giovedì 23 giugno 2011

DAL VANGELO SECONDO NICODEMO – DA I VANGELI APOCRIFI – A CURA DI MARCELLO CRAVERI – CASA EDITRICE EINAUDI – ANNO 2009

PAZZIA RELIGIOSA – IV (XX).
Mentre tutti erano in simile letizia, giunse Satana, l’ereditiero delle tenebre, e disse rivolto all’Inferno: - o tu, divoratore insaziabile di tutte le cose, ascolta le mie parole. C’è un uomo della razza dei Giudei, detto Gesù, che chiama se stesso Figlio di Dio; egli tutta via è un uomo, grazie al nostro aiuto i Giudei lo hanno crocifisso. Ora che è morto, stà preparato perché dovremo custodirlo qui. Infatti io so che è soltanto un uomo, e l’ho udito che diceva; “L’anima mia è triste fino alla morte” Egli mi ha fatto molti danni nel mondo di sopra, mentre viveva tra i mortali. Perché ovunque trovava (de) i miei servi, li perseguitava, e tutti gli uomini che io rendevo curvi, ciechi, zoppi, lebbrosi o qualcosa del genere, con la sola parola egli li guariva, e molti e molti che io avevo pronti per essere seppelliti, anche questi con la sola parola li faceva vivere di nuovo.
2. L’inferno rispose: - Ma egli è davvero così potente che può fare simili cose solo con la parola? E se egli è tale, potrai tu fargli fronte? A me sembra che a uno così nessuno possa far fronte. Se dici che l’hai udito temere la morte, egli ha detto questo per schernirti, desiderando afferrarti con la sua mano potente. E guai, guai a te, per tutti i secoli a venire! Satana rispose: - O Inferno, divoratore insaziabile di tutte le cose! A tal punto sei stato preso dalla paura, udendo parlare del nostro comune nemico? Io non lo temo, ed anzi ho aiutato i Giudei ed essi lo hanno crocifisso e gli hanno dato da bere fiele con aceto. Perciò preparati a tenerlo ben forte in tuo potere, quando viene.
3. L’inferno rispose: - O ereditiero delle tenebre, figlio della predizione, o diavolo, mi hai detto proprio ora che molti che tu avevi pronti per essere seppelliti, egli con la sola parola, li ha fatti di nuovo vivere; se dunque egli ha liberato altri dalla tomba, come e con quale potere sarà assoggettato a noi? Poco tempo fa io ho divorato un morto di nome Lazzaro, ma poco dopo qualcuno dei viventi, con la forza della sola parola, l’ha strappato dalle mie viscere. Penso che sia proprio quello di cui tu parli. Se dunque noi lo accoglieremo qui, temo che correremo il rischio di perdere anche tutti gli altri. Infatti tutti coloro che ho divorato dal principio del mondo, mi accorgo che ora sono inquieti e io sento dolore nelle mie viscere. E non mi sembra un buon segno questo Lazzaro che già mi è stato strappato; infatti è volato via da me non come morto, ma come un’aquila, tanto rapidamente lo riafferrò la terra. Perciò ti scongiuro, in nome dei tuoi e dei miei poteri, non portarlo qui, perché io temo che venga qui per resuscitare tutti i morti. E, per le tenebre che abbiamo in noi, ti dico questo: se lo porti qui, non mi sarà lasciato nemmeno più un morto.
V (XXI)
I. Mentre Satana e l’Inferno dicevano tra di loro queste cose, si udì una voce potente come un tuono che diceva: - Alzate le vostre porte, o Principi, e voi rimanete alzate, porte eterne, ed entrerà il Re della gloria! Udendo ciò, l’Inferno disse a satana: - Esci, e se sei capace fagli fronte! Satana uscì fuori. Allora l’Inferno disse ai suoi demoni: - Serrate bene, e saldamente, le porte di bronzo e i chiavistelli di ferro e sprangate le mie serrature. Sorvegliate ogni luogo, stando bene in guardia, perché se egli entra qui, ahimè ci afferrerà tutti.
2. Udite queste parole, gli antenati si diedero tutti a inveire contro di lui, dicendo: - Divoratore insaziabile di ogni cosa, apri, affinchè entri il Re della gloria! Disse il profeta Davide: - Non sai, o cieco, che quando vivevo nel mondo io ho già profetizzato con queste parole: “Alzate o principi le vostre porte”? E Isaia disse: - Io, prevedendo questo, per grazia dello Spirito Santo, ho scritto: “Risorgeranno i morti, si sveglieranno quelli che sono nei sepolcri e si rallegreranno quelli che sono sulla terra”, e “O morte dov’è il tuo dardo? Dov’è, o l’inferno, la tua vittoria?”.
3. Allora venne di nuovo una voce che diceva: Alzate le porte! – E l’Inferno, udendo per la seconda volta quella voce rispose, come se fino allora non avesse capito: - Chi è questo Re della gloria?. Dissero gli angeli del Signore: - Il Signore forte e possente, il Signore possente in battaglia. E subito, a queste parole, le porte di bronzo caddero infrante e si spezzarono i chiavistelli di ferro e tutti i morti che erano legati furono sciolti dalle loro catene, e noi con loro. E il Re della gloria entrò, in figura di uomo, e tutte le tenebre dell’inferno furono illuminate.
VI (XXII)
Immediatamente l’Inferno gridò: - Ahi noi! Siamo stati vinti? Ma chi sei tu, che hai tanta autorità e tanto potere? E chi sei per essere venuto qui, pur senza peccato? Tu che sei piccolo a vederti e puoi fare cose molto grandi, umile ed eccelso, servo e signore, soldato e re, che hai potere sui morti e sui vivi? Sei stato affisso alla croce e deposto nella tomba, e adesso sei diventato libero e hai distrutto tutta la nostra potenza! Sei tu dunque quel Gesù di cui ci ha detto il grande satrapo Satana che, attraverso la croce e la morte, saresti diventato il Signore di tutto il mondo?
2. Allora il Re della gloria, afferrato per la sommità del capo il gran satrapo Satana, lo consegnò agli angeli e disse: - Legate con catene di ferro le sue mani, i suoi piedi, il suo collo e la sua bocca. Poi, lo affidò all’Inferno, dicendo: - Prendilo e custodiscilo bene, fino alla mia seconda venuta.

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