venerdì 24 giugno 2011
IGENE A PALERMO
Appena giunto con la tradotta per il servizio militare (anno 1959) vidi in via Nazionale avanzi di cessi rotti e tanta porcheria. Dopo alcuni mesi, alla partenza da Palermo, nei pressi della stazione troneggiavano gli stessi avanzi. Quando camminavo nelle vie della città vecchia, ecco piovere all’improvviso il contenuto di vasi da notte. In caserma (La Scianna) mancava totalmente l’acqua. Dai cessi uscivano di notte topi grossi come gatti, esperti nel trafugare scarponi dei militari. La puzza era terribile. La fame pure ma i superiori affermavano sempre: “Guai a chi dice qualcosa. I panni sporchi si lavano in casa! Chi parla va a Gaeta!” Per chi ne volesse sapere di più legga il post: “Odiare per vivere”.
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