domenica 3 aprile 2011

I SOLDI DELLA MAFIA – LOMBARDIA MAFIOSA

Venerdì 25 marzo 2011 la televisione presenta il feroce litigio tra il governatore della Lombardia e quello della Puglia. Argomento: “mafie in Lombardia”. Vendola afferma che nessuna regione italiana è mafiosa come la Lombardia. Formigoni insulta l’avversario chiamandolo “miserabile! E “drogato”. La realtà è che Formigoni si dice cristiano ma è solo irascibile e senza controllo. Una “diva” osannata dai preti e dai bigotti. Sulle sue vere doti c’è molto da discutere. Vendola ha toccato nel vivo la reputazione di Formigoni che ha sempre vantato la perfezione e purezza della sanità in Lombardia. Secondo Vendola la ndrangheta ha occupato la sanità ed i capi della mafia fanno riunioni proprio negli ospedali. Personalmente ho la sensazione che effettivamente le mafie abbiano occupato il territorio del nord, ricco ed appetibile. Ci sono cose non chiare: “Quali capitali permettono a Legnano di progettare una maxi città con due grattacieli quando non esistono più fabbriche di sorta ed il territorio è divenuto povero?” Si fanno nomi di personalità discusse ed anche sottoposte a giudizio per la corruzione! Spero di sbagliarmi. Caro governatore Formigoni, vorrei far notare che se gli operatori economici avessero reale aiuto bancario, non si rivolgerebbero agli strozzini o alle mafie. Quello che proprio non funziona sono le banche che stendono tappeti di velluto rosso ai ricconi e rifiutano a chi lavora e magari ha bisogno. Quello che non va sta proprio nella concezione clericale e cioè che solo i ricchi sono benedetti da Dio.
Sempre il governatore della Lombardia afferma che ci sono altre cariche ufficiali per indagare corrotti e mafiosi. Bene, ecco il suo partito nega la possibilità reale di indagare con la riforma della giustizia. Formigoni è come il sindaco del film “il cappotto”. Il sindaco rappresenta l’arroganza del potere che disdegna i diritti degli umili e si concede solo ai ricchi. A questi presta tutta la sua attenzione che viene brutalmente negata al povero impiegato cui hanno rubato il cappotto frutto di sacrifici e simbolo di riscatto sociale. Il proprietario del potere afferma: “io sono il sindaco di tutta la città, per le quisquiglie di voi miseri ci sono istituzioni pubbliche a cui rivolgersi. Fuori dai piedi!

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