrema sinistra si sono impadroniti di tutti i media ed i più importanti luoghi espositivi.
Hanno fatto divenire grande un comunista, privo di talento e di scrupoli come Gauguin e gli hanno attribuito virtù che non ha mai posseduto. Lo hanno trasformato in bandiera come per tutti gli altri a venire.
Non oso pensare che capitalisti americani volessero cospirare alla distruzione della civiltà con i loro potenti mezzi. Eppure al giorno d'oggi, sono proprio loro a sostenere il marciume della degenerazione intellettuale ed artistica.
Io mi limito solo ad accusare un solo personaggio malefico, Bonito Oliva il quale ha scritto una teoria a mio parere accettabile, però in pratica si è rivelato un falsario ideologico con un seguito di incapaci travolti da un enorme successo economico, grazie alla complicata rete infernale internazionale fatta di aste pubbliche, musei, critici, giornalisti, televisioni e tutto l'immaginario possibile.
L'ONU deve intervenire per ridare all'arte la sua naturale funzione. L'arte appartiene ai popoli e non può essere oggetto di arricchimento illecito di mercanti e privati. I critici ed i direttori di museo sono ormai avvinti da una tela diabolica tenuta da oltre cento anni. L'Onu deve rompere queste catene e sottrarre la decisione di opera d'arte a coloro che finora sono considerati i soli depositari della sapienza.
L'opera d'arte non può essere giudicata bene da interessati agenti di decisione e controllo. Oggi la ragnatela mass-mediatica ordisce una trappola infernale per cui chi fa parte del gioco assume il ruolo di leader indiscusso, da vero dittatore di gusto e di ricchezza.
L'arte deve essere per il popolo e dal popolo giudicata e valutata. Solo la saggezza della gente comune, del popolo può salvare l'arte e l'umanità.
Escludere dal gioco tutti quanti hanno condotto i giochi. L'arte aperta al popolo e non ad un saccente ed interessato mediatore. Ogni città, nazione deve avere la proprietà diretta delle opere giudicata dal popolo per il popolo.
I dittatori satrapi che hanno comandato finora devono essere destituiti d'ogni potere.
Attualmente nessun esperto ha l'autorità morale di imporre nulla al popolo.
Basta con il caos interessato! - Ritorno all'umano!
ARTE - AVANGUARDIA - L'ARROGANZA DI SATANA!
L'arte deve essere un vantaggio per l'intera umanità non un lusso per pochi, anzi pochissimi, che ne traggono soprattutto grandi vantaggi economici. L'arte attuale plagia i giovani e ne crea dei disadattati, a volte depressi a volte pericolosi.
L'arte d'oggi impone a quasi tutta l'umanità il divieto di pensare, di giudicare, di scegliere o dissentire. Oggi solo un minimo ridottissimo numero di persone decide per tutti: è la super dittatura. Pochi intellettuali si sono sostituiti a Dio nel formulare ed imporre leggi sataniche all'umanità, hanno agito secondo il diavolo e continuano ad imporlo. L'arte d'avanguardia è l'arte di Satana.
STORIA DELL'AVANGUARDIA
Si da come verità la storia di correnti artistiche dalla fine dell'ottocento fino ai nostri giorni. Cioè si fa conto che la verità sia posseduta esclusivamente dalle correnti d'arte d'avanguardia e si tratta tutti i non "aderenti" come retrogradi, ignoranti, da scartare. Si applica poi uno stoicismo consequenziale al fatto che le idee di alcuni abbiano dominato lo scenario artistico posteriore. Si esclude che vi sia "valore" in coloro che non siano allineati. Si condiziona così l'opera di generazioni di pittori artisti in genere, escludendo dal mercato e quindi dal successo anche economico, tutti gli altri.
Tutte le risorse economiche degli stati, enti pubblici vanno a sostegno solo di chi è considerato "unto" dalla critica.
Ma chi sono i critici?, che verità detengono?
Essi, si arrogano il potere che solo la pigrizia e l'ignoranza dei governi permette loro. Si attribuiscono il valore della "verità" assoluta e così innalzano alcuni a danno degli altri.
Essi si rifanno ai moderni filosofi. Ma questi prendono solamente atto che fenomenologicamente la storia dell'arte moderna si è svolta in una data maniera.
Ne approfittano anche di qualche pensiero vagamente attribuibile a qualche filosofo e poi lo travalicano ed arrivano a conclusioni balorde che tuttavia la società internazionale accetta. Così da tempo ormai l'opera (di nessuna qualità) di chicchessia viene illustrata dal critico che afferma di esse cose che il pittore o altro artista nemmeno pensava di poter esprimere. In compenso disprezzano il merito di chi non si sente di operare in quel modo. Si dice che siamo in democrazia e la libertà è per tutti, tutti possono pensare come vogliono. ERRATO.
La pregnanza estetica ed artistica secondo i critici moderni sta appunto nello "sciopero ad oltranza", vivere a dispetto della società, urinare sulla foto di un politico di destra e così via, compresa la merda in scatola.
Negli anni ottanta ad Amsterdam, allo Stedelijk museum, santuario dell'arte libera, troneggiavano in cinque enormi vetrine sulla strada principale opera da metri sei per cinque raffiguranti amplessi regolari e non, in scala monumentale. Questa secondo i moderni critici è arte libera e raffinata. Tutto ciò che non si conforma è volgare, ripugnante di zero valore.
