Prima della conquista della Gallia, gli antichi romani pensarono di mettere a frutto la Sicilia per coltivare frumento, grano ecc…Ebbene per fare lavorare un siciliano ci volevano due custodi che a loro volta dovevano essere controllati da due soldati. A furia di controlli in pratica erano più quelli che dovevano convincere il siciliano a lavorare che i contadini al lavoro. I testi latini dicono che i siciliani continuassero con il solito “tran tran”. Fu allora che l’antica Roma constatò il fallimento per quanto riguardava la Sicilia e pensò bene di conquistare la Gallia dove i “barbari” lavoravano e producevano. A Roma i lavoratori di origine meridionale sono più furbi delle sue intelligenti e sagge misure di controllo. I capi ufficio assurgono tale ruolo per meriti legati alla natura della forza lavoro in corpore. Bisognerà ricorrere a controllori di origine teutonica che siano incorruttibili. Bisognerà che non sia il tesserino a giustificare la presenza di lavoratori ma un sistema di controllo completo con telecamere e guardie giurate fedeli. A mio avviso sarà un altro triste fallimento. L’unico vero rimedio sarebbe portare al nord il governo e tutti gli uffici statali. Questo è solo un mio fallibile pensiero! Basta un accordo fra colleghi e un “pianista” per giustificare la presenza di cento impiegati in vacanza senza permesso. Ci vorrebbero l’impronta del palmo della mano e anche le impronte digitali.
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