martedì 21 agosto 2007

VERO O FALSO?

PARADISO, INFERNO, REGNO DI DIO O DEI CIELI
Il paradiso è riferito alla cacciata di Adamo ed Eva. C’è qualche riferimento in Luca ma bisogna tener conto che gli scrittori dei vangeli sono posteriori e “da sentito dire”. L’inferno è per Gesù Cristo il “rifiuto” e quindi la valle vicino alla città dove venivano bruciate le immondizie. Quindi per Cristo la gehenna significa rifiuto: non ammissione al ritorno di Dio, concetto questo gnostico e molto simile a quello dei buddisti nonché a Platone: ritorno alla perfezione delle idee. Quell’anima imperfetta per colpa della materia e degli arconti saranno costrette a vagare come spiriti cattivi sulla terra. Regno di Dio o dei cieli corrisponde all’applicazione sociale e di vita degli insegnamenti di Gesù Cristo, il Salvatore: amate i nemici, amore, carità e tutto il resto. Il Vaticano pensava di aver conquistato il Regno di Dio con la tortura, i roghi ed ogni sorta di angherie. Dice Gesù: “non chi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli ma chi farà la volontà del Padre mio”. Quindi il ritorno all’improvviso di Gesù per mettersi alla guida del suo popolo avverrà in seguito ad una catastrofe che al giorno d’oggi può essere pensata come nucleare se non peggio. Oggi ci sono tutte le condizioni necessarie. La reincarnazione è un concetto ebraico e buddista pur nella diversità. Dai vangeli non è chiaro. Chiaro è invece che la Chiesa cattolica ha fatto sue tutti o gran parte dei vangeli apocrifi, compreso la discesa all’inferno di Gesù Cristo. I vangeli sono opere letterarie che non garantiscono assolutamente l’originalità della parola del Cristo. Un esempio è Luca e lo splendido Magnificat pronunciato dalla futura Madonna, allora ragazzina di circa dodici anni e molto probabilmente incolta. Riporto per intero la sua lode: “Allora Maria disse: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta di gioia in Dio, mio salvatore; perché ha rivolto lo sguardo alla bassezza della sua serva. Ecco perché d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata; perché grandi cose mi ha fatto il Potente e santo è il suo nome. La sua misericordia di generazione in generazione su coloro che lo temono. Ha spiegato la forza del suo braccio e disperso gli orgogliosi di mente. Ha deposto i potenti dai troni e innalzato gli umili. Ha saziato di bene gli affamati e i ricchi ha mandato a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva predetto ai padri nostri, in favore di Abramo e della sua prosperità per sempre”. I miracoli servivano a Cristo per convincere della sua natura divina. Dopo di lui, i miracoli sono stati enfatizzati e propagandati per avere un pubblico sempre più vasto ed ossequiante alla Chiesa cattolica. Comunque non è possibile leggere sia il vecchio testamento che i vangeli cristiani senza avere il dubbio che siano stati raccontati come notizie agiografiche. L’unico vero messaggio da rispettare è quello di Cristo al di fuori delle promesse di vita futura o di paradiso o di miracoli.

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