BUDDISMO -TRATTO DAL DIZIONARIO ENCICLOPEDICO – VOLUME UNDICESIMO – ARNOLDO MONDADORI EDITORE – 1980
Ben seicento anni prima di Cristo, nell’India settentrionale nasce il buddismo per opera di Buddha. Attualmente è diffuso in Cina, Giappone, Tibet, Indocina e Birmania. Il buddismo ha per scopo la purificazione dell’esistenza terrena. Se il dolore è la nota dominante della vita, il pessimismo è il punto di partenza per raggiungere la salvezza da parte del saggio. E’ evidente l’affinità tra la sapienza del buddismo e la parola di verità e conoscenza portata all’umanità da Gesù Cristo gnostico. Anche per lo gnosticismo la salvezza la si ottiene con la conoscenza della verità. L’affinità sta anche nella concezione di un Dio che assomiglia ai “cosmi” buddisti. Dal Dio (incosciente) emanano “eoni” che comunemente vengono definiti come anima. Qui sta l’enorme differenza tra Cristo gnostico ed ebraismo. Il Dio ebraico ha forma ed aspetto umano e risiede su una nuvola anche se non si fa vedere. Lo si deduce dalla genesi che afferma: Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza e relega tutto il resto della creazione a vegetali ed animali, privi di anima e soggetti all’uomo. Il buddismo, pur paragonando la creazione ad eventi naturali, offre dignità e riscatto a tutti gli esseri viventi e senzienti, compreso i vegetali. Mentre per i cattolici e per gli Ebrei la preghiera è il fondamento della religione, il buddismo ha la meditazione. Esistono quattro verità chiamate anche “ottuplice” pensiero. Secondo la prima verità la vita è incessante divenire e la morte fisica annulla l’individuo ma con l’eternità degli atti compiuti e dei loro effetti. La seconda e la terza verità annunciano il principio del nesso causale. Ogni esistenza attuale racchiude in se un momento passivo in quanto effetto della vita passata (che condiziona lo stato attuale), da cui origina la coscienza (io penso quindi esisto dice Kant) e un momento attivo in quanto coscienza di esistere dà luogo alla volontà di vita. Il processo causale può essere interrotto dal saggio che arriva con la meditazione e con lo yoga al “nirvana”, sopprimendo il dolore causato dalla vita pratica o meglio “empirica”. La quarta verità è “retta fede”, meditazione e yoga. Questo rilassamento contempla nove stati di meditazione. Di questi, quattro stati sono di meditazione estatica e quattro di estasi immateriale. Si giunge infine all’abolizione della sensibilità e della coscienza. Alcuni antichi filosofi buddisti affermavano che in principio esistevano sostanze aeree che volavano e si nutrivano di luce. Poi, quando questi “angeli” incominciarono a nutrirsi della materia si appesantirono e diedero forma agli uomini con tutte le differenti razze e caratteri tra cui l’invidia, la gelosia, l’avidità, la violenza e tutto il resto.
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