L’ANIMA COSA E’? SPIRITO, COSCIENZA, SENTIMENTO, PASSIONE, PRINCIPIO VITALE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, PARTE SPIRITUALE IMMORTALE DELL’UOMO, PERCHE’ NON PER GLI ALTRI VIVENTI?
Una definizione molto accurata dell’anima ci viene da molto lontano nel tempo, da Aristotele. Probabilmente il grande pensatore nacque nel 384 a.c., in Grecia, anzi nella città di Stagira in Tracia. L’anima da BERTRAND RUSSELL – Storia della filosofia occidentale…. L’autonutrizione è il solo potere psichico posseduto dalle piante (413°). L’anima è la causa finale del corpo (414 a). In questo libro si distingue tra “anima” e “spirito”, presentando lo spirito come più elevato dell’anima e meno legato al corpo. Dopo aver parlato della relazione tra anima e corpo, si dice in esso: “il caso dello spirito è differente; sembra trattarsi d’una sostanza indipendente, fissata nell’anima ed incapace d’esser distrutta” (408 b). Ancora: Non abbiamo per ora alcuna prova intorno allo spirito o al potere di pensare; sembra un tipo di anima assai differente, che si diversifica, in quanto è eterno, da ciò che è perituro; esso solo è capace d’esistenza anche se isolato da tutti gli altri poteri psichici. Tutte le altre parti dell’anima, è evidente da ciò che abbiamo detto, sono, a dispetto di certe affermazioni in contrario, incapaci d’esistenza separata” (413 b). Lo spirito è la parte di noi che capisce la matematica e la filosofia; gli oggetti a cui si rivolge sono immortali, e quindi anch’esso è da considerarsi immortale. L’anima muove il corpo e percepisce gli oggetti sensibili; è caratterizzata dall’autonutrizione, dalle sensazioni, dai sentimenti, dai movimenti (413 b); ma lo spirito ha una più alta funzione, quella di pensare, il che è al di fuori del corpo e dei sensi. Quindi lo spirito può essere immortale, benché il resto dell’anima non possa esserlo……Ma lo “spirito” è qualc’osa di diverso, di meno intimamente legato al corpo; forse fa parte dell’anima ma è posseduto solo da una piccola minoranza di esseri viventi (415 a)……C’è nell’anima un elemento razionale e uno irrazionale. La parte irrazionale è a due facce: quella vegetativa, che si trova in tutto ciò che è vivo, anche nelle piante, e quella appetitiva, che si trova in tutti gli animali (1102 b)….e per il fatto che siamo mortali, a cose mortali; dobbiamo bensì, per quel che possiamo, renderci immortali e costringere ogni nostra fibra a vivere in armonia con ciò che c’è di meglio in noi: perché anche se questo sarà in piccolissima quantità, sorpasserà di gran lunga tutto il resto in potere ed in valore” (1177 b)”. Da questi brani sembra che l’individualità, che distingue un uomo da un altro, riguardi il corpo e l’anima irrazionale, mentre l’anima razionale o spirito è divina e impersonale. A uno piacciono le ostriche, a un altro gli ananassi; questo li distingue l’uno dall’altro. Ma quando studiano la tavola pitagorica, ammesso che non sbaglino, non c’è alcuna differenza tra loro. L’irrazionale ci separa, l’irrazionale ci unisce. Così l’immortalità dell’anima ( o ragione) non è una immortalità personale d’ogni singolo uomo, ma una partecipazione all’immortalità di Dio. Non sembra che Aristotele credesse nell’immortalità personale, nel senso insegnato da Platone e, poi, dal Cristianesimo. Credeva solo che, in quanto gli uomini sono razionali, partecipano della divinità, che è immortale”. Lo gnosticismo pone come fondamento del ritorno a Dio in eterno la sapienza cioè Sophia che aiuta a capire le parole di verità di Gesù Cristo. Parole soprattutto che servono ad eliminare l’egoismo sociale. La Chiesa cattolica pare voler convincere i poveri che i ricchi sono i più amati da Dio così come i regnanti. Per gli antichi Ebrei non è chiaro cosa fosse l’anima. Forse il sangue? La loro religione pare indicasse solo il concetto di un popolo eletto guidato direttamente da Dio. Ora ci sono molti rabbini e scuole diverse e per chi non è ebreo è difficile penetrare il loro pensiero. Attualmente la Chiesa cattolica predilige a mio parere il concetto di qualcosa che riguarda soprattutto il sentimento. Non conosco migliori indicazioni. All’epoca in cui frequentavo il Liceo Scientifico l’insegnante di religione affermava che quello che contava era il cuore mentre il cervello non c’entrava per niente. Se l’anima eterna è solo per l’uomo, il creatore con tutto rispetto è un Dio crudele, adatto a gente d’animo crudele! Meglio pensare al buddismo. La casuale scoperta che il litio guariva o migliorava alcune gravi malattie mentali o ne limitava gli effetti estremi, ha smentito tutte le teorie di Froid e persino intaccato le religioni. Successivi esami neurologici hanno confermato, a dispetto degli psicologi, che l’uomo nasce con un cervello già preordinato geneticamente e che la vita poi esalterà oppure negherà. Quindi totale caduta del “libero arbitrio” e di conseguenza della teoria del peccato. Invalidando le religioni per il libero arbitrio quali quelle del libro ed in particolare la Cattolica, nel 20° secolo prenderà vigore la religione orientale quale il Buddismo. Ciò che impedisce a questa religione di “pace” è la violenza delle armi di coloro che pensano siano esse la vera mano di Dio. Il diritto internazionale ancora oggi è basato sul diritto del più forte e non già sulla ragione. Sorge dunque la domanda: le religioni dell’occidente plagiano l’umanità secondo interessi tradizionali? La neuro psicologia basata sulle scoperte scientifiche, sulla neuro biologia e sulla chimico fisica della vita, potrà smentire anche una conquista sociale quale “tutti gli uomini sono nati uguali!” La genetica riporterà ancora a galla la questione della differenza? Le religioni hanno inventato il libero arbitrio per liberare Dio dalla responsabilità del male. Non è il caso di indagare sulle lauree di psicologia? Recenti scandali con protagoniste università private fanno pensare che certe lauree valgano ben poco o nulla.
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