sabato 14 dicembre 2013

COLLABORAZIONE

Fra datori di lavoro e lavoratori. Mai come in questi tragici momenti necessita una franca e sincera collaborazione basata sulla comprensione reciproca. Quello che conta è la rimonta della qualità del lavoro ed una sana e giusta retribuzione. Non giova a nessuno le prese di posizione rigide e contrapposte. Esaminare con calma le reciproche esigenze al fine di migliorare il prodotto e renderlo competitivo sul mercato internazionale. La FIAT ad esempio, invece di impegnarsi in un prodotto in grado di competere, preferisce abbandonare l’Italia. Un poco di amor patrio e di riconoscenza verso i sacrifici della nazione per gli innegabili finanziamenti del passato, preferisce fuggire in America e investe sul mercato straniero. Dal canto loro gli operai dovrebbero impegnarsi a ben lavorare, consci dei sacrifici urgenti della ditta. Fin’ora lo stato ha commesso errori su errori. La ditta deve produrre buone automobili ed i lavoratori devono lavorare bene. Critico lo stato ad esempio nel concedere facili lauree con voti alti a certe popolazioni immeritevoli per garantire loro un lavoro sicuro ma non all’altezza. Dovunque il nostro governo è intervenuto ha sbagliato. Il merito è alla base di un buon lavoro e non le raccomandazioni ed i favoritismi. Non motivazioni falsamente meritorie per povertà e necessità d’aiuto.

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