Così non va bene almeno per me e sto cercando di affrontare il problema anche dalla magistratura e dagli organi politici internazionali come l'ONU.
Illustri signori decidono che cosa sia arte anche se non sanno nemmeno fare un cerchio con il fondo del bicchiere. Cos'è che autorizza questi signori a pontificare ed a promuovere alcuni a danno di altri? Forse i filosofi? Certamente i filosofi del passato hanno affrontato il problema in modo teorico ed astratto. Cosa dicono gli attuali pontefici massimi della filosofia? Solo perché qualcuno arbitrariamente e furbescamente ha indicato come capolavoro d'arte un orinatoio scrostato con una firma fasulla, allora da ciò fanno derivare il concetto non è più bravura e talento unito a buon gusto. Ma chi dà a questi critici d'avanguardia l'autorità di pontificare? Solamente un titolo di studio, una raccomandazione? Si sa bene che una discreta memoria ed una mente nella norma può raggiungere la laurea. Dalla genetica si sa che ci sono diversi tipi di predisposizione ai numeri, alla matematica, alla scienza ed anche all'arte.
Bonito Oliva in cosa eccelle? Nella parola e con la parola inganna a piacere un pubblico distratto e non competente. E' all'analisi dei fatti che ci si trova di fronte ad una falsificazione ideologica, ad un imbroglio. Perché allora i suoi protetti sfornano quantità industriali di porcherie? Perché c'è un mercato che compera! Ma chi condiziona quel mercato? Sono tutti geni e sapientoni quelli che esaltano questi prodotti? No, di certo i venditori alla televisione sono evidentemente bravi parlatori ma indicano come capolavori autentiche porcate. Perché non c'è una commissione di controllo? Questa commissione esiste per altri prodotti. Sarebbe ora che lo stato e l'ONU se ne interessasse. L'arte non è scienza non può essere razionalizzata. Dovrebbero esistere parametri di buon gusto e di buon senso. Il popolo vincerà sempre perché detiene il buon senso. L'arte moderna dal 1800 in poi rifiuta il popolo e lo disprezza.
L'ARTE MODERNA ED IL CONCETTUALE SONO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'.
Al contrario di quanto si pensa la moda è solo artigianato così anche il design.
L'arte non si può insegnare essa nasce spontaneamente dall'umano. Le nuove avanguardie sono da eliminare. L'arte deve essere libera secondo la natura e l'istinto.
L'arte non può essere soggiogata da interessi economici e politici, ne tanto meno seguire le mode.
Bisogna lasciare libero l'istinto e insegnare solo le tecniche.
Ma come fanno i critici i mercanti ecc…. a dire che questo artista vale o non vale se non si informano e non si documentano? Semplice secondo loro bisogna seguire dei binari ben precisi stabiliti da loro e dipingere come loro vogliono che si dipinga o si distrugga a secondo del momento. La libertà dove sta?
A proposito di Urs Fischer (vedi Libero del 4 maggio 2005) Milano - Fondazione Trussardi. Se non aveva nulla da dire e lo hanno presentato come artista, sottraendo spazio e visibilità ad altri più meritevoli può voler dire che pochissimi personaggi dettano legge ad una infinita maggioranza e che vogliono affermare che l'arte è morta. Ciò non potrà essere vero perché l'arte è connaturata con l'umanità.
E' un'arte truccata.
Arte e cultura sono sempre stati appannaggio dell'estrema sinistra, almeno da 120 anni. Ancora oggi la destra o la chiesa non offre molto agli artisti. Non basta la fede, per aiutare un pittore ad emergere. I comunisti hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo.
A volte si mascherano ma ci sono tracce indelebili come lo storico dell'arte Giulio Carlo Argan. Quasi tutti i critici che hanno contato sono stati di sinistra. Ancora oggi i due architetti italiani che tengono banco sono comunisti. Si mischia al partito anche l'origine ebraica.
Questi intellettuali contano sull'appoggio internazionale e non c'è da meravigliarsi se anche negli stati uniti d'America dove la cultura artistica dominante è di estrema sinistra, nonostante l'attenzione maniacale dei governi, possa prima o poi manifestarsi anche una politica di tipo europeizzato.
Oggi c'è il mercato globale l'internazionale e gli artisti di sinistra vincono concorsi per importanti opere magari senza nemmeno presentare progetti.
Il Vaticano con Papa Montini ha commesso una leggerezza a farsi consigliare da (esperti ?) critici d'arte di sua fiducia per comperare opere d'arte per i musei vaticani. Basti guardare con attenzione la statua di Floriano Bodini (sicuramente ottimo artista) che rappresenta il Papa.
Da sempre si sa che lo Spirito Santo discende dal cielo e si posa sulla testa di Cristo. Il massimo sulla spalla. Ma Floriano Bodini ha realizzato uno Spirito Santo come colomba che esce dal basso ventre del Papa. Le mani di un Papa benedicono, invece BODINI HA FATTO DUE MANACCE RAPACI, NON CERTO PER BENEDIRE. Si guardi il volto del Papa uno sguardo malefico, per nulla benedicente o bonario.
Gli artisti consigliati ed acquistati sono quasi tutti comunisti militanti come Bodini, ma di qualità infima come Aligi Sassu.
