martedì 11 dicembre 2007
IL PENSIERO E L'ANIMA
Come nell’antichità, ancora oggi non si sa cosa sia il pensiero. Da sempre si è convinti che sia l’anima che provochi il pensiero. Anche oggi se domandate ad un medico di spiegarvi cosa sia il pensiero, probabilmente dirà: “è la capacità di formulare idee, ricordi e coordinazione logica”. Tuttavia non andrà oltre. I preti non avrebbero dubbi: “il pensiero è l’anima che ci dà la vita e le coordinate vocali per esprimere concetti”. Più saggiamente Democrito il materialista affermava che l’anima era costituita da atomi leggeri capaci di dare emozioni e rappresentazioni. Io posso tranquillizzare tutti perché nella mia infanzia ho esperimentato cosa sia l’anima. In occasione di malattia, mi sono trovato sul soffitto di casa con tutta la mia personalità e memoria. Ero diventato energia cosciente che si librava libera di andare dove volevo, mosso solo dalla curiosità. Già ho descritto questa mia esperienza in un precedente post. Tuttavia “repetita juvant”. Sotto di me, immobile giaceva il corpo, nel quale sono improvvisamente rientrato con dispiacere. Fin dall’antichità l’umanità non ha mai accettato l’idea di finire ogni esperienza con la morte. Quindi selvaggi o no, tutti hanno immaginato una vita ulteriore dopo la morte. Tuttavia anche se non fosse così la morte ci toglie ansia e dolore. A questo si riferisce il pensiero di Socrate, che tuttavia era felice di morire per poter continuare in eterno la sua opera di filosofia. Poiché Socrate non ha lasciato libri se non appunti per le sue lezioni, può essere che ci siano contraddizioni come lo è per le parole di Gesù Cristo. La Chiesa cattolica o protestante afferma che gli scritti postumi sono ispirati da Dio. Questa affermazione rivela che la fede è basata solo sulla volontà di credere. Chi legge i vangeli ed ha un minimo di cultura riesce ad immaginare che opere evolute, colte e piene di poesia come alcuni brani del vangelo non possono essere la trascrizione di pensieri tramandati a voce. Si può immaginare la volontà di esaltazione mistica dei suoi compilatori. La mancanza di coscienze scientifiche e di buon senso ha portato la Chiesa ad essere un circuito chiuso, lontano dalle possibili verità. Non è cosa buona questa: come il disprezzo e la crudeltà verso gli animali. Dubito della buona fede di esegeti come il giornalista Antonio Socci. Qualcuno afferma che questa fede ad oltranza rientri nei piani di guerra fredda contro il comunismo, sostenuta dal capitalismo. Quello che più mi dispiace della religione cattolica è l’odio verso gli animali che per me hanno l’anima, il pensiero e la sensibilità. Si può ricorrere al sillogismo di Aristotele: 1° - anche l’uomo ha istinti uguali a quelli dell’animale 2° - l’animale sente, vive e muore come l’uomo 3° - quindi l’animale è anche uomo. Invece i religiosi affermano: l’animale non parla quindi non pensa e di conseguenza è solo uno strumento amico o nemico e alimento da mangiare. Mia nonna metteva piatti, bicchieri e forchette per invitare le anime dei morti di famiglia a cenare con noi. Noi mettiamo ciotole per i nostri animali morti. Il primo di novembre 2007, ascoltando il canale televisivo LA7, apprendo che questo attuale Papa è solo di transizione e che prepara la venuta di un altro ancora più conservatore ed ortodosso. Che Dio ci salvi! Vedremo notti illuminate dai roghi sui quali bruceranno i non credenti? Oppure li faranno sparire nel nulla senza dare spettacolo? Speriamo che Bush perda le elezioni e che al suo posto salga una persona più umana. Prepariamoci intanto a subire di sera la noia mortale di spettacoli o conferenze religiose almeno sul primo canale Rai.
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