Da molto tempo seguo il mondo dell’arte perché io stesso sono vissuto d’arte. Ci si meraviglia di come alcuni artisti scelti da critici abbiano quotazioni elevatissime. Si nota la nullità della loro arte ed allora ci si domanda il perché di tutto ciò. Sembra una cosa complicata ma è molto semplice: alcuni critici si accordano con mercanti e decidono a spese dello stato che questi sono artisti di valore. Gli altri artisti vengono reietti come escrementi. Tutta la truffa avviene in tre tempi semplici:
1° - locali adibiti a Museo impiegati ad esporre le solite croste inframezzate a qualche autore valido.
2° - la stampa specializzata suona la gran cassa e così i programmi televisivi.
3° - Curatori di mostra provvedono a trasporti onerosi.
Tutti sono d’accordo nel caricare lo stato di somme enormi per la cultura. Dietro le enormi spese ecco la truffa: i tre o quattro mangioni internazionali si spartiscono i guadagni messi in pagamento ufficiale allo stato. I guadagni avvengono come i recenti casi di corruzione tramite regalie. Così pochi si arricchiscono e tutti gli altri fanno la fame. Varrebbe la pena che la magistratura indagasse partendo dal concetto che tutto ciò che viene presentato come arte è quasi sempre solo un pretesto! Non fidarsi mai dei consulenti grandi nomi: sono certamente tra i sostenitori delle truffe. Almeno così io la penso e per l’art. 21 della costituzione io ne parlo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento