lunedì 14 settembre 2009

BNL GRUPPO BNP PARIBAS DI LEGNANO

Perché la mostra dei miei disegni della prima infanzia? Perché io propugno da molti anni il “ritorno all’umano” dell’arte e questi disegni sono la prova evidente che l’artista nasce e non diventa secondo la volontà dei politici che insegnano a distruggere piuttosto che a creare. Ho scritto una relazione in merito nel 1996 e l’avevo spedita all’allora Presidente della Repubblica senza nessun risultato. Esprimo qui di seguito alcuni concetti fondamentali sull’arte contemporanea che possiamo definire morte e sepoltura dell’arte.
“Esiste un sistema di assegnazione di denaro dello Stato che non tiene conto del merito ma solo di veri intrallazzi economici e politici. Il pubblico è obbligato a considerare vera arte solo quello che poche persone impongono. Non esistono leggi che garantiscano tanto gli artisti che i fruitori. La parola magica è: “L’arte è libera!” pertanto ogni potente definisce lui personalmente cosa sia l’arte! Il concetto di libertà vuol dire anche “par condicio” tra i vari stili e la giusta valorizzazione tra novità tecnica e tradizione pittorica. Non discriminazione e diffamazione come avviene ora. Il concetto di libertà porta attualmente all’esaltazione personale o di gruppo a vantaggio di pochi secondo interessi limitati di politica e di economia. Quel che conta è di figurare sempre più spesso in TV”.
Mi propongo di interpellare il Ministro della cultura non tanto per mio orgoglio personale ma per porre un freno ai macellatori dell’arte.

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