domenica 24 luglio 2011

LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI FILM DEL 1962 DI NANNI LOY

Con il dovuto rispetto per la verità, relativa alla sollevazione del popolo napoletano contro i tedeschi, non posso tacere l’ingenuità infantile del film. Nanni Loy, che io considero un maestro della realtà, ci ha regalato un fumetto assurdo. Perché assurdo? Chi ha avuto una minima conoscenza delle armi non può tollerare l’assurdo delle sparatorie del popolo napoletano. Vecchi moschetti, fucili 91, carabine Winchester e persino un cannone sparano a ripetizione con la semplice carica della molla senza introdurre mai i proiettili.
Chi ha sparato sa quale rimbombo nelle orecchie e quale contraccolpo alla spalla. Quindi un’osservazione sulle armi: tutte devono essere ben pulite, ingrassate e mai gettate a casaccio sotto la polvere. L’inconveniente può essere lo scoppio dell’arma. Del film alcune scene di tedeschi, bene organizzati, sono accettate e ben credibili. Tutto il resto è inganno e raggiunge l’effetto di una esaltazione per l’infanzia.

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