domenica 9 settembre 2007

DI CHI LA COLPA?

DISPREZZO PER LA VERITA’ – In una trasmissione televisiva di grosso spessore culturale, il famoso giornalista di origine ebraica Corrado Augias ha cancellato la tradizione cristiana dei Vangeli sinottici sulla vera causa della crocifissione di Gesù Cristo. Nella trasmissione comparivano a dargli man forte un ebreo e un teologo cattolico con tanto di abito religioso e grossa croce argentata sul petto. Secondo questi signori tutti i vangeli mentono mentre solo loro possiedono la verità. C’era anche un leggero sorriso per il libro prossimo ad uscire dalle stampe su Gesù Cristo da parte dell’attuale Papa. Come mai il Vaticano tollera senza protestare queste false affermazioni? Possibile che sia succube degli Ebrei e perché no degli americani di Bush? Quando ero bambino, per indicare una grossa bugia si diceva: “Gesù Cristo è morto per il freddo!”. Come mai questa volta il Vaticano tace sul fatto che solo gli Ebrei sono i responsabili dell’assassinio di Gesù Cristo, Dio? Per convenienza politica? Dove sta Dio? – Matteo 25,3-4 – Allora i gran sacerdoti e gli anziani del popolo si adunarono nell’atrio del sommo sacerdote chiamato Caifa e tennero consiglio per impadronirsi di Gesù con l’inganno e farlo morire. Matteo 27,17 – Chi volete che vi liberi: Barabba o Gesù detto il Messia? – Matteo 27,23 Risposero tutti: sia crocifisso! Egli replicò: “ma che ha fatto di male?” Quelli gridavano ancora più forte: “sia crocifisso!” Allora Pilato, visto che nulla giovava ma che anzi aumentava il tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani alla presenza della folla dicendo: “io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi!”E tutto il popolo rispose: “il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli!” Matteo 27,39-40-41-42 I passanti lo insultavano, scuotendo la testa e dicendo: “tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso! Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce!” Anche i gran sacerdoti, gli scribi e gli anziani si beffeggiavano di lui e dicevano: “ha salvato gli altri; non può salvare se stesso!” Marco 15,12-13-14-15 – Pilato allora replicò dicendo: “che dovrò dunque fare di colui che chiamate il re dei giudei? E quelli di nuovo gridavano: “crocifiggilo!” Pilato chiedeva loro: “che male ha fatto?” ma quelli gridavano più forte: “crocifiggilo!” Perciò Pilato, volendo soddisfare la folla, rilasciò loro Barabba e, dopo averlo fatto flagellare, consegnò ad essi Gesù perché fosse crocefisso. Luca 22,1-2-3-4-5-6-7 Poi tutta l’assemblea si alzò e lo condussero a Pilato. Cominciarono quindi ad accusarlo, dicendo: “abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nostra nazione e proibiva di pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Messia re”. Pilato lo interrogò: “tu sei il re dei giudei?” Gli rispose Gesù: “tu lo dici”. Pilato allora, rivolto ai gran sacerdoti e alle folle, disse: “non trovo nulla di colpevole in quest’uomo” Ma quelli insistevano a dire:egli solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dalla Galilea, dove ha incominciato, fino a qui”. Luca 23, 13-15 Pilato convocò dunque i gran sacerdoti, i magistrati e il popolo e così parlò loro: “voi mi avete condotto quest’uomo come sovvertitore del popolo, mentre io, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui voi lo accusate. Anzi neppure Erode perché lo ha rimandato a noi. Insomma egli non ha fatto nulla che meriti la pena di morte. Luca 23,18 Ma essi tutti insieme gridarono: “a morte costui! Liberaci Barabba!” Luca 23,23-24-25 ma quelli insistevano a chiedere con alte grida che fosse crocifisso: anzi le loro voci andavano sempre crescendo. Allora Pilato deliberò che fosse fatto ciò che chiedevano: rilasciò colui che per rivolta e omicidio era in carcere, quel Barabba che essi avevano chiesto, e abbandonò Gesù al loro arbitrio. Luca 23,27-28-29-30 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e pianto su di lui. Ma, rivolto verso di loro, disse Gesù: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me; ma su voi stesse piangete e sui vostri figli, perché verranno giorni in cui si dirà: “Beate le sterili e i ventri che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato! Allora si comincerà a dire ai monti: cadete su di noi! E alle colline: copriteli!” Giovanni, 18,33-34-35-36 Pilato rientrò nel pretorio, chiamò Gesù e gli disse: “tu sei il re dei giudei? Gesù rispose: “Dici questo da te stesso o altri te lo hanno detto di me?” E Pilato: “sono io forse giudeo? Il tuo popolo e i gran sacerdoti ti hanno consegnato a me: che cosa hai fatto?” Gesù rispose: “il mio regno non è di questo mondo. Se il mio regno fosse di questo mondo i miei sudditi avrebbero lottato perché io non fossi dato in mano ai giudei: ma il mio regno non è di quaggiù”. Giovanni 18,38-40 Pilato uscì di nuovo verso i giudei e disse loro: “Io non trovo in lui nessun motivo di condanna, ma poiché è vostra consuetudine che vi liberi qualcuno a Pasqua: volete che vi libere il re dei giudei?” Di nuovo gridarono dicendo: “non costui ma Barabba!” Barabba era un brigante. Giovanni 18,5-6-7 Gesù dunque uscì fuori portando la corona di spine e il manto purpureo; Pilato dice loro: “ecco l’uomo!” Ma i gran sacerdoti e le guardie, appena lo videro, si misero a gridare: “Crocifiggilo, crocifiggilo!” Dice loro Pilato: “pigliatelo voi e crocifiggetelo, perché io non trovo in lui alcun reato”. I giudei gli risposero: “noi abbiamo una legge e deve morire, perché lui ha detto di essere figlio di Dio. Giovanni 19, 12-16 Per questo motivo Pilato cercava di liberarlo ma i giudei gridarono: “Se liberi costui non sei amico di Cesare. Chiunque afferma di essere re si oppone a Cesare”…..I giudei gridarono: “via, via crocifiggilo!” Pilato allora lo consegnò ad essi perché fosse crocifisso!

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