mercoledì 16 gennaio 2008

RIFLESSIONI SULLA TRADIZIONE

Nel mese di ottobre del 2007 su RAI UNO nella trasmissione religiosa “a sua immagine”, frate Cantalamessa appariva accompagnato da Giuliano Ferrara e da un altro ebreo, di notevole valore, forse un rabbino di Livorno. Tema era il futuro della religione cattolica. Continuerà nella tradizione, con tutti i riti di sempre e tutti gli abiti da cerimonia. La conferma veniva suffragata dai due ospiti ebrei. Si è arrivato a parlare di una parabola di Gesù Cristo che voleva indicare migliore il pubblicano che si sente in colpa rispetto al fariseo che è sicuro della perfezione del suo comportamento. L’analisi terminava con la condanna come ipocrita di chi si permette di criticare i riti e tutto il resto della tradizione cattolica. Sono farisei ed ipocriti dunque chi afferma che tutto il rito cattolico non è più valido. Pare che i “fratelli maggiori” dei cattolici siano d’accordo. E’ questo già il primo controsenso: la Chiesa ha sempre condannato gli ebrei per aver voluto la morte di Gesù Cristo. Ora sono i maggiori amici dei cattolici ed è proibito citare i vangeli nei quali sono indicati come malvagi. Mi sorge il dubbio che il Vaticano sia sottomesso ai capitalisti americani, che a loro volta pare siano soggiogati dai ricchi ebrei. Tuttavia spero che la tradizione si limiti agli abiti talari ed ai riti. Forse gli ascoltatori non ricordano la tradizione degli arrosti clericali. Speriamo che non si ritorni ai roghi della santa inquisizione. All’Angelus di qualche tempo fa, il Papa ha affermato che la Chiesa cattolica è il regno di Dio in terra ed i cattolici sono al servizio dei poveri. Ipocrisia, ipocrisia, ipocrisia! Sono stato testimone di come i cattolici trattano i poveri e sono testimone della ricchezza e sperpero dei ministri di Dio in terra. Per un solo prete, la proprietà clericale mette a disposizione oltre duecento metri quadri di abitazione. Le più belle ville romane sono di proprietà di suore, frati e lo Stato italiano mantiene con il vero sacrificio dei poveri almeno cinquantamila preti. Inutile dire che la Chiesa cattolica considera santa la proprietà privata e lo sfruttamento della natura e degli uomini. Per la Chiesa cattolica l’unica alternativa per i poveri è la “carità pelosa” ed i roghi e le torture per i dissidenti. Come ben fa Bush, anche lui ministro di Dio. Per fortuna ogni tanto c’è qualche persona che con il suo esempio esalta la Chiesa cattolica, come Madre Teresa di Calcutta. Sono rari esempi mentre il clero nella massa ed i fedeli sono poco propensi al sacrificio e alla generosità. Qualche monetina….come carità. Il demonio si è instaurato nel Vaticano e l’obbedienza al clero non è l’obbedienza alla volontà di Gesù Cristo perché quasi nessuno dei cattolici ha letto e saputo capire le sue parole. Leggete Giacomo, 3° capitolo, versetti 2,1, 13. Come Gesù si preoccupa dei poveri. Nella Chiesa non c’è spazio per i favoritismi di classe. 4° capitolo versetti 2,1 – 13. Il comando di amare si perde in orecchie sorde oppure si trasforma in sentimentalismo con pensieri compassionevoli che non si accompagnano ad atti di sacrificio. La vera fede è sempre espressa in coerenti opere di bene. San Paolo si oppone a opere cerimoniali (come la circoncisione, Galati 5,2-6) o morali come mezzo per ottenere la salvezza ma sia nuova vita tramite le opere. Da “guida alla bibbia” di Rymon Brown ed.Vallardi 1994. Afferma Cristo al ricco e quindi anche al Vaticano: “se vuoi essere perfetto, vendi tutto e dallo ai poveri, poi prendi la tua croce e seguimi!”. Vi pare che il clero cattolico, incominciando dai suoi capi, faccia così? Ma loro rispondono che la proprietà del Vaticano è a disposizione dei fedeli. Voi ci credete? Nemmeno i profeti dell’antico testamento volevano cerimonie e sacrifici e nemmeno case per Dio che così rispondeva a tale offerta. “Tu vuoi fare una casa per me? Io farò mille case per te!” “Non voglio sacrifici ma opere di bene!” Già in Inghilterra qualcuno aveva tentato di convincere i preti del comunismo religioso. Dopo morto lo hanno dissotterrato e bruciato le sue ossa, dieci anni dopo. Non l’avevano bruciato prima perché era protetto dai re. Inutile dire che anche ora siamo lontani dal regno di Dio. Ora c’è ipocrisia, ricchezza per loro e tanto odio! Per secoli il mestiere di prete garantiva onori e pastasciutta. Fino sl 1970 erano belli, grassi e lardosi. Fin troppo: la medicina consigliava di dimagrire e di mangiare meno. Poiché non hanno tanta voglia di controllare di persona come si sta di là, hanno incominciato a dimagrire per essere longevi. Se sbaglio, correggetemi. Mai una parola in difesa degli animali. Qualche tempo fa ad esempio in un canile in Calabria hanno lasciato morire seicento cani. In America del sud un cosiddetto “artista” ha lasciato morire di fame un cane esposto come opera d’arte come qualche anno fa in Italia esponevano cadavere di bue pieni di vermi. Recentemente il Papa ha anche affermato che gli animali non hanno l’anima! Nessun tipo di animale andrà mai in paradiso. Ratzinger gennaio 2008

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