Praticamente ecco il contenuto delle raccomandazioni di una distinta signora esperta di economia. Ieri mercoledì otto ottobre 2008 su RAI UNO ore 14. Per sanare il crollo delle borse e garamtire gli investitori (risparmiatori) danneggiati dalle loro ingorde speculazioni, gli Stati dovrebbero distogliere dall’economia e dalle spese inutili alle nazioni quali strade, ospedali e via discorrendo, per risarcire eventuali perdite dei santi e buoni risparmiatori, che corrono il rischio di peredere non solo i loro utili ma praticamente tutto. Necessita garantire i ricconi che i loro soldi possano dare solo importanti guadagni e mai rischiare di perdere denaro. Del resto a cosa servono i soldi se non a fare soldi. Altrimenti che cosa ci stanno a fare gli esperti di economia? Chi se ne frega del popolaccio che sta bene con il sedere per terra senza una lira. Anzi si dovrebbe incoraggiare i miserabili a vendere le loro frattaglie. Diceva Oscar Wilde: “la morale: a cosa servono i poveri se non a interessarsi della morale. I ricchi sono sempre stati esenti dalla morale. Se no come facevano a diventare ricchi?”. Già all’epoca della crisi causata da Parmalat, esperti maschi autorevoli sconsigliavano i piccoli modesti investitori dall’immettere i loro risparmi nelle borse. Perché? Semplice: le borse sono manovrate in maniera che i ricconi vengono informati per tempo se comperare o vendere. I ricconi fanno sempre affari. Tutti gli altri imbecilli (la stragrande maggioranza) costituiscono il cosidetto “parco buoi”, che è la fonte di ricchezza di pochi privilegiati, bene informati. Quando ogni tanto salta la borsa, i ricchi se ne escono con le tasche rigonfie di denaro. Gli investitori medi e piccoli perdono tutto e si impiccano. Già allora si accusava di ladrocinio e truffa le banche che spingevano a comperare. Altro che garantire. Chi sbaglia vada a lavorare in miniera o in Siberia!
giovedì 9 ottobre 2008
RUBARE AI POVERI E REGALARE AI RICCHI!
Praticamente ecco il contenuto delle raccomandazioni di una distinta signora esperta di economia. Ieri mercoledì otto ottobre 2008 su RAI UNO ore 14. Per sanare il crollo delle borse e garamtire gli investitori (risparmiatori) danneggiati dalle loro ingorde speculazioni, gli Stati dovrebbero distogliere dall’economia e dalle spese inutili alle nazioni quali strade, ospedali e via discorrendo, per risarcire eventuali perdite dei santi e buoni risparmiatori, che corrono il rischio di peredere non solo i loro utili ma praticamente tutto. Necessita garantire i ricconi che i loro soldi possano dare solo importanti guadagni e mai rischiare di perdere denaro. Del resto a cosa servono i soldi se non a fare soldi. Altrimenti che cosa ci stanno a fare gli esperti di economia? Chi se ne frega del popolaccio che sta bene con il sedere per terra senza una lira. Anzi si dovrebbe incoraggiare i miserabili a vendere le loro frattaglie. Diceva Oscar Wilde: “la morale: a cosa servono i poveri se non a interessarsi della morale. I ricchi sono sempre stati esenti dalla morale. Se no come facevano a diventare ricchi?”. Già all’epoca della crisi causata da Parmalat, esperti maschi autorevoli sconsigliavano i piccoli modesti investitori dall’immettere i loro risparmi nelle borse. Perché? Semplice: le borse sono manovrate in maniera che i ricconi vengono informati per tempo se comperare o vendere. I ricconi fanno sempre affari. Tutti gli altri imbecilli (la stragrande maggioranza) costituiscono il cosidetto “parco buoi”, che è la fonte di ricchezza di pochi privilegiati, bene informati. Quando ogni tanto salta la borsa, i ricchi se ne escono con le tasche rigonfie di denaro. Gli investitori medi e piccoli perdono tutto e si impiccano. Già allora si accusava di ladrocinio e truffa le banche che spingevano a comperare. Altro che garantire. Chi sbaglia vada a lavorare in miniera o in Siberia!
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