Si provi a trarre una logica conclusione i sacerdoti sono diffidenti e prudenti come serpenti ma facile preda degli intellettuali di sinistra.
AVANGUARDIA, NEOAVANGUARDIA in arte uguale a crimine contro l'umanità. Rifacendomi al termine greco e filosofico "olismo" non trova alcuna giustificazione l'operato delle avanguardie.
Esse privilegiano solo i settari che vi appartengono ed escludono la stragrande maggioranza dell'umanità. A mio avviso la giustizia deve intervenire per garantire la parità di funzione tanto ai singoli (alberi come elemento unico) quanto alla foresta intera come l'insieme di tutti gli alberi. Il progresso deve avvenire a vantaggio di tutti. L'attuale avanguardia nasconde la volontà politica di violentare tutto l'ordine naturale delle cose pertanto agisce contro gli interessi di tutti. Sono quindi colpevoli sia gli artisti, sia i critici, sia i direttori di museo, sia i mercanti, sia i governi che non intervengono.
L'autore di ARTE OGGI, Edward Lucie-Smith, già nel 1976, affermava che questa totale degenerazione poteva continuare fino a che i governi lo permettevano.
E ciò a scapito dei veri artisti e dell'intera umanità.
Ideologia comunista rivoluzionaria oppure semplicemente malcostume? Negli anni ’70 Giulio Carlo Argan si considerava ancora in lotta contro gli Stati Uniti d’America ed i suoi alleati. Quindi tutti i disastri dell’arte, ridotti a stracci ed immondizia, aveva forse il significato di una rivolta contro il potere. Notare bene che Argan ordinava che questo disastro dovesse essere comperato dai ricchi, sia perché voleva punirli dando loro porcheria in cambio di soldi buoni. Ora, dopo la caduta del comunismo, che significato può avere continuare in questo orrendo “sciopero ad oltranza”?
E’ diventato un best seller a prezzi da nababbi. Non avrebbe più alcun significato etico. Si tratta comunque di affarismo puro a danno dell’intera umanità. Faccio notare che in questo complotto mondiale ci sono invischiati gravemente:
Musei;
Gallerie e mercanti;
Critici e storici dell’arte;
Giornalisti;
Funzionari di governo;
Politici;
Sarebbe opportuno evitare i cosiddetti “dottori in arte”, gli esperti consiglieri che hanno mal consigliato anche il Vaticano. Converrebbe che gli Stati Uniti d’America e l’Onu conducessero serie indagini.
Qui si tratta di alto tradimento dell’etica morale, naturale, sociale, religiosa e politica. Cosa sta dietro l’operare di un così vasto complesso bene articolato di “ARTE D’AVANGUARDIA?” Vi prego di leggere un articolo del CORRIERE DELLA SERA del 18 ottobre 1989 (pagina 11) a firma Viviana Kasam – titolo: I PREZZI DEI QUADRI? LI DECIDE LA MAFIA. Altro articolo interessante apparso nel quotidiano IL GIORNALE del 15 dicembre 1995 pagina 17 a firma Sigfrido Bartolini dal titolo: QUANDO L’ARTE FINISCE PER STRACCI. Cioè un intreccio mafioso con etica politica di comodo.
C’entrano comunque molte persone a livello governativo internazionale.L’avanguardia viene considerata come qualcosa di avanzato e pregevole. In realtà non è così. A partire dall’ultimo dopoguerra ha sempre avuto una matrice destabilizzante a scopo politico. Si pensi a Pablo Ricasso, il capo comunista degli artisti d’Occidente. Dopo il ‘45 le avanguardie dovevano produrre porcheria su porcheria materia la più strana e banale doveva essere venduta a caro prezzo attraverso mercanti critici e mass-media conniventi. Lo scopo è trarre il massimo profitto economico dall’Occidente marcio. A quale scopo quella massa enorme di denaro? Per la lotta politica ed armata naturalmente la società non lo sa. Leggete Giulio Carlo Argan. – G.C.ARGAN L’ARTE MODERNA 1770/1970 SANSONI EDITORE 1977
Sono sempre stati considerati “doni”, tranne ora che gli psicologi attribuiscono tutto alle cure dei parenti, agli insegnanti ed alle loro prestazioni. Il loro motto è che tutto si impara e l’abitudine a pensare giusto salva l’umanità. Nego completamente tutta la psicologia in blocco ma ritengo che un ambiente familiare e sociale giusto e favorevole possa veramente migliorare l’individuo e la società. Per quanto riguarda il “dono” mi rifaccio ad una enciclopedia medica di prestigio. Recita il NUOVO DIZIONARIO MEDICO LAROUSSE – del 25 marzo 1959. – DONO – Sviluppo particolare ed innato di alcune attitudini intellettuali trasmesse ereditariamente. Queste attitudini sono spesso favorevoli (e genetiche). Tale è il dono della musica nelle celebri famiglie di Bach (45 musicisti nati in cinque generazioni) – dei Mozart e Weber (undici musicisti in tre generazioni) -Il dono della matematica nella famiglia dei Bernonilli (21 matematici in sei generazioni); della pittura nella famiglia Flandrin (quattro in due generazioni); dei Bassano (sei in tre generazioni); il dono delle lettere nei Boileau e i suoi fratelli, nelle sorelle Bronte (tre sorelle), negli Etienne(quattro in due generazioni), nei De Stael (sei in quattro generazioni); il dono della scienza delle armi nella famiglia di Maurizio di Saxe (cinque in quattro generazioni); della memoria in Seneca padre e figlio ecc…. Le attitudini possono anche essere sfavorevoli: cinque suicidi in due generazioni in una famiglia studiate da Fabret; cinque suicidi in quattro generazioni in altra. La psicologia tende a negare tutto ciò. Cattivi psicologi? Grossi interessi professionali? Qualche tempo fa affermavano che anche i mongoloidi dovessero divenire “dottori”. Secondo loro tutto deve essere insegnato. Per mia esperienza personale nego valore agli psicologi, almeno a quelli che ho conosciuto od ascoltato alla televisione: nei migliori dei casi parlano con il buon senso di tutti.
