Certamente la diplomazia americana e quella vaticana sanno molto bene cosa fare. La visita del Papa all’America ha per me diversi significati:
1° - appoggio all’elezione del nuovo presidente. Le dichiarazioni fatte in più occasioni relative alla sintonia con l’operato di Bush rivelano l’intenzione di spingere molti cattolici a votare per la continuazione dell’attuale partito repubblicano. Soprattutto c’è il contrasto fra i precedenti papi che hanno condannato la guerra e Woitla in particolare “mai più la guerra!”. Con Ratzinger c’è invece la tolleranza e quindi l’accettazione della guerra (attualmente in Irak,Palestina ecc…).
2° - La dichiarazioni di entrambi i capi, l’attuale presidente Bush e il capo della cristianità, di una identità di vedute di pensiero contro il relativismo esteso, anche se non dichiarato, alla politica, conferma l’approvazione di Ratzinger alla politica e la guerra americana.3° Differenza di toni e di accenti al discorso dell’ONU e discorso scritto presentato come documento dal Vaticano. In questo caso si prospetta una dicotomia fra lo scritto e la traduzione in italiano effettuata simultaneamente. Verba volant, scripta manent: quindi è possibile aver frainteso il senso del discorso. Di conseguenza se ho male interpretato mi scuso e mi ricredo. C’è tuttavia un proverbio citato anche da famosi personaggi. “Pensare male è peccato ma quasi sempre si indovina”. Nel discorso a voce mi era parso di capire: “anche contro la legalità!”. A dimostrazione della mia teoria sul Papa e su Bush, proprio il 24 aprile 2008, il governo USA ha diffuso la notizia che la Siria sta allestendo una centrale atomica per cui c’è da aspettarsi una grossa azione militare da parte USA ed Israele. Oggi 25 aprile ore dodici circa su canale cinque un sacerdote di Napoli intervistato da Rita Dalla Chiesa ha confermato le parole del Papa che bisogna andare contro la legalità perché Hitler era legale.
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