domenica 15 agosto 2010

BRAMA D'AMORE - PREMESSA AL LIBRO COPYRIGHT 2010

Sono nato il 21 luglio 1939. Mio padre non mi voleva perché gravava una maledizione da parte del nonno siciliano sulla discendenza maschile dei Vaccaro. A quei tempi le famiglie ancora usavano mezzi barbari per difendersi dei figli non graditi. Tuttavia una cosa buona ordinata dal Duce Mussolini fu il divieto di uccidere i figli sgraditi. Mio padre pensò bene di abbandonare la famiglia con la scusa della milizia fascista e lasciò mia madre da sola a provvedere a due figli, una femmina ed il sottoscritto.
Sarebbe stato meno grave se il capofamiglia avesse lasciato noi tutti ad Intra o Pallanza dove vivevano tutti i parenti di mia madre. Invece, vigliaccamente, Ignazio trasferì la famiglia in una città sconosciuta a mia madre: Legnano e ve la lasciò senza soldi e senza lavoro. Io avevo sei mesi ed ero di salute fragile. Incoscienza? Probabilmente si! Tuttavia la mamma dovette cercarsi un lavoro per mantenere la famiglia e trascurò completamente il bambino che ero io. Sono cresciuto senza amore, tanto necessario ai bambini e corsi il rischio di essere abbandonato ad un piccolo convento di suore che mi rifiutarono. Tutta l’infanzia fu per me un tormento ed il primo incontro con mio padre fu traumatico. Soffrivo di otite e sinusite e piangevo spesso per il dolore. Mio padre disse che erano solo capricci e tentò realmente di uccidermi. Si sacrificarono nonna e mamma che fermarono l’energumeno pur subendo calci e pugni. Da grandicello subii ogni sorta di minacce e mai assaporai un gesto affettuoso, un atto d’amore. Verso i vent’anni fui ripudiato dalla famiglia ed incominciò per me la vera vita. Affamato d’amore cercavo nelle donne la mamma che non avevo mai avuto. Tuttavia le ragazze erano troppo giovani per capire le mie esigenze. Fu una lunga teoria di donne nelle quali cercavo invano la mamma. Fino a quando mi sposai con Marisa!

Nessun commento: