sabato 13 settembre 2008

CREDERE ALLE MALEDIZIONI



Ancora oggi, nel duemila, la superstizione la fa da padrona tra la popolazione più ingenua. Da che cosa è derivata? Dalla bibbia, naturalmente. I miei parenti, negli anni trenta e quaranta e successivi ne erano stremati. Con più erano cattolici praticanti, più superstiziosi erano. Figuriamoci poi la maledizione di un capo famiglia! Mi riferisco alla maledizione contro di me, prima ancora che nascessi. Pronunciata con furore e con simbologia sceneggiata alla siciliana: strapparsi la coppola, gettarla a terra, calpestarla sputando in terra e pronunciando frasi colme di ira e minacciose. La bibbia è piena di maledizioni e di benedizioni e pare che contro di esse non ci fosse rimedio. Riferisco solo due esempi, una benedizione ed una maledizione, anche se quest’ultima era condizionata al comportamento sociale e religioso del popolo di Dio. Alcune benedizioni da “GENESI”: e benedicevano Rebecca, dicendole: “possa tu, sorella nostra, divenire migliaia di volte diecimila e il tuo seme prenda possesso della porta di quelli che ti odiano”. Geova ad Isacco: “non scendere in Egitto – risiedi nel paese che io ti designo. Risiedi come forestiero in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e al tuo seme darò tutti questi paesi e certamente eseguirò la dichiarazione giurata che giurai a tuo padre Abramo. E certamente moltiplicherò il tuo seme come le stelle dei cieli e darò al tuo seme tutti questi paesi, e per mezzo dei tuoi semi tutte le nazioni della terra certamente si benediranno”. Quando Isacco era diventato vecchio e cieco, prossimo alla morte, chiese ad Esaù un piatto gustoso di cacciagione. Rebecca tradisce marito e figlio preferendo Giacobbe, gemello di Esaù. Consigliò Giacobbe di sostituirsi ad Esaù, travestendosi in modo da sembrare peloso e quindi ingannare Isacco. Lei stessa preparò un piatto gustoso da offrire al marito. Ecco la benedizione carpita al padre, benedizione irrevocabile: “E Dio ti dia le rugiade dai cieli e i fertili suoli della terra e abbondanza di grano e vino nuovo. Ti servano i popoli e si inchinino dinanzi a te i gruppi nazionali. Divieni padrone sui tuoi fratelli e i figli di tua madre e si inchinino dinanzi a te. Maledetto sia ciascuno che ti maledice e benedetto sia ciascuno che ti benedice. Giacobbe aveva risposto alla madre:”certamente diverrò uno che schernisce ed attirerò su di me una maledizione e non una benedizione!”: Rebecca gli aveva risposto: “la maledizione, riservata a te, ricada su di me, figlio mio!” Tuttavia Isacco non si accorse del trucco usato dalla moglie Rebecca ai danni di un figlio, preferendo lei Giacobbe. La bibbia è piena di trame ordite anche nei confronti dei familiari e tradimenti di patti e trattati per cui conviene non fidarsi mai!. Rebecca parlò molto male ad Isacco delle giovani donne presenti e spinse il marito a benedire il figlio da lei preferito perché cercasse moglie presso lo zio Labano. Isacco benedisse così Giacobbe:” e Dio onnipotente ti benedirà e ti renderà fecondo e ti moltiplicherà e certamente diverrai una congregazione di popoli. E darà a te la benedizione di Abraamo, a te e al tuo seme, perché tu prenda possesso del paese delle tue residenze come forestiero, che Dio ha dato ad Abraamo!. Fra infinite benedizioni, trame, inganni, agguati si arriva ad una singolare maledizione in Ezechiele. La parola di Geova fu specificamente rivolta a lui nel paese dei Caldei, nel quinto anno dell’esilio del re Joiachin.
Ezechiele 1:13 1-12 12 E lo mangerai come focaccia rotonda d’orzo e in quanto ad essa la cuocerai su pezzi di merda umana davanti ai loro occhi. Perciò i padri stessi mangeranno i figli in mezzo a te e i figli stessi mangeranno i loro padri e certamente eseguirò in te atti di giudizio e spargerò a ogni vento tutto il tuo rimanente.Comunque ancora si teme la maledizione bonariamente scambiata per “malocchio”

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