giovedì 7 gennaio 2010
GIUSTIZIA
Musei, gallerie pubbliche, organismi importanti ai fini di una notorietà da raggiungere si sono sempre chiusi alle mie richieste di partecipazione. Le motivazioni andavano dal silenzio assoluto, nessuna risposta, ad affermazioni di comodo quali: non abbiamo spazi liberi, siamo occupati per tanto tempo, senza indicare quando la richiesta poteva essere esaminata. Oppure la sua pittura non ci interessa: noi esponiamo solo pittori affermati oppure ancora: non facciamo esporre pittorelli della zona! Tutti questi rifiuti generavano nel pubblico diffidenza e disprezzo per le mie opere e per la mia persona. Si traducevano in derisione e maldicenze. In pratica non valevo nulla e le mie opere facevano schifo. Il pubblico è fortemente ignorante e si fida solo degli organismi ufficiali o pseudoufficiali che diano loro una falsa sicurezza sul valore dell’artista. Così accadeva che mentre alcuni pittori a me inferiori venivano super ricercati dal mercato e supervalutati economicamente, personalmente faticavo molto a vivere ed a mantenere la famiglia. Poiché ritengo di essere stato danneggiato fortemente nei miei interessi, chiedo giustizia.
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