ARTE DEGENERATA - COME DA UN BENE MORALE SI ARRIVA ALLA DEGENERAZIONE.
Nel 1700 con gli illuministi francesi si arriva a far luce sui diritti umani schiacciati sotto i piedi dell’aristocrazia e del clero, così in Russia poeti, scrittori ed artisti tentano di far conoscere le condizioni di miseria dei poveri, soprattutto dei contadini servi della gleba. Anche in Russia il clero collaborava attivamente al mantenimento di una schiavitù fisica e morale, atta solo alla vita godereccia dei ricchi e dell’aristocrazia. Il clero, ovunque allignasse, non ha mai messo in pratica l’insegnamento profondo di Cristo. Il clero insegnava a baciare la verga ed il bastone che veniva usato costantemente. Scrittori progressisti tentarono di mettere in luce la violenza e la ferocia dei padroni che si arricchivano anche con la compravendita delle anime dei servi morti (Gogol, le anime morte). Poeti, scrittori e pensatori venivano torturati, impiccati, squartati e nei migliori dei casi deportati in Siberia con i ferri e le catene al collo, ai polsi e alle caviglie. Bastonati e frustati venivano costretti ai lavori forzati fino alla morte. Molti intellettuali fecero queste esperienze e in questo clima terrificante di disprezzo della vita dei poveri, maturarono sempre più teorie rivoluzionarie. Prima di tutto per il riscatto della servitù della gleba e poi contro lo sfruttamento della nascente industrializzazione cittadina. Fu in questo clima di rivoluzione che gli intellettuali si convinsero che le belle arti non dovessero più compiacere i padroni ma dovessero diventare vere e proprie armi contro. In quel periodo maturarono opere sociali di grande impegno e grande bellezza. Poi a rivoluzione raggiunta, l’arte incominciò a degenerare specialmente in occidente. Ho già scritto molto sull’argomento ma ora voglio indicare come grandi capitalisti americani ed ebraici spinsero sull’acceleratore della disgregazione e dissoluzione dell’arte. Ora, ai nostri giorni, parlare di arte è impossibile e tutti hanno sotto gli occhi cosa essa sia diventata: porcheria assoluta. Chi vuole emergere deve negare completamente l’estetica, la capacità o le doti innate e cercare solo l’originalità di un concetto personale ed astruso. Ora viene permessa ogni cosa, tranne la tradizione basata su disegno e colore o parole con qualche significato. In seguito riporterò una relazione scritta tempo fa e spedita ai potenti della terra senza alcuna risposta. Hanno portato nell’arte il nichilismo ottocentesco fondato sulla violenza fisica: bombe, pallottole, stragi ed agguati. I compratori comprano, sostengono attentati mortali contro di loro. Qualche anno fa hanno tentato di introdurre il concetto che l’arte d’avanguardia è capitale e deve essere gestito come azionariato. I ricchi comprano per due motivi: primo per differenziarsi dalla plebe ignorante e retrograda. Secondo perché comperare “merda” arricchisce. Quindi l’arte è morta come è morto Dio grazie al capitalismo moderno di stile americano.
ARTE, FRUTTO DI MALVAGIA VOLONTA’ ED IMBECILLITA’ – ROVINA DEL “MERCATO”
Da almeno sessant’anni, coloro che conducono il mercato dell’arte sono un misto di affaristi, politici e (a mio parere) imbecilli. Sicuramente imbecilli sono nel campo delle arti figurative tutti coloro che credono fermamente nelle nuove teorie. Da mie esperienze dirette e da mie personali meditazioni risulta che gli operatori del settore o sono disonesti o anno una innata debolezza di mente. Sempre dal NUOVO DIZIONARIO NEDICO LAROUSSE, ecco la descrizione dell’imbecillità: dal latino “imbecillitas” debolezza di corpo e di spirito. Afferma il dizionario: secondo grado di arretratezza mentale. E’ una varietà di oligofrenia. L’imbecille è un tipo di degenerato caratterizzato da anomalie fisiche ma specialmente da disordini intellettuali e morali. La statura intellettuale raggiunge quella di un bambino da due a sette anni; tuttavia a volte possiede doti di memoria o di imitazione ed una certa vivacità di spirito. Il senso morale è particolarmente colpito. Ribelle, indisciplinato, bugiardo e spaccone, l’imbecille cerca sempre qualche brutto tiro da combinare o qualche ladrocinio da commettere. La sua associazione con individui che gli somigliano è sempre sospetta. Gli imbecilli si abbandonano alla pederastia e vanno d’accordo solo per complottare e fomentare ribellioni. Questa è la descrizione scientifica di una vera imbecillità. Tuttavia studiando l’arte moderna mi pare di trovare similitudine fra autori, critici e compratori: specie i grandi compratori. Fino ad ora il buon senso del popolo mette al riparo l’umanità ma non così gli stati sovrani che sprecano tanti soldi invece di provvedere a reali necessità sociali.
