CRITICA ALLA CHIESA CATTOLICA
La coscienza critica è segno di dignità e di partecipazione. L’azione dogmatica con imposizioni severe e primitive è segno di barbarie e di violenza negativa. Pensate a San Tommaso che ha sentito la necessità di toccare con le sue mani le ferite del Cristo risorto. Una fede senza prove è frutto di superficialità e vuota di convincimento! Imporre credenze e preghiere senza partecipazione critica è primitivismo feroce. Non è quello che vuole Gesù Cristo che appoggiava le sue parole con atti di supremo guaritore. Nessuno può negare che la Chiesa Cattolica ha dimenticato i più elementari e significativi atti del Cristo, adattando tutto ad una superba espressione fisica con il tempio di San Pietro a Roma, escludendo l’unica validità della Chiesa e cioè l’insieme della gente che crede nella nuove leggi dell’amore ed assistenza volute da Cristo. Gli atteggiamenti esteriori sono simboli facili senza profonda convinzione. L’opera della Chiesa Cattolica è ridotta alla costante affermazione della divinità in maniera plateale ma superficiale. La costante richiesta di soldi fa supporre che le argomentazioni prese a giustificazioni sono false. In realtà a partire dal 1400 non si può pensare alla vera santità del Vaticano. Cristo ha scelto uomini comuni che lavoravano e la loro predicazione avveniva per reale convincimento e non per carrierismo. Sotto questo profilo la Chiesa cattolica non è l’espressione della volontà divina!
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