I PROGRESSI DEL GATTO TOMMY
In precedenza avevo scritto del piccolo Tommy detto il “morsicone”. Si trattava di decidere se riportarlo alla sua gabbietta della protezione animali oppure tentare il suo recupero verso una vita in comune. Convinto che Tommy fosse stato maltrattato appena nato, ho voluto tentare di guarirlo dalla sua morsicomania con le carezze. Volevo che imparasse che le mani non sono solo nemici da cui difendersi e che potevano anche fargli carezze. Sono passati sei mesi e Tommy ci ha scarnificato, con le unghie e con i denti, braccia, mani, gambe e persino il naso. Tuttavia la cura delle carezze ha dato i suoi ottimi frutti. Si è abituato a ricevere complimenti e addirittura cerca le carezze. Solo in certi particolari momenti usa ancora i denti da draculino ma sembra avviato alla giusta normalità. All’inizio dovevamo isolarlo sul balcone e chiudere la porta della cucina per evitare che di notte ci massacrasse. Poi, poco a poco, dopo averlo liberato da ogni sorta di parassiti ed averlo ben nutrito, l’ometto Tommy si è abituato ad un convivere più civile e di notte scorazza nell’appartamento senza crearci guai. Se non lo stuzzichiamo quando lui non è disposto a giocare e vuole dormire, lui ci rispetta e diventa un allegro compagno. I suoi giochi con qualsiasi oggetto, dalla carta alle palline da “ping-pong” ci divertono e fanno dimenticare completamente tutti i guai dei primi giorni. Questo metodo basato sull’amore mi ha definitivamente convinto che l’educazione dei bambini deve essere basata sulle coccole e la pazienza. Non così sono stato allevato io, che ho subito da mio padre insulti, minacce di morte e tante, tante sberle, sulle orecchie e sulla testa. Mio padre era convinto di fare il mio bene e di allevarmi secondo il conformismo degli anni quaranta-cinquanta. Io penso però che la mia famiglia avrebbe ottenuto da me maggiori soddisfazioni, secondo le loro aspirazioni, se solo avessero adottato un poco più di pazienza e di amore. Allora invidiavo gli altri bambini, figli di operai, che ricevevano più attenzioni di me. Tuttavia sono cresciuto e diventato adulto e mi sono fatto una famiglia nella quale ho bandito ogni tipo di imposizione e violenza. Penso che gli psicologi siano in errore nell’affermare che i figli maltrattati poi da adulti siano violenti ed a loro volta maltrattino i familiari. Io sono convinto che alla base di tutto ci sia la genetica, che io penso di aver ereditato dal nonno materno, falegname del lago Maggiore. Mia sorella maggiore di tre anni, ha ereditato, sempre secondo me, la genetica di mio padre, violenta e depressa. Erano tempi quelli in cui anche i preti facevano uso della violenza. Mi ricordo che al liceo scientifico, durante l’ora di religione, il sacerdote che ci faceva lezione, ad una mia obiezione sulla natura di Dio, motore immobile ecc. ecc., si adirò tanto da impugnare il crocefisso con la chiara intenzione di pugnalarmi, facendo “gincana” fra i banchi e le risate dei miei compagni di scuola. Allora il liceo scientifico era una scuola riservata solo o quasi ai figli dei ricchi, industriali o professionisti. Io ero tra i pochi che appartenevano alla piccola, piccolissima borghesia. Tuttavia mio padre era un fascista convinto e mia madre disprezzava gli operai. Io invece avevo idee per allora “sovversive” e mentre il professore di filosofia mi gratificava sempre con la migliore votazione affermando che avevo la mente filosofica e quindi era inutile interrogarmi, i miei compagni mi definivano “capo cellula del partito comunista!” Il mio difetto era quello di pensare ed avere l’ardire di palesare le mie opinioni. In certi ambienti non era concesso di esprimere le proprie idee ed è inutile dire che a Legnano, la mia città di adozione, i comunisti sono odiati e mal sopportati. La realtà è che io non sono affatto comunista ma non sono nemmeno bigotto e nella mia città è un grave difetto. Credo in un disegno divino del quale le religioni rivelate non mi convincono. Credo che “l’anima” sia energia cosciente che sopravvive alla morte ma che non viene dall’alto dei cieli. Credo che essa sia prodotta dal nostro corpo e in base alla maturità di esso per cui le anime siano mosse da curiosità e siano libere di andare ovunque. Ho fatto esperienze in questo senso. Non sono comunista perché sono convinto che non tutti siamo uguali ma nemmeno sono per il capitalismo all’americana. Sono per l’amore verso tutti e tutto e se potessi meglio controllarmi sarei assolutamente vegetariano. Amo con lo stesso amore gli animali e gli uomini ma temo gli insetti. Sono convinto che Dio non ha assolutamente previsto o voluto degli uomini in ogni luogo della terra. Allo scopo ha previsto belve, zanzare, ragni e serpenti ecc……
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