ARTE INTERNAZIONALE OGGI E’ DISONESTA’ INTELLETTUALE
Vengono pagati a caro prezzo e considerati grandi artisti autentici incapaci e grandissimi TRUFFATORI.
Arte e’ grande comunicazione a tutti e tutti devono godere ed intendere il messaggio.
Se si deve spiegare a parole l’arte, questa scade ad oggetto sul quale imbastire fantasiose e per nulla convincenti spiegazioni
L’arte e’ e deve essere immediata tranne ai ciechi ed agli imbecilli.
L’arte e’ vestire di forme ed immagini, pensieri anche molto complessi in modo che questi siano accessibili a tutti.
Arte e’ tale se magistralmente superiore ai vaghi ed approssimati tentativi dei dilettanti o dei poco dotati.
L’arte non e’ solo novita’, l’arte ufficiale e’ truffa gia’ a partire da Picasso.
Origine politica di contestazione ai valori della societa’ internazionale.
Il primo oggetto di contestazione e’ la religione e il capitalismo.
Critici storici e direttori di museo o fondazioni e quant’altro si occupa di arte sono colpevoli di truffa e frode.
ARTE D’AVANGUARDIA: iniziata verso la metà dell’ottocento allo scopo politico di appoggiare la rivoluzione comunista, protrattasi nel XX secolo per combattere il capitalismo, ridotta nel periodo attuale a vezzo delle classi più abbienti. L’avanguardia non è arte per il popolo, non è utile al riscatto del popolo, ma serve solo ad appagare la vanità e l’egocentrismo delle ricche signore radical chic! Lo sfoggio di stranezze e di cose che appaiono ripugnanti al gusto comune serve alle classi più abbienti per sentirsi superiori. E pensare che il Barocco e il Neoclassico venivano criticati dalla sinistra perché ritenuti servili verso il potere! L’avanguardia di oggi è molto peggio ed il trionfo assoluto dei ricchi e dei corrotti. E’ ormai un’arte senza etica, non serve più né alla Rivoluzione né alla protesta sociale; non ha più nessuno scopo che non sia la truffa. Nulla di ciò che l’uomo fa può essere senza etica, dalla scienza alla legge. Senza etica non c’è il progresso e non c’è arte. Questi truffatori impediscono ai veri artisti di esprimersi e di lavorare, sottraendo risorse pubbliche e private e monopolizzando il mercato. Tutto ciò è contro ogni etica ed ogni morale ed è un crimine verso l’umanità.
Lenin nel 1916 fu costretto a fuggire dalla Russia in seguito al fallimento di un tentativo rivoluzionario. Riparò in Svizzera con false generalità e qui frequentò intellettuali e persone molto facoltose rifugiate a Zurigo per mettersi al riparo dalla prima guerra mondiale. La sua mente geniale partorì un idea formidabile: servirsi di tutti quei potenti nulla facenti proprietari di tutti o quasi tutti i mezzi di informazione di allora per lanciare (stando sempre dietro le quinte) una rivoluzione intellettuale che avrà poi una straordinaria conseguenza sul mondo dell'arte.
Creò il "dadaismo", consegnando alla storia il poeta Tzara come il responsabile dell'accaduto. I facoltosi signori, un poco bricconi, un poco giocherelloni, si divertirono un mondo e lanciarono internazionalmente il teatro e l'arte del "non senso" del "casuale"" e della "degenerazione totale" di tutti i valori umani, religiosi, sociali ed artistici. Lo scopo di Lenin era quello di far crollare il mondo occidentale nella corruzione e nel ribaltamento di ogni valore valido fino all'ora.
Famoso un orinatoio, vecchio, scrostato, messo su un piedistallo e firmato con un nome di fantasia "Helmut", indicato come l'inizio di una era di capolavori d'arte.
Il successo fu enorme e tutta l'arte moderna ne ha pagato le drammatiche conseguenze.
Da un trentennio a questa parte non si vuole più nemmeno dare alcun significato all'arte. Oggi, grazie agli Stati Uniti d'America, impera il trionfo del "mass-mediatico". Qualsiasi idea stramba e balorda se ben reclamizzata mette alla ribalta dell'arte artisti che non cercano nemmeno lontanamente di seguire un pur minimo istinto pittorico. Essi vogliono colpire l'attenzione del mondo con tutte le stravaganze più inimmaginabili. Sgozzano e macellano animali, impacchettano monumenti, elevano a dignità d'arte l'immondizia, ecc. ecc… Ciò perché loro e i loro protettori, che investono capitali in queste operazioni, sono certi di guadagnare somme enormi perché i ricchi del mondo sono dei veri "ingenui" e perché i politici ignorano tutto in fatto di arte e cultura.
Quindi la società deve pagare per mantenere attiva la Biennale di Venezia et similia escludendo tutti i veri artisti che non sono così smaliziati o fortunati per entrare nel giro.
