POTERE OCCULTO - cm. 60x50 - acrilico su tavola - 1989
Il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America ha dichiarato ufficialmente che due (solo due) sono i ricchissimi in America. Probabilmente due ebrei. Tutti gli altri, circa trecento milioni di persone, vanno dal ceto medio all’assoluta povertà. Questo è il sistema politico cui aspira Silvio Berlusconi e Walter Veltroni. Il potere dei ricchi in “democrazia” porta allo sfacelo il mondo intero.
Cos’è la democrazia? Solo la libertà per i più ricchi di far soldi, sempre di più e mandare a morire i poveri.
- Taci scemo, mentecatto!
- Con ferocia mio padre apre una sequela di insulti e minacce di morte!
- La democrazia è il trionfo della libertà: chiunque voglia può diventare industriale!
- Ma papà se non ho soldi, non ho capitale e le banche non mi prendono in considerazione, come posso fare l’industriale?
- Degenerato, comunista, maledetto imbecille: ora ti ammazzo!
Questo era il tipo normale di dialogo tra me e mio padre, Nel corso della mia infanzia ho ricevuto tante minacce di morte, insulti tremendi e punizioni al limite della follia, per cui mi sono abituato e mi sembrava cosa normale e giusta essere maltrattato. Non c’era alcuna mia richiesta anche la più banale e semplice, che non scatenasse un odio furioso nei miei confronti. Ad esempio: “mi scatti una fotografia?” – “no bestia maledetta, piuttosto spreco tutto il rullino su qualsiasi soggetto, senza nemmeno guardare!”. Questa è una delle infinite risposte negative, minacciose e violente che ricevevo in continuazione. Allora guardavo negli occhi mia sorella, la più brava, la prima della classe, e vedevo un bagliore di soddisfazione nei suoi occhi!.
QUALE TIPO DI GOVERNO IN ITALIA?
Questa è una domanda alla quale è quasi impossibile rispondere. Posso prendermi la responsabilità di alcune affermazioni: 1° - bisogna scegliere accuratamente la genetica di tutti coloro che operano nel pubblico interesse – 2° bisogna eliminare completamente la possibilità che genetiche perverse o portate alla delinquenza possano contaminare la società. Quindi no al buonismo, agli psicologi e a tutte le teorie del perdono – 3° bisognerebbe ispirarsi ai valori dell’antica Roma. Mussolini in vent’anni per il sociale ha fatto molto più bene all’Italia di quanto abbia fatto il Vaticano in duemila anni – 4° purtroppo non dovremmo essere legati a guerrafondai. Come Mussolini lo fu con Hitler e Silvio Berlusconi con Bush – 5° necessario in Italia fare guerra armata a tutte le mafie ed impedire la loro infiltrazione come succede ora – 6° spostare per un certo numero di anni, magari cinquanta o cento, la capitale da Roma a Milano e via definitivamente dagli incarichi pubblici i corrotti. Poi che Dio ce la mandi buona! - 7° infine bisognerebbe limitare la presenza e l’influenza della Chiesa. Questa sarà la cosa più difficile perché è una potenza mondiale. Negli anni ’40-’50 la Democrazia Cristiana faceva propaganda al nord Italia con argomenti sulla libertà di diventare ricchi e finire in paradiso mentre chi votava socialista o peggio ancora “comunista” finiva inesorabilmente all’inferno, come un vescovo americano urlava ai cattolici “chi vota Obama và all’inferno!”. Nel sud e nel centro la democrazia cristiana comunicava assieme a tutti gli altri partiti che nessuno doveva lavorare e volgarmente il popolino era convinto che lo Stato dovesse provvedere a tutto. Al sud consigliavano di trasferirsi per qualche tempo nella campagne intorno a Roma, nelle piantagioni di tabacco. Avrebbero costruito baracche senza luce o acqua, con cartelloni pubblicitari, legname e masonite. Quindi, vivere lavorando in qualche modo nelle piantagioni, poi i politici avrebbero non solo costruito case degne possibilmente da regalare loro ma sarebbe stato garantito anche un lavoro. Difatti Roma si è popolata per il 90% di meridionali. Da statistiche recenti risulta che i “romani doc” sono solo il 10%. Gran parte dei siciliani sono finiti nei ministeri ed uffici pubblici. Ora delle periferie romane, chiamate borgate, non c’è nemmeno il ricordo salvo qualche film di Pasolini oppure uno splendido “poveri, brutti e cattivi” con Nino Manfredi protagonista. In questi films le borgate sono state ricostruite quasi umane. Quelle che ricordo io negli anni ’40-’50 erano vere “fetenzie”, simili a quelle degli zingari di alcuni anni fa, lungo l’argine del Tevere. La democrazia ha dato sicuramente casa e lavoro ai meridionali ma, secondo me, a spese dei lavoratori del nord, considerati quasi schiavi e stupidi. E’ notorio che il sud si ritiene più intelligente e colto.
