IL BUDDISMO
Quello che normalmente si sa è che i monaci hanno un tale rispetto per la vita da non uccidere o far male a nessun essere vivente, compreso zanzare e moscerini. A questo scopo portano sulla bocca e sul naso mascherine di tela atte ad impedire l’ingresso di esseri piccoli e piccolissimi. Si sa della trasmigrazione delle anime a seconda dei meriti per un certo numero di volte fino alla completa purificazione, grazie alla quale, essa può riunirsi a quel complesso, filosofico, loro universo, annullandosi per poi rinascere in altre forme ed in altri mondi. Altra notizia corrente è la ricerca volontaria, con la meditazione ed esercizi di respirazione, aiutandosi con i mantra, dell’annullamento dei desideri di successo mondano e del desiderio carnale. Con parola italiana, questo stato fisico mentale viene definito nirvana. Si sa che i Budda rinascono in diverse epoche della storia per ricordare gli insegnamenti. Si sa che alla morte fisica di un capo spirituale, Dalai Lama, la sua anima viene ricercata nel corpo di un bambino che abbia determinate caratteristiche. E’ certo che il buddismo rappresenta il pacifismo in assoluto e che i monaci hanno dieta esclusivamente vegetariana e riescono a comandare il proprio corpo perfettamente o quasi a tal punto da riuscire a difendersi solo con le mani o tutt’al più con un bastone da viaggio. Da qualche documentario, personalmente, ho visto monaci bambini spostarsi appoggiando il corpo solamente e completamente sulla testa. Si sa che probabilmente l’India è stata la patria di questi santi uomini e che in essa si può trovare forme di grande autocontrollo anche se i fachiri non hanno un collegamento diretto con il Buddismo. La religione Buddista ha spiegazioni cosmologiche molto complesse e di difficile apprendimento. Si sa che alcune concezioni sulla natura dell’universo o degli universi è molto simile a teorie scientifiche. Che io sappia, del resto anche per tutte le altre religioni ammetto la mia ignoranza e ne chiedo scusa, il Buddismo non ha un Dio creatore, come lo intendiamo noi occidentali. Il Carma, con parola italianizzata, rappresenta il destino di ciascuno come conseguenza della vita o delle vite precedenti. Chi è vissuto senza peccato può reincarnarsi in uomini o donne dal destino favorevole. Chi è vissuto male può reincarnarsi in un insetto e ancora in forme più piccole o spregevoli. Invito tutti ad approfondire la conoscenza sull’argomento, leggendo il libro del Dalai Lama “L’abbraccio del mondo” di Sperling & Kupfer editori Milano – ed.2005. Di certo i buddisti non sono tributari nel loro pensiero alla filosofia greca di Platone, od Aristotele. C’è però un legame molto suggestivo con gli Atomisti di Democrito.
Quello che normalmente si sa è che i monaci hanno un tale rispetto per la vita da non uccidere o far male a nessun essere vivente, compreso zanzare e moscerini. A questo scopo portano sulla bocca e sul naso mascherine di tela atte ad impedire l’ingresso di esseri piccoli e piccolissimi. Si sa della trasmigrazione delle anime a seconda dei meriti per un certo numero di volte fino alla completa purificazione, grazie alla quale, essa può riunirsi a quel complesso, filosofico, loro universo, annullandosi per poi rinascere in altre forme ed in altri mondi. Altra notizia corrente è la ricerca volontaria, con la meditazione ed esercizi di respirazione, aiutandosi con i mantra, dell’annullamento dei desideri di successo mondano e del desiderio carnale. Con parola italiana, questo stato fisico mentale viene definito nirvana. Si sa che i Budda rinascono in diverse epoche della storia per ricordare gli insegnamenti. Si sa che alla morte fisica di un capo spirituale, Dalai Lama, la sua anima viene ricercata nel corpo di un bambino che abbia determinate caratteristiche. E’ certo che il buddismo rappresenta il pacifismo in assoluto e che i monaci hanno dieta esclusivamente vegetariana e riescono a comandare il proprio corpo perfettamente o quasi a tal punto da riuscire a difendersi solo con le mani o tutt’al più con un bastone da viaggio. Da qualche documentario, personalmente, ho visto monaci bambini spostarsi appoggiando il corpo solamente e completamente sulla testa. Si sa che probabilmente l’India è stata la patria di questi santi uomini e che in essa si può trovare forme di grande autocontrollo anche se i fachiri non hanno un collegamento diretto con il Buddismo. La religione Buddista ha spiegazioni cosmologiche molto complesse e di difficile apprendimento. Si sa che alcune concezioni sulla natura dell’universo o degli universi è molto simile a teorie scientifiche. Che io sappia, del resto anche per tutte le altre religioni ammetto la mia ignoranza e ne chiedo scusa, il Buddismo non ha un Dio creatore, come lo intendiamo noi occidentali. Il Carma, con parola italianizzata, rappresenta il destino di ciascuno come conseguenza della vita o delle vite precedenti. Chi è vissuto senza peccato può reincarnarsi in uomini o donne dal destino favorevole. Chi è vissuto male può reincarnarsi in un insetto e ancora in forme più piccole o spregevoli. Invito tutti ad approfondire la conoscenza sull’argomento, leggendo il libro del Dalai Lama “L’abbraccio del mondo” di Sperling & Kupfer editori Milano – ed.2005. Di certo i buddisti non sono tributari nel loro pensiero alla filosofia greca di Platone, od Aristotele. C’è però un legame molto suggestivo con gli Atomisti di Democrito.
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