Ora si è istituzionalizzata l'opera d'arte che è valida solo con l'intervento del critico o del direttore di museo che ne da una blasfema e logorrea interpretazione. Ad esempio: una tela bianca con un buco al centro. L'artista mette in comunicazione col fruitore un mondo nascosto che altrimenti non sarebbe stato evidenziato. Il fruitore è libero di scorgervi tutto il mondo della sua fantasia, perché altrimenti l'opera "non aperta" non avrebbe permesso ecc. ecc……
Quindi ora l'umanità si ritrova una dittatura feroce che ti impone quello che tre o quattro "personaggi" vogliono farti credere di farti pagare.
Il guaio è che non si limitano a questa truffa intellettuale a scopo di lucro, ma screditano, ridicolizzano, spregiano, tutti quegli artisti che seguono il sano istinto dell'arte del bello relegandoli all'emarginazione.
Ebbene io sostengo giusto, dopo tanta distruzione, ritornare all'umano. Ritorno all'umano significa far ricorso a quel sano ed innato principio del bello (l'unica vera scienza dell'arte) e che voglia cimentarsi con le proprie qualità di natura, disegno, colore ecc….. al recupero silenzioso di quei valori tradizionali opera dell'uomo. Con tutti i limiti e le differenze tra un artista ed un altro.
SEGUONO APPUNTI ARTE MODERNA - CONCETTUALE - CRITICI ECC..
La ragnatela del diavolo.
Dal 1864 gli intellettuali di estrema sinistra si sono impadroniti di tutti i media ed i più importanti luoghi espositivi.
Hanno fatto divenire grande un comunista, privo di talento e di scrupoli come Gauguin e gli hanno attribuito virtù che non ha mai posseduto. Lo hanno trasformato in bandiera come per tutti gli altri a venire.
Non oso pensare che capitalisti americani volessero cospirare alla distruzione della civiltà con i loro potenti mezzi. Eppure al giorno d'oggi, sono proprio loro a sostenere il marciume della degenerazione intellettuale ed artistica.
Io mi limito solo ad accusare un solo personaggio malefico, Bonito Oliva il quale ha scritto una teoria a mio parere accettabile, però in pratica si è rivelato un falsario ideologico con un seguito di incapaci travolti da un enorme successo economico, grazie alla complicata rete infernale internazionale fatta di aste pubbliche, musei, critici, giornalisti, televisioni e tutto l'immaginario possibile.
L'ONU deve intervenire per ridare all'arte la sua naturale funzione. L'arte appartiene ai popoli e non può essere oggetto di arricchimento illecito di mercanti e privati. I critici ed i direttori di museo sono ormai avvinti da una tela diabolica tenuta da oltre cento anni. L'Onu deve rompere queste catene e sottrarre la decisione di opera d'arte a coloro che finora sono considerati i soli depositari della sapienza.
L'opera d'arte non può essere giudicata bene da interessati agenti di decisione e controllo. Oggi la ragnatela mass-mediatica ordisce una trappola infernale per cui chi fa parte del gioco assume il ruolo di leader indiscusso, da vero dittatore di gusto e di ricchezza.
L'arte deve essere per il popolo e dal popolo giudicata e valutata. Solo la saggezza della gente comune, del popolo può salvare l'arte e l'umanità.
Escludere dal gioco tutti quanti hanno condotto i giochi. L'arte aperta al popolo e non ad un saccente ed interessato mediatore. Ogni città, nazione deve avere la proprietà diretta delle opere giudicata dal popolo per il popolo.
I dittatori satrapi che hanno comandato finora devono essere destituiti d'ogni potere.
Attualmente nessun esperto ha l'autorità morale di imporre nulla al popolo.
Basta con il caos interessato! - Ritorno all'umano!
ARTE - AVANGUARDIA - L'ARROGANZA DI SATANA!
L'arte deve essere un vantaggio per l'intera umanità non un lusso per pochi, anzi pochissimi, che ne traggono soprattutto grandi vantaggi economici. L'arte attuale plagia i giovani e ne crea dei disadattati, a volte depressi a volte pericolosi.
L'arte d'oggi impone a quasi tutta l'umanità il divieto di pensare, di giudicare, di scegliere o dissentire. Oggi solo un minimo ridottissimo numero di persone decide per tutti: è la super dittatura. Pochi intellettuali si sono sostituiti a Dio nel formulare ed imporre leggi sataniche all'umanità, hanno agito secondo il diavolo e continuano ad imporlo. L'arte d'avanguardia è l'arte di Satana.
STORIA DELL'AVANGUARDIA
Si da come verità la storia di correnti artistiche dalla fine dell'ottocento fino ai nostri giorni. Cioè si fa conto che la verità sia posseduta esclusivamente dalle correnti d'arte d'avanguardia e si tratta tutti i non "aderenti" come retrogradi, ignoranti, da scartare. Si applica poi uno stoicismo consequenziale al fatto che le idee di alcuni abbiano dominato lo scenario artistico posteriore. Si esclude che vi sia "valore" in coloro che non siano allineati. Si condiziona così l'opera di generazioni di pittori artisti in genere, escludendo dal mercato e quindi dal successo anche economico, tutti gli altri.
Tutte le risorse economiche degli stati, enti pubblici vanno a sostegno solo di chi è considerato "unto" dalla critica.
Ma chi sono i critici?, che verità detengono?
Essi, si arrogano il potere che solo la pigrizia e l'ignoranza dei governi permette loro. Si attribuiscono il valore della "verità" assoluta e così innalzano alcuni a danno degli altri.
