Il problema di fondo è che il pubblico non sa cosa sia l’arte e come identificare il vero artista e crede a tutto quello che viene detto dai critici e dagli imbonitori delle case d’asta. Il vero artista ha doti naturali, ereditate geneticamente, come Michelangelo che ha scolpito la Pietà a vent’anni o poco più. Il pubblico purtroppo ignora cosa sia la genetica e si lascia incantare dalle parole di qualsiasi imbecille che appaia in TV dichiarandosi intenditore. Credono ai critici così come agli oroscopi e a Wanna Marchi. Ho relazionato accuratamente da 30 anni il Vaticano i vari Capi di Stato di tutto il mondo, quotidiani ed intellettuali: nessuno ha capito nulla o non ha voluto capire. Si sprecano soldi pubblici per manifestazioni diseducative sull’arte! E’ tutta una corruzione politica. Dopo Bonito Oliva e la sua transavanguardia, tutto è lecito: foto, stampe, oggetti vari, insomma tutto ciò che può rappresentare “concetti” viene usato purchè chi lo fa venga considerato artista. Sistematicamente viene escluso l’artista naturale, dotato di capacità disegnative e pittoriche, considerate obsolete! La carriera e le quotazioni vengono costruiti artatamente da pochi che si pongono affaristicamente come promotori, critici e mass media. E’ tutto falso contro l’interesse delle nazioni e bisogna diffidare delle grandi gallerie ed istituzioni artistiche. Poiché mancano le leggi precise sarà tutto criticabile ma lecito. Tutte queste grandi gallerie, mercanti, musei, assessorati tolgono reputazione e quindi mercato a chi dovrebbe avere dei meriti. Anche il tanto famoso e chiacchierato Sgarbi prende lucciole per lanterne. Non sa riconoscere: litografie originali da stampe, incisioni, fotolito ecc. A lui basta gridare e fare la prima donna. E’ una testa calda che non merita attenzione. Meglio sarebbe si dedicasse al teatro come mi pare adesso stia facendo. Ho visto vendere a Telemarket serigrafie su tela, polimaterici(che danno l’llusione di dipinti firmati a mano) incorniciati, spacciati come opere originali del pittore che si prestava a fare l’autentica. Mi ricordo di Faccincani, Gonzaga ed altri.
Sarebbe opportuno stabilire per legge chi sia competente nel campo dell’arte per evitare di dare giudizi prezzolati od interessati. Ora al ministero dei beni culturali si impongono dei “poeti” ed “artisti”, così come nei comuni, regioni ecc. e la cultura continua ad essere in mano ai politici ignoranti. Ora nell’arte come nella moda contano i lanci costosi, miliardari: viene indicata come opera da acquistare ciò che è più reclamizzato da opportuni avventurieri, gli allocchi pagano per l’interesse di pochi.
I critici sono per la maggior parte prezzolati o politicizzati, egoisti ed intrallazzoni, conoscono una storia dell’arte che conta certi nomi e basta e al di fuori di certe “correnti artistiche” ufficiali non sanno o non vogliono indicare il diverso. Sono solo degli eruditi pappagalli.
Gli ingenui pensano che cose orripilanti di “artisti famosi” e tutto ciò che è degenerato sia arte e rifiutano ciò che è veramente arte: è il trionfo di quegli intellettuali che vogliono rovesciare il mondo, distruggere la verità per imporre “merda”. I collezionisti miliardari comprano escrementi e gli altri non si avvicinano all’arte perché sono disorientati e non credono più nel proprio giudizio. Temono la censura di chi si commuove guardando una tela bianca tagliata e bucata, giustificata dall’idea del critico di turno di mettere in contatto il davanti con il retro!
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1 commento:
Via i mercanti dal Tempio!
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