lunedì 7 maggio 2012
COME VINCERE NELLA VITA
A tutti è capitato di essere delusi perché i sogni infantili si sono infranti. Anche al sottoscritto la vita ha presentato spesso e volentieri un conto amaro da pagare. Cercherò di sintetizzare: 1° sono stato maledetto dal nonno siciliano paterno. 2° - Ho avuto genitori fascisti nel peggior modo da intendersi. 3° - Devo ringraziare Mussolini per aver approvato leggi molto dure verso quei genitori che volessero eliminare, annegandoli, figli sgraditi. 4° - Mio padre ha fatto traslocare la famiglia da Pallanza a Legnano e poi ha abbandonato moglie e figli per fare il milite fascista agli ordine del Duce. 5° – Mia madre ha cercato di scaricarmi un paio di volte presso piccoli conventi di suore attraverso la “ruota”. 6° - Sono stato maltrattato, mal nutrito, picchiato e relegato all’ultimo posto della famiglia. 7° - Ho mangiato la cima delle scope (saggina) e polenta. 8° - Le minacce di morte erano all’ordine del giorno. Oltre ogni offesa inimmaginabile, il ritornello quotidiano era: “ti ho messo al mondo io e ti ci levo quando voglio io!” 9° - Botte, fame, insulti ed infine cacciato da casa. Cioè “ripudiato”. Non ero più figlio della famiglia e non avevo alcun diritto né aiuto! 10° - Ero con i capelli neri e riccioluti e detestato dagli abitanti di Legnano che mi insultavano come meridionale. Una frase che mi perseguitò per tutta la vita è: “tornate nella fogna famiglia di merda!”
Ciò nonostante, senza alcun sostegno morale, ho studiato al Liceo scientifico, ho lavorato come disegnatore pubblicitario ed ho frequentato le scuola di tecnica pubblicitaria all’ISIP di Milano. A dodici anni sono stato mandato dalla famiglia a scaricare botti di vino e a riempirmi di carbone per cartelloni pubblicitari. Da piccolo sono stato ammalato di appendicite, gravemente di sinusite, quando i medici non sapevano come curarla. La voglia di vivere mi ha spinto a lottare nonostante tutto. Da anni sono diabetico! Tuttavia mi sono trovato un lavoro come viaggiatore della ditta Bassetti. Sono riuscito a sopravvivere all’inferno del servizio militare a Palermo dove erano poco attendibili come rettitudine. Sono riuscito a sposarmi con Marisa senza alcun aiuto della mia famiglia. Ho una moglie affettuosa capace come i miei due figli. Viva la vita che vale sempre la pena di affrontarla e vincerla. Infine la rottura con la mia famigli d’origine è stata totale e definitiva. Mia madre e mia sorella più che esseri umani sembravano demoni. Nemmeno in punto di morte mia madre ha voluto vedermi per l’ultima volta. In compenso, mentre sono riuscito ad avere una dolce famiglia affettuosa, mia sorella è stata piantata dal marito e l’unico figlio che ha mi fa temere che abbia qualche problema.
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