Essi si rifanno ai moderni filosofi. Ma questi prendono solamente atto che fenomenologicamente la storia dell'arte moderna si è svolta in una data maniera.
Ne approfittano anche di qualche pensiero vagamente attribuibile a qualche filosofo e poi lo travalicano ed arrivano a conclusioni balorde che tuttavia la società internazionale accetta. Così da tempo ormai l'opera (di nessuna qualità) di chicchessia viene illustrata dal critico che afferma di esse cose che il pittore o altro artista nemmeno pensava di poter esprimere. In compenso disprezzano il merito di chi non si sente di operare in quel modo. Si dice che siamo in democrazia e la libertà è per tutti, tutti possono pensare come vogliono. ERRATO.
La pregnanza estetica ed artistica secondo i critici moderni sta appunto nello "sciopero ad oltranza", vivere a dispetto della società, urinare sulla foto di un politico di destra e così via, compresa la merda in scatola.
Negli anni ottanta ad Amsterdam, allo Stedelijk museum, santuario dell'arte libera, troneggiavano in cinque enormi vetrine sulla strada principale opera da metri sei per cinque raffiguranti amplessi regolari e non, in scala monumentale. Questa secondo i moderni critici è arte libera e raffinata. Tutto ciò che non si conforma è volgare, ripugnante di zero valore.
Così non va bene almeno per me e sto cercando di affrontare il problema anche dalla magistratura e dagli organi politici internazionali come l'ONU.
Illustri signori decidono che cosa sia arte anche se non sanno nemmeno fare un cerchio con il fondo del bicchiere. Cos'è che autorizza questi signori a pontificare ed a promuovere alcuni a danno di altri? Forse i filosofi? Certamente i filosofi del passato hanno affrontato il problema in modo teorico ed astratto. Cosa dicono gli attuali pontefici massimi della filosofia? Solo perché qualcuno arbitrariamente e furbescamente ha indicato come capolavoro d'arte un orinatoio scrostato con una firma fasulla, allora da ciò fanno derivare il concetto non è più bravura e talento unito a buon gusto. Ma chi dà a questi critici d'avanguardia l'autorità di pontificare? Solamente un titolo di studio, una raccomandazione? Si sa bene che una discreta memoria ed una mente nella norma può raggiungere la laurea. Dalla genetica si sa che ci sono diversi tipi di predisposizione ai numeri, alla matematica, alla scienza ed anche all'arte.
Bonito Oliva in cosa eccelle? Nella parola e con la parola inganna a piacere un pubblico distratto e non competente. E' all'analisi dei fatti che ci si trova di fronte ad una falsificazione ideologica, ad un imbroglio. Perché allora i suoi protetti sfornano quantità industriali di porcherie? Perché c'è un mercato che compera! Ma chi condiziona quel mercato? Sono tutti geni e sapientoni quelli che esaltano questi prodotti? No, di certo i venditori alla televisione sono evidentemente bravi parlatori ma indicano come capolavori autentiche porcate. Perché non c'è una commissione di controllo? Questa commissione esiste per altri prodotti. Sarebbe ora che lo stato e l'ONU se ne interessasse. L'arte non è scienza non può essere razionalizzata. Dovrebbero esistere parametri di buon gusto e di buon senso. Il popolo vincerà sempre perché detiene il buon senso. L'arte moderna dal 1800 in poi rifiuta il popolo e lo disprezza.
L'ARTE MODERNA ED IL CONCETTUALE SONO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'.
Al contrario di quanto si pensa la moda è solo artigianato così anche il design.
L'arte non si può insegnare essa nasce spontaneamente dall'umano. Le nuove avanguardie sono da eliminare. L'arte deve essere libera secondo la natura e l'istinto.
L'arte non può essere soggiogata da interessi economici e politici, ne tanto meno seguire le mode.
Bisogna lasciare libero l'istinto e insegnare solo le tecniche.
Ma come fanno i critici i mercanti ecc…. a dire che questo artista vale o non vale se non si informano e non si documentano? Semplice secondo loro bisogna seguire dei binari ben precisi stabiliti da loro e dipingere come loro vogliono che si dipinga o si distrugga a secondo del momento. La libertà dove sta?
A proposito di Urs Fischer (vedi Libero del 4 maggio 2005) Milano - Fondazione Trussardi. Se non aveva nulla da dire e lo hanno presentato come artista, sottraendo spazio e visibilità ad altri più meritevoli può voler dire che pochissimi personaggi dettano legge ad una infinita maggioranza e che vogliono affermare che l'arte è morta. Ciò non potrà essere vero perché l'arte è connaturata con l'umanità.
E' un'arte truccata.
Arte e cultura sono sempre stati appannaggio dell'estrema sinistra, almeno da 120 anni. Ancora oggi la destra o la chiesa non offre molto agli artisti. Non basta la fede, per aiutare un pittore ad emergere. I comunisti hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo.
A volte si mascherano ma ci sono tracce indelebili come lo storico dell'arte Giulio Carlo Argan. Quasi tutti i critici che hanno contato sono stati di sinistra. Ancora oggi i due architetti italiani che tengono banco sono comunisti. Si mischia al partito anche l'origine ebraica.
