giovedì 17 gennaio 2013

CHI SONO I POLITICI?






C’è la speranza che qualche onesto esista ancora: De Gasperi ne è l’esempio del fulgido passato. Purtroppo ho constatato “DE VISU” che la maggioranza non è costituita da De Gasperi. Ho conosciuto a Roma alcuni politici e ne ho parlato sul mio blog.

Posso raccontare un episodio reale che mi è capitato personalmente a Roma negli anni 60.

Durante il mio soggiorno romano avevo stretto conoscenza con un senatore democristiano, secondo me più portato ai maschi che alle femmine. Assieme trascorrevamo qualche ora in simpatiche conversazioni politiche. Allora ero contro la diffusione dei grandi magazzini che avrebbero, secondo me, portato all’estinzione prima delle piccole attività e poi addirittura all’invasione dei prodotti stranieri. Assieme andavamo a pranzo nella trattoria dei “tre amici” vicino al Pantheon. Questo simpaticissimo locale, gestito da camerieri attempati ma sempre allegri e pronti alla battuta spiritosa, ospitava normalmente politici, vista la vicinanza del parlamento. Un giorno venni invitato da personaggi pittoreschi, con tanto di barba lunga e bianca, al loro tavolo assieme all’amico senatore. Ciascuno dei commensali era membro di un partito avversario. C’erano comunisti estremi, missini e democristiani. Allora i partiti avevano nomi più semplici ma l’allegria del convivio era straordinaria. Missini, comunisti e democristiani si abbracciavano e con larghi sorrisi a tutta dentiera si complimentavano ciascuno con l’altro per i discorsi fatti e gli atteggiamenti tenuti. Insomma era una festa e l’amore e l’amicizia trapelava tra un sorriso, una battuta di spirito ed un abbraccio. Si confidavano gli interventi futuri e si complimentavano l’uno con l’altro. Un grosso senatore con la barba bianca si rivolse a me con fare bonario e mi disse: “Provi ad assaggiare questo vinello dei colli e poi mi dica il suo parere!”.

Il vino bianco era contenuto in bottiglie classiche con il marchio di un litro, come ogni osteria offre ai commensali. Appena assaggiato il nettare ebbi una spontanea esplosione di entusiasmo: “Ma questo è champagne e del migliore!” Alla mia esclamazione i senatori scoppiarono in sonore risate e mi fecero i complimenti. Il grosso signore democristiano divenne improvvisamente serio e mi disse: “Vede come si imbroglia il popolo! Grande champagne in un comune contenitore da litro per bevande povere! Si ricordi che la politica è un gioco. E’ tutta apparenza! Per chi ci osserva noi beviamo vinello dei colli e non costoso e pregiato champagne!” Aggiunse poi: “Questo episodio lo racconti ai suoi figli e nipoti. Questa è la democrazia!”

Altri politici hanno onorato una mia importante mostra personale e poi mi sono reso conto che sono finiti tutti o quasi in galera. Recentemente ho visto in televisione un piccolo politico che io stimavo idiota. Cosa fare dunque per fare i politici?

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