Anche in Italia si è cominciato a parlare di class action in termini concreti, essendo entrata in vigore dal primo gennaio la relativa legge. La class action è un istituto di tutela e risarcimento dei privati cittadini più deboli e rappresenta uno straordinario strumento di deterrenza per le società a non commettere irregolarità. Il Codacons, un'associazione di consumatori, ha annunciato il varo di tre azioni collettive: una contro le banche, una contro il vaccino antinfluenzale e una riguardante le cartelle pazze.
Questo istituto ha mosso i primi passi negli anni '60 quando si affermò il concetto di dare accesso alla giustizia anche alle piccole pretese, quelle non convenienti da portare avanti individualmente.
Un esempio può chiarire meglio quanto potente possa essere lo strumento della class action in America. Qualche mese fa le note case d'asta Sotheby's e Christie's in violazione delle norme antitrust si erano comunicate reciprocamente quali erano i loro maggiori collezionisti definendo dei prezzi minimi da applicare agli stessi nelle aste. Gli avvocati che hanno promosso la class action hanno notificato anche a un noto finanziere milanese la possibilità di associarsi alla causa, il quale ha ovviamente accettato e proprio in questi giorni ha ricevuto un congruo risarcimento per le opere acquistate a valori troppo elevati.
Questa può essere finalmente l’occasione buona per tutti gli artisti che si sono sentiti oppressi in questi anni dalle lobbies dei critici e dei galleristi e per tutti i collezionisti indotti ad acquistare a peso d’oro cianfrusaglie senza valore spacciate per opere d’arte!
Le maggiori offese morali ed economiche provengono dalle aste televisive. ARTISTI: uniamoci per la nostra difesa!
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