domenica 5 agosto 2007

CONTRADDIZIONI

CONTRADDIZIONI

DIRITTI DELL’INFANZIA INFRANTI

La Corte Suprema di Giustizia Italiana nota anche come Corte di Cassazione ha stabilito che picchiare e legare una figlia se il suo comportamento non è in sintonia con le usanze religiose e stile di vita non integri il reato di maltrattamenti in famiglia. Per cui c’è da domandarsi a cosa serva l’ONU che il 20 novembre 1959 aveva decretato i diritti dell’infanzia fino a diciotto anni? A Ravenna una famiglia ha chiuso in uno stanzino senza finestre il figlio di quattordici anni per punizione. Questo ragazzo dopo venti giorni è riuscito a farsi liberare dalla polizia grazie al telefonino, chiamando in aiuto qualche amico. Per la famiglia non c’è nulla di strano in questo operato. Questo solo per casi a noi noti di recente ma basti pensare a cosa succede ai bambini in Africa, India e tante altre nazioni del mondo.



COME CRISTO? IL PAPA COME MONARCA RISPLENDENTE, SIMILE AGLI IMPERATORI DI BISANZIO!
Si sa dal Vangelo che Cristo predicava, ordinava l’amore e la semplicità. Lui stesso vestiva umilmente e camminava scalzo. Sua è la frase “le volpi hanno una tana ma il figlio dell’uomo (cioè Gesù Cristo) non ha un luogo dove posare il capo”. Ebbene ancora nel Duemila, coloro che si fanno chiamare “Vicario di Cristo in terra” si coprono di vesti costose e scortati da guardie del corpo si presentano come Imperatori di Bisanzio splendenti di oro ed argento. In questi giorni alla televisione è giunta la notizia che un prelato, che aveva in gestione un ospizio per disabili mentali, rubava loro il necessario ad una vita dignitosa lasciando queste povere persone nella più totale indigenza e sporcizia mentre lui viveva in un lussuoso palazzo con tutte le comodità: salotti, divani, grandi letti, vasche con idromassaggio, quadri d’autore alle pareti e quant’altro la sua sfrenata frenesia di lusso gli poteva consigliare. E che dire dei preti pedofili che il Vaticano protegge e non punisce? Cristo ha detto: “chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli sarebbe meglio per lui che si mettesse una macina d’asino al collo per poi buttarsi nel profondo del mare”. Perché gli atti impuri sono sempre degli altri? Come la mettiamo con queste faccende? Il Vaticano tradisce Gesù Cristo e la Corte Suprema di Cassazione tradisce l’Onu?
Allora che valore ha una dichiarazione dei diritti del fanciullo dell’Onu?
Mentre gli Stati Uniti d’America con Bush insanguinano il Medio Oriente per imporre la libertà e la democrazia convincendo le donne italiane e delle nazioni “appartenenti” all’America che si uccide per rendere “evolute” le donne islamiche, la Corte Suprema di Giustizia afferma il diritto degli arabi di maltrattare le figlie.

Papa Ratzinger si pronuncia contro la guerra ma tace sulle armi non atomiche in grado di massacrare e distruggere e nulla dice contro la guerra degli occidentali. Il Vaticano non può non sapere che gli Stati Uniti d’America prosperano con le armi e le guerre. La principale industria americana è quella delle armi. L’America senza petrolio è morta: questo è un motivo per le sue guerre e poi deve vendere le armi. Quindi i soldi fatti con le armi sostengono il governo!

Il primo agosto 2007 si è sentito dire dalla televisione (forse si trattava di RAI TRE) che Padre Baget Bozzo avrebe fatto una ben strana e pericolosa affermazione: “é lecito evadere le tasse”. Le circostanze precise in cui avrebbe fatto questa dichiarazione non sono chiare. Se fosse vero, Padre Baget Bozzo avrebbe dimenticato così uno dei comandamenti più importanti dell’Antico Testamento: “non rubare”. Infatti, non pagare le tasse significa rubare alla collettività. Inoltre Cristo ha affermato: “date a Dio ciò che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare!”. In realtà, l’esperienza storica della Chiesa Cattolica dimostra che il Vaticano tradisce Gesù Cristo. Anche in un vecchio film con Alberto Sordi, un prelato si incaricava di portare all’estero molti soldi che il protagonista voleva sottrarre al controllo dello stato per trarne vantaggi economici. Personalmente sono stato testimone di come i ricconi di una città si servivano di preti e suore per esportare illegalmente somme ingenti di denaro. Tutto sotto la sapiente regia di un mercante d’arte che io frequentavo.

Ieri sabato 4 agosto frate Cantalamessa su Rai uno nella sua predica ha detto che da tempo voleva parlare al Papa dei poveri. Oggi, 5 agosto, la messa trasmessa su Rai uno ha invitato i fedeli a non dimenticare la vacuità della vita e pensare al dopo, considerando vanità tutto, compresa la ricchezza. La critica che io faccio è questa: Cristo parlava chiaro e tondo. La ricchezza è del diavolo Mammona e quindi non si può servire due padroni: o si serve il diavolo o si serve Dio. Non c’è stata quindi una condanna della ricchezza ma un giro di frasi per ricordarsi dell’insegnamento di Cristo. Come al solito il linguaggio del clero si presta a diverse interpretazioni che Gesù condanna come ipocrisia. Afferma Gesù Cristo: “che il sì sia sì e che il no sia no”. Il culto del sacrificio della messa e della comunione è ora un simbolo riservato a pochi fedeli. Mentre Cristo ha detto. “la casa del Padre deve essere per tutte le genti”. Secondo la volontà di Gesù Cristo i preti dovrebbero trasformare tutti i loro beni in opere praticamente utili ai poveri. Chiese e conventi al servizio dei poveri e non riuscendo a miracolare le persone, almeno creare ospedali. Quindi predicare il vero e servire le genti, in particolare i poveri. Attualmente non pare che sia così. “Se sbaglio, correggetemi!” diceva Papa Giovanni Paolo secondo. Io per primo faccio sua l’affermazione per me.

Nessun commento: