domenica 1 luglio 2007

ARTE MODERNA, SEPOLCRI IMBIANCATI

Qualche persona potrebbe dirmi: ma chi se ne frega se sei stato un bambino prodigio? Quello che conta è quello che sei ora. Quale conto in banca tieni? Cosa rappresenti nel campo dell’arte? Eccovi accontentati: sono riuscito a vivere e mantenere la mia famiglia solo con la mia pittura. Ho realizzato il mio sogno d’artista e non ho alcun conto in banca. Se la mia opera avrà anche un valore artistico ed economico sarò felice per chi ha creduto in me ed ha acquistato le mie opere. Come dice il Vangelo, può essere che gli ultimi siano poi i primi.
L’arte contemporanea ufficiale può essere paragonata alla degenerazione causata del peccato: è frutto di vendetta e desiderio di ambizione. Responsabili i critici, direttori di musei, grandi fondazioni culturali come la Biennale di Venezia. Ad essi si potrebbe applicare alcune estrapolazioni dei detti di Cristo secondo Matteo.
Matteo 13,57
Gesù disse: “un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”.
Matteo 13,22
“Quello che ha ricevuto la semente tra le spine, è colui che ascolta la parola, ma le cure temporali e la seduzione delle ricchezze la soffocano è così diventa infruttuosa” “Quello, infine, che ha ricevuto la semente in terra buona, è colui……….che da frutto e produce…….”
La società è egoista e mira al facile guadagno. Chi può, corrompe e si fa grande e ricco.
Come dice Matteo 13,14 “guarderete con gli occhi, ma non vedrete”.
Matteo 13,33 “…………….che l’albero è buono, e buono sarà anche il suo frutto; o dite che l’albero è cattivo, e cattivo sarà anche il suo frutto, perché dal frutto si conosce l’albero”.
Ritorno all’umano:
Matteo 11,28
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e aggravati, e io vi ristorerò”.
Per certi critici e collezionisti, per chi cerca il lucro e desidera brillare in società è come “i sepolcri imbiancati”.
Matteo 23,5 – 17“guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare anche un solo proselite e, fatto che sia, lo rendete figlio dell’inferno, il doppio di voi!”. Alla fine vi sarà solo il fuoco!

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