INDUSTRIE DELOCALIZZATE E CAPITALI ITALIANI IN ROMANIA.
Dobbiamo assumere nuovi poliziotti per tutelare i cittadini italiani dai ROM. Che rispondano economicamente i responsabili della situazione: POLITICI E CAPITALISTI.Fin dall’antichità la ricchezza era dovuta al lavoro degli schiavi. Le guerre erano intese per depredare gli avversari e schiavizzare i vinti. Le guerre hanno sempre avuto la motivazione della lotta tra i ricchi e poveri. Ora gli industriali di mezzo mondo delocalizzano le loro attività in paesi la cui manodopera costi poco. Così è il caso della Romania. Alla base di tutto c’è la volontà politica di accontentare i capitalisti e in questa operazione sono d’accordo i capitalisti, sindacati e Chiesa. Portiamo all’estero lavoro e provochiamo miseria nella nostra nazione. Di fronte a “mammona” privata plaude anche la Chiesa. Il cattolicesimo sociale considera come grande male il socialismo perché le Chiesa è per la proprietà privata ed ha orrore del comunismo. E’ convinta che solo la Chiesa possa regolamentare gli aspetti economici secondo le sue norme morali che derivano dall’esatta interpretazione della rivelazione e della bibbia intera. Quindi no al libero pensiero, no alla proprietà comune, si alla libertà di arricchirsi. Ai lavoratori la carità visto che la schiavitù è stata abolita. I sindacati spingono solo per l’aumento delle retribuzioni senza porre freno all’aumento del costo della vita. Alla morale cattolica si aggiunge il libero mercato internazionale o globale. Dopo alcuni anni ci si accorge che per l’occidente questa operazione è un fallimento mentre chi ne trae profitto è l’Asia, India e Cina. Noi esportiamo tecnologia ed importiamo “disperati” alla ricerca di lavoro. Così le nostre industrie migrano in Cina, in India, oriente in genere e in Romania. Dalla Romania importiamo “rom” ed ora è scoppiato il bubbone della delinquenza. In Italia vale la libertà di aumentare i prezzi e così da paese florido stiamo diventando un paese di disperati. Chi diventa sempre più ricco? Le banche e tutti coloro che sono ai vertici di tutto, compreso il Vaticano. Evviva il “mercato globale”! Non solo, ci sono segni religiosi che portano a pensare che il dialogo interreligioso sia solo un gioco di parole. Papa Ratzinger vuole l’integralismo con buona pace del concilio Vaticano II° e il capitale ha sempre come scopo quello di fruttare interessi e guadagni. L’industria tipo “Olivetti” è morta. Se le cose non cambiano ci avviamo verso i nuovi schiavi dove il popolo sarà al limite della sopravvivenza e dovrà scegliere solo fra un lavoro mal pagato o la fame.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento