domenica 21 novembre 2010

POLITICA, MAFIA E GOVERNO

Solo il garantismo permette alla mafia di penetrare nel territorio politico e sociale dell’Italia. Solo gli ottusi possono essere incapaci di vedere che tutte le leggi richieste da Berlusconi sono a vantaggio della mafia. Il guaio maggiore è che il capo dello stato risulta impotente rispetto alle azioni di mafia. Ad esempio non solleva dall’incarico un siculo guerrafondaio che comanda l’esercito. A chi può servire costui se non ad intimorire a vantaggio del potere delinquenziale dell’Italia. Insomma la corruzione passa attraverso le compere dei militari al più alto grado. Nessuno osa mandare in pensione il Premier perché teme un colpo di stato militare a vantaggio delle cosche. La differenza tra PDL e Lega Nord è questa: PDL è manovrato dalla mafia e in buona misura mafiosi sono anche i rappresentanti dei partiti nei vari comuni. Chi è del PDL può essere sospettato di rapporti con la mafia in tutte le sue forze e forme. Difatti come spiegare il successo elettorale al nord se non sostenuti da grandi capitali. Da dove provengono questi soldi? Chi non ha soldi può sperare solo di avere i voti dei familiari e degli amici. La Lega nord è costituita in gran parte da sempliciotti, onesti ma facili da convincere. Il loro ideale del federalismo è già praticamente fallito. Berlusconi vuole da tempo Casini nel suo governo. Casini ed altri del centro sono nemici giurati della Lega. Berlusconi se ne frega della Lega mentre gli interessa Casini e compagni. Costoro portano a Berlusconi la compiacenza del Vaticano.

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