lunedì 5 maggio 2008
GLI EBREI ITALIANI
Capita spesso di sentire riflessioni di questo tipo: “pur essendo italiano, il mio cuore batte per Israele”. E’ ragionevole pensare che questo sia lo stato di coscienza di molti ebrei italiani, legati sentimentalmente allo stato di Israele più che non all’Italia. A questo punto mi viene spontanea una domanda: in caso di contrasto tra le due “patrie”, quale sarà prescelta da costoro, da che parte staranno? E poi ancora: questa mia domanda è frutto di antisemitismo o semplice esercizio della libertà di pensiero? Se non sono ben visti, forse è perché si lamentano continuamente come ha fatto Gad Lerner ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” su RAI TRE di sabato tre maggio 2008. Nella realtà essi occupano tutti i posti più importanti dell’informazione e dell’economia. Si lamentano tanto quando nel secondo conflitto mondiale L’UNIONE SOVIETICA ha avuto 24,5 milioni di morti e la CINA 19,6 milioni di morti, solo per citare qualche numero. (I dati sono tratti da Enciclopedia MONDADORI –STORIA DEL XX° SECOLO – volume quinto ed. 1971) Io personalmente all’età di quasi cinque anni (20 giugno 1944) sono stato testimone del corteo dei martiri di Fondo Toce (sul lago Maggiore) che nemmeno versavano una lacrima e nemmeno più la gente se ne ricorda. Erano circa quaranta persone.
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