domenica 10 luglio 2011

RECENSIONI MOSTRE DA QUOTIDIANI: IL SECOLO XIX – 21/9/1974 – FIRMA SERGIO PAGLIERI-CORRIERE MERCANTILE-FELICE BALLERO-IL LAVORO- FRANCA BISSONI

Al “Coin D’Art” (Piazza Verdi, 6) c’è una bella mostra personale del pittore Andrea Vaccaro, di Pallanza, un artista che conosce i segreti del colore limpido e del segno pulito. Legato, specialmente nel trattare la figura, alle esperienze classiche, Vaccaro sa aggiornare stabilmente il suo discorso attraverso “fondi semplicissimi” e quasi trasandati, con chiaro richiamo all’informale. SERGIO PAGLIERI

CORRIERE MERCANTILE – 20 SETTEMBRE 1974 – ARTICOLO A FIRMA FELICE BALLERO
La Galleria “Coin d’Art” (Piazza Verdi, 6) ospita il pittore Andrea Vaccaro (Pallanza 1939), un abile “grafico” abile a commentare con opportune cromie, tenere e sovracute, il gioco degli impeti e delle pause, l’equilibrio delle forme e dei sentimenti. Di fronte a questo figurativismo insieme estroso e rigoroso, lo spettatore, pur facendo tanto di cappello ai nobili ritratti di dama, non può non orientare la sua attenzione verso le soluzioni un tantino agre, in cui le stesure evocati che soverchiano l’eleganza del segno. Degni senz’altro attenzione i paesaggi asciutti, le vedutine appetitose, le aperture cittadine e stracittadine di Vaccaro, il quale conosce il segreto, ad esempio, di immaginare una Place du Tertre puntuale e tuttavia diversa da quella che si è visto tante volte in tanti altri ateliers. Felice Ballero

IL LAVORO – 21 SETTEMBRE 1974 – ARTICOLO A FIRMA FRANCA BISSONI
Andrea Vaccaro, trentacinquenne lombardo, stupisce per la compiuta maturità espressiva chi veda la sua mostra di acrilici e litografie recenti, allestita alla Coin D’Arte di piazza Verdi, 6. Vaccaro interpreta in modo nuovo e raffinato il tema classico, già caro a Picasso, l’Arlecchino, realizzandolo come un robusto ragazzo dalle mani vigorose, sfumato in qualche tratto di non finito che è caratteristico dell’autore per porre in primo piano gli elementi più suggestivi della immagine. Gli abbinamenti ocra-giallo e blu-verdi del costume come anche la scelta dei colori esotici per un’altra tela (dal giallo mango al rosso Gauguin) d’ambiente tropicale, la gran quantità di bianco lasciata nel bellissimo ritratto di “Creola”, rivela pienamente la sobria e composta allegria della tavolozza vaccariana. Disegnatore di eccezionale efficacia (basta vedere le lito), propone una slanciata dinamica di corpi in “Pugni” e “Dinamica verde”, dando fondo in “L’uomo in bottiglia” alle sue risorse di narrazione impegnata nella problematica odierna. Franca Bissoni

Nessun commento: