sabato 26 gennaio 2013

LEGNANO – VIA CARLO PORTA 56 – MIO PADRE! IO VOGLIO, POSSO COMANDO



Queste parole non d’amore ma minacciose, unite ad altre come: “io ti ho messo al mondo ed io ti ci levo quando voglio io!” Unite ad una variegata sfilza di parolacce era il buon giorno quotidiano della mia famiglia. Poiché volevo fare il grafico pubblicitario, e le scuole erano a Milano all’altezza di via Fabio Filzi 23, alla mattina alle sette ricevevo una sveglia a base di acqua gelata e quanto di meglio la tortura lo permettesse: poi a piedi fino alla ditta F.lli Gianazza e alla sera prendevo il treno per Milano. In via Fabio Filzi, presso una latteria, consumavo una scodella di pane con il latte, poi a scuola. I corsi terminavano a mezza notte e non c’erano più tram che portassero al Castello. Qui arrivato, d’inverno, al gelo, aspettavo che il pulmann per Legnano partisse verso le tre della notte. A Legnano arrivavo verso le quattro di mattina e dormivo tre ore. Poi la solita sveglia e base di acqua gelata. Questa era l’amorevole attenzione della mia famiglia

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