domenica 16 dicembre 2012

RISPOSTA AD ANDREA VACCARO





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Riguardo a quanto mi scrivi in rapporto al racconto biblico della Genesi riferito “alla nascita della terra e della vita da confrontare con la tua missione di sacerdote”, come tu scrivi nella tua lettera, e nell’attesa di un tuo scritto su tale argomento, già leggendo che “negli ultimi anni la scienza ha contraddetto la Genesi del vecchio Testamento”, ti faccio presente alcuni fondamentali concetti che andrebbero più attentamente studiati. Per il momento….accontentati! In primo luogo dobbiamo tenere presente che la Bibbia (Antico Testamento nello specifico) è stata scritta per gente che, oltre ad essere analfabeta nella quasi totalità, non aveva né poteva conoscere “trattati” di letteratura e di scienza; era come un “infante” al quale bisognava raccontare i fatti in modo che tutti li comprendessero. Parleresti tu di Genesi, di evoluzionismo, di potenze soprannaturali, a bambini che frequentano la scuola materna o, meglio ancora ai piccolissimi dell’asilo nido? Nessuno ti comprenderebbe. Per questi fanciulli che ancora non sanno esprimere il “linguaggio” della scienza, bisogna parlare in modo che abbiano a capire che cosa loro si dice. Ecco pertanto la Bibbia che saggiamente usa un “linguaggio” e si serve di immagini comprensibilissime a chi non è affatto istruito; di Dio si parla in modo “antropomorfico” presentandolo come un “uomo” che vive e agisce come noi; della creazione si parla di “giorni”; e della creazione dell’uomo e della donna ricorre all’immaginazione del fango e delle costola. Per noi, ormai “adulti” nella fede nessuno può impedirci di credere che Dio è l’invisibile (per noi mortali), un essere “infinito” “spirituale” ed “eternus”, quindi senza corpo; i giorni della creazione sono da interpretare come “periodi” (di quanta durata? La spiegazione può darcela la scienza, non la fede la quale, sia ben chiaro, non si contrappone alla scienza ma, al contrario ne accetta tutte le considerazioni e tutte le valutazioni) Per quanto si riferisce alla creazione dell’uomo: Dio si è servito della materia per crearlo (il fango per l’uomo, la costola per la donna) ma si è trattato di materia “inanimata o animata? In quest’ultimo caso l’evoluzione è pienamente accettata. Per il momento……….mi fermo qui. Aggiungo solo questa bellissima affermazione di S.Agostino (non dimentichiamola mai), il quale dice: “la Bibbia non ci insegna come vanno i cieli ma come “si va in cielo”. E’ questa la “strada” da seguire con la nostra fede; tutto il resto lo lasciamo alla scienza, che Dio possiede in pienezza e noi accettiamo ogni deduzione, perché non contraria a ciò che è necessario far da parte nostra: leggere e studiare la Bibbia per comprendere non tanto come vanno i cieli, ma cosa “si va in cielo”.

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