sabato 3 novembre 2007

DA FAVOLA A RELIGIONE

ORIGINE DI UN POPOLO CRUDELE.
RACCONTO BIBLICO – AGAR, significa in ebraico “fuga”e fu la schiava egiziana di Sara, la moglie di Abramo. Sara era sterile ed Abramo concepì con Agar un figlio di nome Ismaele. Sara, gelosa della schiava e di suo figlio, quando riuscì per miracolo, pur in età avanzata, ad avere il figlio di Abramo, Isacco, chiese al capostipite di cacciare la schiava e suo figlio. Agar e suo figlio Ismaele furono abbandonati, cacciati senza pietà nel deserto. Intervenne Dio in persona che fece sgorgare una fonte d’acqua e rassicurò i due poveretti che da Ismaele sarebbe derivato un grande popolo, gli ARABI. Ismaele generò dodici figli (12 come le tribù di Israele) che fondarono dodici tribù arabe che costituirono il popolo arabo. La favola narrata dalla Bibbia conferma la naturale ferocia di Abramo e dei suoi discendenti ebrei. La crudeltà legata alla mitologia, trasformata in religione, ancora perseguita. C’è anche la chiave di lettura per l’ostilità degli arabi contro gli ebrei. Solo un popolo violento può pensare come Abramo di abbandonare nel deserto una donna e suo figlio naturale destinandoli così ad una morte atroce.

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