sabato 18 luglio 2009

UNA VISITA INQUIETANTE



Alle ore tre di mattina vengo svegliato da due visitatori giunti a Padova da Legnano. Uno era il futuro cognato calabrese. L’altro era mia madre.
Cosa sono venuti a fare a Padova? Mia madre si limitò ad impormi che dovevo lavorare. Mio cognato non parlò e non dimostrò né simpatia né piacere. Era forse un avvertimento? Con il passare degli anni, molte idee hanno affastellato il mio cervello. Una di queste era che il calabrese, amico dei capi della “ndrangheta” avesse l’intenzione di spararmi un colpo alla nuca, dopo avermi invitato in auto per poi disfarsi del cadavere gettandomi nel fiume che attraversa Padova. Queste cose le penso adesso, con il senno di poi. All’epoca semplicemente non riuscivo a capire. Mia madre che ci faceva con quel galantuomo di futuro genero? Già buttato fuori dall’esercito con disonore per violenza e crudeltà continuata? Forse voleva evitare la tragedia con la sua presenza? Allora i miei possedevano una Ford 315 Consul, di piccola cilindrata. Da Legnano a Padova dovevano aver percorso l’autostrada con lentezza, almeno per cinque ore. Cosa avrà detto di me a mia madre quella canaglia e delinquente di calabrese? Cerco di immaginare. “Che te ne fai di un buono a nulla di tuo figlio? Sarà sempre un onta per una famiglia onorata di due professori! Non credi che voglia essere mantenuto? E’ un fallito, privo di intelligenza e di doti. E’ solo un peso. O lo fai internare a Cesano Boscone o in qualche manicomio e poi si butta via la chiave! Sarebbe più semplice invitarlo in auto e poi strozzarlo. Non sarebbe difficile e sarebbe una liberazione per tutti noi!” Forse mia madre sussurrò: “Aspettiamo ancora un poco! Forse mette la testa a giudizio e si mette a lavorare. Tanto non fa più parte della famiglia perché l’abbiamo ripudiato come figlio!”. Continua il calabrese: “Da noi, i contadini ed i pastori, tagliano una gamba al morituro e la danno da mangiare ai cani! Lo mantengono in vita con il fuoco che viene passato sulla carne viva in modo da non fare perdere sangue. Nel giro di qualche giorno facciamo a pezzi la vittima e la facciamo mangiare alle bestie affamate! Alla fine quel che rimane delle ossa lo bruciamo e i nostri della “ndrangheta” fanno sparire anche le ceneri”. Noi al sud comandiamo tutta l’Italia perché non c’è lavoro che la “ndrangheta” non voglia! Quelli del nord saranno solo schiavi!.
Sull’argomento, Marisa, mia moglie, dopo oltre quarant’anni di convivenza con me afferma spontaneamente: “ Tua madre era di certo fuori di testa. Non aveva, a torto, alcuna stima nella tua persona. Tuo cognato era un vero mascalzone che mirava ad eliminarti. D’altra parte il matrimonio con tua sorella è stato un colossale fallimento!
Dalle trasmissioni televisive sulla storia, risulta che tutta l’Italia è una catena di connivenze mafiose e che pertanto è assolutamente sbagliato pensare di risolvere le questioni delle “mafie” cambiando governi. Di fatti alle “mafie” interessano tutti i finanziamenti dello stato per qualsiasi cosa. Allo scopo di fare piazza pulita e ricominciare tutto ex novo, lo stato dovrebbe eliminare tutti i suoi dirigenti, avvocati, giudici e separare con una violenta guerra civile quel poco di onestà che rimane al nord da tutto il resto. C’è chi si sentirà in grado di farlo? Dovrebbe essere l’Europa unita con l’appoggio degli USA. Per ripulire l’Italia è necessario disfarsi di tutte le classi dirigenti e di tutti gli accattoni che servono i “mafiosi” per denaro. La mia famiglia era finita per ingenuità in mano alla “ndrangheta” e il “capo bastone” di cui si vantava lo sciagurato professore era una realtà, citata anche negli attuali servizi di storia! Mia madre aveva tanta smania di far sposare quell’informe cumulo di grasso di sua figlia che passava oltre anche all’omicidio di suo figlio, colpevole di non essere anche lui “professore” di qualche cosa.
Sono convinto che servirebbe una guerra civile per eliminare le Mafie dall’Italia e che bisognerebbe istituire un Governo unico per tutta l’Europa. Per moralizzare l’economia e la politica a mio avviso si dovrebbero eliminare tutti i sostenitori del libero mercato, siano essi avvocati, giudici banchieri e giocolieri della finanza. Alla fine si toglierebbero di mezzo in questo modo tutti i mafiosi, compreso i clericali!
Sabato 18 luglio 2009 si apprende dalla televisione che i giudici a livello nazionale che avevano messo in galera il fior fiore di “capi mafia” subiscono attentati. Gli attentati avvengono all’interno dei Palazzi di Giustizia, nei depositi delle auto. Quindi la mafia agisce all’interno dei tribunali. Si può dire che dentro ai Palazzi di Giustizia ci siano veri mafiosi che agiscono come tali agli ordini dei “capi mafia” incarcerati. Queste notizie non sono state più ripetute in alcun telegiornale, si può immaginare quindi che la mafia alligni anche fra i dirigenti delle televisioni e forse anche della carta stampata!Naturalmente lo scritto è frutto delle mie tristi esperienze familiari e no! Di certo non ho un buon ricordo delle banche e del loro spietato modo di agire mentre conosco bene l’estrema facilità con cui concedono fidi e prestiti ad autentici ladri e mascalzoni. Così dicasi per la legge. Spero sempre di essere io in errore.

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