lunedì 6 ottobre 2008

CONDIDENZE - MATERNITA'

CONFIDENZE - cm.60x50 - acrilico su tavola - 2008
Cosa confiderà all’orecchio di sua madre mio figlio Luca?. Allora oltre trent’anni fa, la vita per noi fioriva ricca delle più belle prospettive. Lamore per la famiglia, la comprensione ed il desiderio reciproco di regalare felicità. Non mancarono mai difficoltà e una molto impegnativa mi colpì tra capo e collo facendomi temere il peggio. Io pittore vivevo solo di pittura, mi sono trovato all’improvviso con le braccia incapaci di seguire i movimenti che la mente mi suggeriva. Praticamente ero incapace di eseguire persino la mia firma. Dolori continui al collo e perdita dei muscoli. I medici affermavano che si trattava di ernia al disco nel rachide cervicale aggravate da una precoce degenerazione artrosica. Un operazione allora comportava parecchi rischi, tra cui la paralisi completa o la morte. Avevo il carico di una moglie e due figli bambini: era quasi la disperazione. Dai miei ebbi solo sferzanti giudizi negativi, quasi irrisori e soprattutto primitivi. “Hai voluto fare il pittore, ora pedala!”. Uno specialista neurologo mi consigliò di andare alla stazione ferroviaria e di portare le “valige ai viaggiatori”. Tuttavia mi feci coraggio e continua a dipingere a due mani, finchè, dopo trent’anni, andai a Lourdes per raccogliere, in una bottiglia a forma di Madonna, la prodigiosa acqua da portare a mia madre ammalata di cancro. Qualche giorno dopo mi accorsi che il braccio destro poteva muoversi con maggiore abilità. I medici mi dissero che poteva succedere ed ora, tranne i dolori della schiena, ho ripreso a dipingere con relativa felicità. Questa è una delle tante difficoltà superate!

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