mercoledì 27 aprile 2011

LA SENSIBILITA’ E LA SOFFERENZA DEGLI ANIMALI


In settantadue anni ho visto, amato e sofferto con loro, moltissimi animali. Essi amano ed hanno reazioni emotive come tutti, o quasi, gli esseri umani. Fin dalle scuole elementari, i preti che insegnavano catechismo affermavano che gli animali sono macchine di carne, prive di sensibilità e sentimenti e che non era vero soffrissero ad esempio per la morte del padrone. Da allora, anzi da molto prima, mi sono convinto che le bestie senz’anima e sensibilità sono suore e preti. Gli animali, tutti, compresi i piccoli insetti, come ragnetti e formiche, hanno paura della morte. Non possono parlare e noi umani, imbecilli, li torturiamo. Dio ha creato il mondo con tutti gli animali come difensori della vita e nostri compagni di viaggio. L’uomo, il prete, ad eccezione di pochi, sono i veri insensibili. Errata e fantasiosa è l’affermazione della Bibbia (antico testamento) che dice: “Andate e moltiplicatevi!”. Infatti, con più diventa numerosa la popolazione umana, più si moltiplicano i virus che hanno il compito, prima della comparsa dell’uomo, di contenere l’espansione umana. Le bestie feroci e gli insetti hanno il compito di limitare la diffusione dell’umanità.. Essa distrugge la vita, vedi il nucleare! L’uomo può avere ottime proteine vegetali come la soia. Questo cibo è eccezionale per i diabetici e l’unica pericolosità è la stessa della carne: malattie di reni. Chi uccide gli animali è per me un assassino della vita naturale. Chi vuole limitare od eliminare la caccia, intesa solo come divertimento, ha tutta la mia benedizione. Se altre persone buone e sagge sono d’accordo con me diano il loro consenso.

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