Il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America ha dichiarato ufficialmente che due (solo due) sono i ricchissimi in America. Probabilmente due ebrei. Tutti gli altri, circa trecento milioni di persone, vanno dal ceto medio all’assoluta povertà. Questo è il sistema politico cui aspira Silvio Berlusconi e Walter Veltroni. Il potere dei ricchi in “democrazia” porta allo sfacelo il mondo intero.
Cos’è la democrazia? Solo la libertà per i più ricchi di far soldi, sempre di più e mandare a morire i poveri.
- Taci scemo, mentecatto!
- Con ferocia mio padre apre una sequela di insulti e minacce di morte!
- La democrazia è il trionfo della libertà: chiunque voglia può diventare industriale!
- Ma papà se non ho soldi, non ho capitale e le banche non mi prendono in considerazione, come posso fare l’industriale?
- Degenerato, comunista, maledetto imbecille: ora ti ammazzo!
Questo era il tipo normale di dialogo tra me e mio padre, Nel corso della mia infanzia ho ricevuto tante minacce di morte, insulti tremendi e punizioni al limite della follia, per cui mi sono abituato e mi sembrava cosa normale e giusta essere maltrattato. Non c’era alcuna mia richiesta anche la più banale e semplice, che non scatenasse un odio furioso nei miei confronti. Ad esempio: “mi scatti una fotografia?” – “no bestia maledetta, piuttosto spreco tutto il rullino su qualsiasi soggetto, senza nemmeno guardare!”. Questa è una delle infinite risposte negative, minacciose e violente che ricevevo in continuazione. Allora guardavo negli occhi mia sorella, la più brava, la prima della classe, e vedevo un bagliore di soddisfazione nei suoi occhi!.
QUALE TIPO DI GOVERNO IN ITALIA?
Questa è una domanda alla quale è quasi impossibile rispondere. Posso prendermi la responsabilità di alcune affermazioni: 1° - bisogna scegliere accuratamente la genetica di tutti coloro che operano nel pubblico interesse – 2° bisogna eliminare completamente la possibilità che genetiche perverse o portate alla delinquenza possano contaminare la società. Quindi no al buonismo, agli psicologi e a tutte le teorie del perdono – 3° bisognerebbe ispirarsi ai valori dell’antica Roma. Mussolini in vent’anni per il sociale ha fatto molto più bene all’Italia di quanto abbia fatto il Vaticano in duemila anni – 4° purtroppo non dovremmo essere legati a guerrafondai. Come Mussolini lo fu con Hitler e Silvio Berlusconi con Bush – 5° necessario in Italia fare guerra armata a tutte le mafie ed impedire la loro infiltrazione come succede ora – 6° spostare per un certo numero di anni, magari cinquanta o cento, la capitale da Roma a Milano e via definitivamente dagli incarichi pubblici i corrotti. Poi che Dio ce la mandi buona! - 7° infine bisognerebbe limitare la presenza e l’influenza della Chiesa. Questa sarà la cosa più difficile perché è una potenza mondiale. Negli anni ’40-’50 la Democrazia Cristiana faceva propaganda al nord Italia con argomenti sulla libertà di diventare ricchi e finire in paradiso mentre chi votava socialista o peggio ancora “comunista” finiva inesorabilmente all’inferno, come un vescovo americano urlava ai cattolici “chi vota Obama và all’inferno!”. Nel sud e nel centro la democrazia cristiana comunicava assieme a tutti gli altri partiti che nessuno doveva lavorare e volgarmente il popolino era convinto che lo Stato dovesse provvedere a tutto. Al sud consigliavano di trasferirsi per qualche tempo nella campagne intorno a Roma, nelle piantagioni di tabacco. Avrebbero costruito baracche senza luce o acqua, con cartelloni pubblicitari, legname e masonite. Quindi, vivere lavorando in qualche modo nelle piantagioni, poi i politici avrebbero non solo costruito case degne possibilmente da regalare loro ma sarebbe stato garantito anche un lavoro. Difatti Roma si è popolata per il 90% di meridionali. Da statistiche recenti risulta che i “romani doc” sono solo il 10%. Gran parte dei siciliani sono finiti nei ministeri ed uffici pubblici. Ora delle periferie romane, chiamate borgate, non c’è nemmeno il ricordo salvo qualche film di Pasolini oppure uno splendido “poveri, brutti e cattivi” con Nino Manfredi protagonista. In questi films le borgate sono state ricostruite quasi umane. Quelle che ricordo io negli anni ’40-’50 erano vere “fetenzie”, simili a quelle degli zingari di alcuni anni fa, lungo l’argine del Tevere. La democrazia ha dato sicuramente casa e lavoro ai meridionali ma, secondo me, a spese dei lavoratori del nord, considerati quasi schiavi e stupidi. E’ notorio che il sud si ritiene più intelligente e colto.
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