Questi intellettuali contano sull'appoggio internazionale e non c'è da meravigliarsi se anche negli stati uniti d'America dove la cultura artistica dominante è di estrema sinistra, nonostante l'attenzione maniacale dei governi, possa prima o poi manifestarsi anche una politica di tipo europeizzato.
Oggi c'è il mercato globale l'internazionale e gli artisti di sinistra vincono concorsi per importanti opere magari senza nemmeno presentare progetti.
Il Vaticano con Papa Montini ha commesso una leggerezza a farsi consigliare da (esperti ?) critici d'arte di sua fiducia per comperare opere d'arte per i musei vaticani. Basti guardare con attenzione la statua di Floriano Bodini (sicuramente ottimo artista) che rappresenta il Papa.
Da sempre si sa che lo Spirito Santo discende dal cielo e si posa sulla testa di Cristo. Il massimo sulla spalla. Ma Floriano Bodini ha realizzato uno Spirito Santo come colomba che esce dal basso ventre del Papa. Le mani di un Papa benedicono, invece BODINI HA FATTO DUE MANACCE RAPACI, NON CERTO PER BENEDIRE. Si guardi il volto del Papa uno sguardo malefico, per nulla benedicente o bonario.
Gli artisti consigliati ed acquistati sono quasi tutti comunisti militanti come Bodini, ma di qualità infima come Aligi Sassu.
Si provi a trarre una logica conclusione i sacerdoti sono diffidenti e prudenti come serpenti ma facile preda degli intellettuali di sinistra.
AVANGUARDIA, NEOAVANGUARDIA in arte uguale a crimine contro l'umanità. Rifacendomi al termine greco e filosofico "olismo" non trova alcuna giustificazione l'operato delle avanguardie.
Esse privilegiano solo i settari che vi appartengono ed escludono la stragrande maggioranza dell'umanità. A mio avviso la giustizia deve intervenire per garantire la parità di funzione tanto ai singoli (alberi come elemento unico) quanto alla foresta intera come l'insieme di tutti gli alberi. Il progresso deve avvenire a vantaggio di tutti. L'attuale avanguardia nasconde la volontà politica di violentare tutto l'ordine naturale delle cose pertanto agisce contro gli interessi di tutti. Sono quindi colpevoli sia gli artisti, sia i critici, sia i direttori di museo, sia i mercanti, sia i governi che non intervengono.
L'autore di ARTE OGGI, Edward Lucie-Smith, già nel 1976, affermava che questa totale degenerazione poteva continuare fino a che i governi lo permettevano.
E ciò a scapito dei veri artisti e dell'intera umanità.
Ideologia comunista rivoluzionaria oppure semplicemente malcostume? Negli anni ’70 Giulio Carlo Argan si considerava ancora in lotta contro gli Stati Uniti d’America ed i suoi alleati. Quindi tutti i disastri dell’arte, ridotti a stracci ed immondizia, aveva forse il significato di una rivolta contro il potere. Notare bene che Argan ordinava che questo disastro dovesse essere comperato dai ricchi, sia perché voleva punirli dando loro porcheria in cambio di soldi buoni. Ora, dopo la caduta del comunismo, che significato può avere continuare in questo orrendo “sciopero ad oltranza”?
E’ diventato un best seller a prezzi da nababbi. Non avrebbe più alcun significato etico. Si tratta comunque di affarismo puro a danno dell’intera umanità. Faccio notare che in questo complotto mondiale ci sono invischiati gravemente:
Musei;
Gallerie e mercanti;
Critici e storici dell’arte;
Giornalisti;
Funzionari di governo;
Politici;
Sarebbe opportuno evitare i cosiddetti “dottori in arte”, gli esperti consiglieri che hanno mal consigliato anche il Vaticano. Converrebbe che gli Stati Uniti d’America e l’Onu conducessero serie indagini.
Qui si tratta di alto tradimento dell’etica morale, naturale, sociale, religiosa e politica. Cosa sta dietro l’operare di un così vasto complesso bene articolato di “ARTE D’AVANGUARDIA?” Vi prego di leggere un articolo del CORRIERE DELLA SERA del 18 ottobre 1989 (pagina 11) a firma Viviana Kasam – titolo: I PREZZI DEI QUADRI? LI DECIDE LA MAFIA. Altro articolo interessante apparso nel quotidiano IL GIORNALE del 15 dicembre 1995 pagina 17 a firma Sigfrido Bartolini dal titolo: QUANDO L’ARTE FINISCE PER STRACCI. Cioè un intreccio mafioso con etica politica di comodo.
C’entrano comunque molte persone a livello governativo internazionale.L’avanguardia viene considerata come qualcosa di avanzato e pregevole. In realtà non è così. A partire dall’ultimo dopoguerra ha sempre avuto una matrice destabilizzante a scopo politico. Si pensi a Pablo Ricasso, il capo comunista degli artisti d’Occidente. Dopo il ‘45 le avanguardie dovevano produrre porcheria su porcheria materia la più strana e banale doveva essere venduta a caro prezzo attraverso mercanti critici e mass-media conniventi. Lo scopo è trarre il massimo profitto economico dall’Occidente marcio. A quale scopo quella massa enorme di denaro? Per la lotta politica ed armata naturalmente la società non lo sa. Leggete Giulio Carlo Argan. – G.C.ARGAN L’ARTE MODERNA 1770/1970 SANSONI EDITORE 1977
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