venerdì 29 aprile 2011
BUSTO ARSIZIO PROGRAMMI POLITICI PER LA CITTA’ E DINTORNI
Tutti si copiano ad esempio nelle “piste ciclabili”. Secondo me, grave errore già sperimentato a Legnano. Le piste ciclabili, come a Legnano, riducono spazio alla viabilità già congestionata. Invece i giovani politici non si ricordano più come negli anni ’50 viaggiavano i ciclisti. La bicicletta doveva essere completamente in ordine, con freni efficienti e tutte le luci ed i segnali catarifrangenti per la notte che si trovavano anche nei pedali. Le regole per la circolazione erano ferree e così le multe. Più tardi alcune ditte specializzate avevano studiato fasce catarifrangenti da applicare alle gambe ed alla parte posteriore del ciclista. Inoltre le luci erano sotto costante sorveglianza dei vigili. Le pattuglie dei vigili erano serali e le multe fioccavano. Allora le multe fungevano da costrittori alla legalità. Il traffico era enormemente indisciplinato però i ciclisti viaggiavano bene, quasi senza incidente alcuno. Nessuno pensa all’illuminazione cittadina. Siamo nel 2000 ma pare di essere in tempo di guerra, con l’oscuramento. Solo qualcuno chiede l’adeguamento a criteri ottimali delle caldaie per il riscaldamento privato e pubblico. Accettano un maxi impianto per l’incenerimento dei rifiuti non solo cittadini ma addirittura extra cittadini con gravissimo inquinamento ambientale già estremamente degradato. Tutti parlano di sviluppo ma nessuno si accorge che le industrie della zona Legnano compreso sono deindustrializzate. Nessuno accenna all’intervento della ndrangheta come pare sia ormai certo. Qualcuno si lamenta dell’aeroporto della Malpensa ma tutti sembrano sognatori. La mia impressione è che i concorrenti alle elezioni amministrative non siano veramente attenti ai reali bisogni della città. Nessuno parla di spazi verdi, giardini e concetti di migliorie ambientali. Nella zona di Busto Arsizio, Legnano e zona, l’inquinamento ha comportato un numero elevatissimo di ammalati di cancro. Sono certo che i lombardi siano avvezzi a maltrattamenti senza reagire come farebbero i campani. Quasi nessuno si ribella e pare siano tutti schiavi di Milano. Come al solito spero di sbagliarmi e che loro abbiano idee migliori! Mancano parcheggi e possibilità di soste. Il traffico è notevole e c’è disagio. Nessuno parla di limitare o proibire i “SUV” che occupano molto spazio ed inquinano. Alle ore di uscita dalle scuole, le madri con i “SUV” occupano tutto lo spazio. Basterebbe una piccola vettura elettrica. Il servizio pubblico con MINIBUS invece di grossi, pestilenziali autobus, super inquinatori. Questo nell’intento di aiutare senza voler minimamente influenzare.
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