domenica 4 novembre 2007

IL VERO GENIO E' ATEO!

UN VERO GENIO ANTICIPATORE

Se si pone una domanda a qualche sacerdote o a qualche buon cattolico e precisamente “chi sia stato Democrito” molto probabilmente non si otterrebbe una qualche risposta. In realtà Democrito, non solo a mio avviso, è stato un grande pensatore capace di anticipare la scienza attuale. Bertrand Russel fa tessere il suo elogio a Zeller che lo definisce “superiore” a tutti i filosofi precedenti ed ai suoi contemporanei per ricchezza di sapere e per acutezza e logica di pensiero. Dovrebbe essere nato prima del 432 a.c. perché lui stesso dice di essere stato giovane nel 432 a.c. quando Anassagora aveva raggiunto la vecchiaia. Con DemocritoViene considerato Leucippo e la loro filosofia viene indicata come “atomismo”. Il loro punto di vista era notevolmente simile a quello della scienza moderna ed evitava la maggior parte degli errori in cui cadeva il pensiero greco come quello di Platone, Socrate ed Aristotele, solamente per citare i più famosi. Possiamo dire che Democrito sarebbe stato ai nostri giorni un grande scienziato sul tipo di Albert Einstein e di Enrico Fermi. Siamo lontanissimi anni luce dal pensiero ebraico antico o cattolico. La sua logica matematica ci ricorda il lucido matematico Odifreddi. Solo dopo duemila e quattrocento anni la scienza moderna è andata oltre le straordinarie intuizioni degli atomisti. Essi credevano che tutto fosse composto di atomi, fisicamente, ma non geometricamente, indivisibili. Straordinario concetto se consideriamo la concezione del volgo non solo di allora ma anche relativamente recente. Ancora oggi le religioni si guardano bene dall’affrontare tale tema ad esclusione del buddismo che vanta la sua nascita nel 600 a.c. I cattolici hanno sempre preferito ignorare il materialismo di Democrito preferendo sognare con Plotino un Dio spirito e pensiero da raggiungere con l’estasi mistica piuttosto che affidarsi alla ragione. Oggi poi stiamo ritornando molto indietro con l’imperio autorevole dell’attuale Papa che condanna il relativismo per cui si restaura l’ortodossia contro l’operato di Giovanni XXIII° considerato da alcuni cattolici un emissario del K.G.B. comunista. Alcuni errori di Democrito possono essere scusati dall’inesistenza assoluta di una qualsiasi scienza. Ma ricordate che con gli atomisti siamo ben 2500 anni a.c., siamo all’epoca in cui il Dio degli ebrei parlava con i saggi di questo popolo e combatteva per lui con i suoi angeli contro i nemici per cui veniva chiamato IL DIO DEGLI ESERCITI mentre i suoi protetti erano da lui indicati come IL POPOLO DI DIO, ignorando che questo era composto da poche migliaia di individui mentre da secoli esistevano grandi ed evolute civiltà come la cinese, la giapponese e l’egiziana, tanto per citare qualche esempio. Dimenticavo la greca e l’antica romana. Gli atomisti pensavano che l’atomo fosse la particella più piccola, forse indistruttibile, mentre l’attuale scienza ha dimostrato che l’atomo può essere disintegrato. Gli atomisti pensavano che gli atomi fossero sempre esistiti e dovessero essere sempre in movimento. Pensavano che ci fossero un infinito numero di atomi, differenti per forma e dimensioni. Sappiamo da Aristotele che secondo gli atomisti essi differivano per il calore e il peso. Tuttavia gli studiosi non sono sicuri che Aristotele abbia riferito esattamente. Democrito avrebbe detto. “quanto più un indivisibile è grande, tanto più è pesante”. Comunque gli atomi differenti di peso vengono discussi ancora dagli scienziati nel 1945, data dell’estensione del libro da cui attingo le notizie. Anzi si discuteva se gli atomi avessero o no un peso. Affermava Democrito che gli atomi erano sempre in moto anche se alcuni studiosi di filosofia gli attribuiscono: “atomi in perpetua caduta e i più pesanti trascinano i più leggeri”. Vi erano degli urti e di conseguenza gli atomi venivano deviati. Sembra, scrive Bertrand Russel, che gli atomi si muovevano originariamente a caso, come nella moderna teoria cinetica dei gas. Democrito affermava che non vi era né un sotto né un sopra nel vuoto infinito e dava una definizione dell’anima simile ad un movimento di atomi leggeri come si può notare in un raggio di sole il movimento dei crepuscoli della polvere quando non c’è il vento. Il risultato delle collisioni formavano vortici mossi dalla meccanica e non dallo spirito. Se consideriamo le diverse teorie nate nel 600 a.c. del buddismo, possiamo trovare significative somiglianze. Al giorno d’oggi si avanza la teoria che non esista il vuoto assoluto ma che vi sia una materia invisibile, tuttavia tanto da non impedire le situazioni del vuoto come dimostrano i voli degli attuali astronauti. Comunque la grandezza degli atomisti va riconosciuta perché nel 2500 a.c. non c’era alcuna possibilità pratica di studio scientifico e tutto proveniva dalla capacità di pensare. L’innovazione degli atomisti sta nel postulare una fisica quantitativa, secondo la quale le differenti qualità sensibili delle cose scaturiscono a partire dall’organizzazione funzionale e strutturale di entità omogenee, cioè gli atomi. Essi si muovono nel vuoto e il loro aggregarsi e separarsi dà origine e spiega il mutamento. (da sintesi della filosofia a cura di Michele Vercellese e Claudia Bianchi A.Vallardi-Garzanti editore s.p.a. 1996) In tema di etica pare che fosse suo l’invito ad operare per il bene di tutti e di vivere con serenità anche se l’anima era mortale e quindi alla morte non si sarebbe più sofferto. Poiché sono giunti a noi frammenti delle sue opere, in particolare appunti per le lezioni, tutto quello che si sa sul suo pensiero è la critica che altri famosi filosofi, come Platone, hanno fatto alle sue idee. Pare comunque che per mettere in moto tanti infiniti mondi pensasse all’azione di Dei ma ciò è dubbio. Per chi avesse il desiderio di conoscere a fondo questo genio e il suo maestro Leucippo (prima del 450 a.c.) invito a leggere: “Storia della filosofia occidentale di Bertrand Russel edizione Longanesi” – 1983. Pare che il vero pensiero fosse: “gli dei sono il frutto dello stupore e della superstizione dei primitivi selvaggi. Solo l’uomo che si evolve ed usa l’intelligenza è contro le superstizioni. Democrito circa 460-360 a.c.

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