giovedì 20 agosto 2009
CENTOCINQUANT’ANNI DI ITALIA UNITA!
La trasmissione televisiva “Storia” diretta dal giornalista Minoli, ha testimoniato qualche tempo fa come i siciliani abbiano accolto in festa gli invasori americani invece di difendere il territorio. Recentemente la televisione ha trasmesso un famoso film sul bandito Giuliano illustrando la volontà della Sicilia di staccarsi dall’Italia. Mio padre stesso esaltava il simbolo della Trinacria rappresentato da tre gambe unite a stella. L’esperienza diretta mia con la Sicilia ed i meridionali mi porta ad affermare che il sud d’Italia è unito al nord solo per convenienza. Il nord deve pagare per l’unione all’Italia voluta dal Piemonte e da Giuseppe Garibaldi. La richiesta di grandi festeggiamenti per l’unione da centocinquant’anni con il resto d’Italia mi risulta una provocazione negativa. Il Capo dello Stato vuole creare imbarazzo all’attuale governo, del quale fa parte anche la Lega Nord. Io sono cresciuto al nord pur essendo di origine siciliana. Conosco bene la situazione di stress del nord e giustifico in buona misura il Bossi. Il sud ha sempre preteso e pretende aiuti dal nord che ritiene ricco. Certi libri di testo delle scuole elementari scrivevano che bastava mettere piede in Lombardia per diventare ricchi. Non è così. Quassù la stragrande maggioranza delle persone lavorano solo per sopravvivere con una certa dignità e proprio in questi giorni RAI TRE conferma che proprio gli abitanti del nord hanno difficoltà a pagare i debiti. Sarebbe meglio dare ascolto almeno una volta a Bossi. Ricordare magari questo anniversario ma solo a parole e senza spreco di denaro pubblico. I ricchi non appartengono solo al nord: essi esistono dovunque e sono sempre una minoranza.
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